“Sul
centro immigrati a Muggia, dopo settimane di voci e ipotesi mai smentite, è ora
di fare chiarezza. Anche da parte della Prefettura”. Lo
sottolinea in una nota Claudio
Grizon, consigliere Pdl in Provincia e a Muggia – commentando
gli ennesimi annunci e voci che danno ormai per certa la realizzazione di un
centro per immigrati a Muggia.
“Con
tutto il rispetto per le istituzioni – prosegue Grizon - credo
però che non si possano annunciare per settimane ipotetiche sedi per un centro
immigrati sul territorio del comune di Muggia senza sentire il parere del
consiglio comunale e della gente”.
“Anche
perché – aggiunge il consigliere - non è sempre chiaro se il primo cittadino
parla per se, a nome del PD provinciale e
regionale o a nome dei suoi cittadini, alcuni dei quali hanno già fatto partire una petizione, che per la stragrande maggioranza
sono contrari alle sue proposte sul centro
immigrati ed a quelle del governo”.
“Finora
– ricorda l’esponente del centro destra muggesano - erano emerse dalla stampa
le ipotesi della Base Logistica di Lazzaretto e quella di un’ex Caserma a
Chiampore ora si aggiunge quella di un “centro di accoglienza diffusa vicino a
Rabuiese, probabilmente nella vecchia caserma: manca
poco che qualcuno se ne esca proponendo di utilizzare le vecchie baracche del
valico ormai da anni abbandonate a se stesse”.
“Ora
ci chiediamo – commenta il consigliere Grizon
- : di quale caserma si parla? Presumibilmente dell’ex caserma "Dolina
Galleria" della Guardia di Finanza, che è stata sede della Brigata di
Rabuiese fino alla soppressione del reparto a partire dal 1° gennaio 2005
(restituita poi al Demanio nel 2008), ma a Rabuiese ci
sono anche le strutture del Valico Polizia di Frontiera Rabuiese e, come detto, le vecchie baracche di confine, per
cui chi parla è bene che sia preciso”.
“Apprezziamo
le parole del Prefetto – commenta ancora
Grizon, promotore della mozione presentata al
sindaco Nesladek dal centro destra muggesano nei
giorni scorsi - che ha assicurato che “prenderemo una decisione che sia la più
accoglibile per la collettività” ma a questo punto pretendiamo che su questo
tema si esprima il consiglio comunale”.
“Ribadisco
comunque – a nome di tutti i colleghi - che su questo tema valgono le
considerazioni e le richieste che abbiamo sottoscritto con la nostra mozione”.
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