Centri per i profughi, riparte la polemica
Il Pdl muggesano: «Poca chiarezza sui siti». Il centrodestra di Sgonico: «No alla stazione di Prosecco»
di Riccardo Tosques
MUGGIA «È ora di fare chiarezza: i cittadini vogliono sapere la verità». Da Muggia a Sgonico il centrodestra fa scudo contro gli “hub” per profughi preannunciati nei rispetti territori, incalza gli amministratori per sapere dove verranno effettivamente realizzate le strutture.
«Con tutto il rispetto per le istituzioni, credo non si possano annunciare per settimane ipotetiche sedi per un centro immigrati sul territorio di Muggia senza sentire il parere del Consiglio comunale e della gente - attacca il consigliere Pdl Claudio Grizon -. Finora sono emerse sulla stampa le ipotesi della base logistica di Lazzaretto e quella di un’ex caserma a Chiampore. Ora si aggiunge quella di un “centro di accoglienza diffusa vicino a Rabuiese, probabilmente nella vecchia caserma”. Presumibilmente si parla dell’ex caserma “Dolina galleria” della Finanza, sede della brigata di Rabuiese fino alla soppressione del reparto il 1° gennaio 2005 e restituita al Demanio nel 2008. Ma a Rabuiese c’è anche la struttura della Polizia di frontiera, per cui chi parla è bene sia preciso».
Nella vicenda interviene anche il consigliere regionale Emiliano Edera (Cittadini): «L’ipotesi di realizzare il centro a Lazzaretto pare stia sfumando, e in effetti sarebbe la soluzione meno indicata perché l’area ha una spiccata vocazione turistica. Non a caso molti privati hanno investito nelle attività turistico-ricettive (alberghi, campeggio, ristoranti, porticciolo) e residenziali, così come ha fatto la Provincia riqualificando la strada e le piazzole a mare».
Il sindaco Nerio Nesladek cerca di tranquillizzare gli animi: «Nulla è stato deciso. Tutte quelle elencate sinora sono solo ipotesi. Stiamo lavorando per scegliere la location migliore. Muggia farà la sua parte, questo è sicuro. E come ho già promesso ai miei concittadini, non appena ci sarà l'ufficialità ci confronteremo per ascoltarli e fornire loro tutte le risposte».
Anche a Sgonico non mancano le contrarietà a destinare strutture ai profughi. «Siamo assolutamente contrari a usare l’ex stazione di Prosecco. Lo eravamo, e non solo noi, anche per l’ex caserma e lo rimaniamo tuttora - afferma . Piero Geremia, capogruppo in Comune per la lista di opposizione Forza Sgonico -. Siamo all’epilogo di una legge regionale sull’accoglienza diffusa che ha una concezione totalmente sbagliata: non si può scaricare il problema dei profughi ai Comuni, che tra patto di stabilità e sottofinanziamenti hanno già i loro problemi». Il forzista preannuncia una raccolta firme e un’interrogazione al sindaco Monica Hrovatin. Sindaco che, prontamente, replica alle critiche. «È facile protestare: se Geremia ha una soluzione per risolvere questa problematica che è una vera e propria emergenza umanitaria saremo lieti di ascoltarlo. Nel frattempo noi lavoriamo nel miglior modo possibile senza dimenticare i nostri concittadini, fermo restando che ad oggi nulla è ancora deciso».
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