La Provincia dice “no” ai rigassificatoriLa giunta accoglie gli emendamenti di Romita e boccia senza appello i progetti di Zaule e Monfalcone
La Provincia di Trieste ribadisce i suoi no al rigassificatore di Zaule e a quello di Monfalcone. È stato il consiglio provinciale di palazzo Galatti a riconfermare tali pareri ieri sera, con un voto unanime, espresso in blocco da maggioranza e opposizione.
A favorire la sintonia fra centrosinistra e centrodestra, la decisione dell'assessore Vittorio Zollia di fare propri due emendamenti apportati al testo originario della sua delibera e presentati da Massimo Romita, consigliere del PdL. All'ordine del giorno c'era da votare sulla delibera in relazione al Rapporto ambientale di Vas del Piano energetico regionale.
Nelle premesse del documento, Zollia ha proposto osservazioni che parlano di "inserimento di un cronoprogramma e di un insieme di obiettivi quantitativi, collegati con i corrispondenti indicatori misurabili, per la verifica dei risultati di efficacia e per le performance ambientali del Piano, di criteri di ammissibilità per l'inserimento territoriale degli impianti e delle altre infrastrutture energetiche, di obiettivi quantitativi di riduzione delle emissioni inquinanti e alteranti del clima, con verifica delle eventuali necessità di aggiornamento dei piani regionali in materia di tutela delle acque, aria e suolo, di periodicità di rinnovo e attualizzazione del Piano stesso".
Ma i temi caldi erano ovviamente quelli concernenti i due rigassificatori. Su quello di Zaule, Zollia ha ricordato, nel testo della delibera, che «la scelta regionale di non autorizzare sul proprio territorio il rigassificatore onshore risulta in sintonia con l'espressa contrarietà deliberata dai competenti organi provinciali, cui hanno fatto seguito anche puntuali azioni di tutela in sede giudiziaria tutt'ora pendenti».
Per quanto riguarda invece il cosiddetto mini rigassificatore di Monfalcone, Zollia ha fatto proprio l'emendamento proposto da Romita che aveva chiesto fosse aggiunta la precisazione che afferma che «sul progetto Smart Gas la Provincia si è già espressa non favorevolmente». Lo stesso testo è stato aggiunto anche nelle premesse della delibera.
Soddisfazione per l'intesa, maturata fra maggioranza e opposizione nel corso di una veloce riunione dei capigruppo, indetta prima del voto, è stata poi manifestata da Claudio Grizon, capogruppo del PdL, e da Giorgio Ret, dell'omonima lista. (u.s.)
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