Da Il Piccolo del 24 aprile 2016 - Pagina 28 - Regione
AUTOVIE VENETE
La Provincia di Trieste reclama
1,2 milioni per cedere le quote
Richiamo in prima pagina
Quote di Autovie, Trieste batte cassa
Provincia in pressing sulla Regione per ottenere la liquidazione delle proprie azioni. Reclamata una somma di 1,5 milioni
di Ugo Salvini
La Provincia di Trieste reclama
1,2 milioni per cedere le quote
Richiamo in prima pagina
Quote di Autovie, Trieste batte cassa
Provincia in pressing sulla Regione per ottenere la liquidazione delle proprie azioni. Reclamata una somma di 1,5 milioni
di Ugo Salvini
TRIESTE - Ammonta a un milione e mezzo di euro la somma che il Consiglio provinciale di Trieste chiederà alla Regione, come controvalore della partecipazione dell'ente al pacchetto azionario della spa Autovie venete. La richiesta è stata ufficializzata con un voto unanime dell'intero Consiglio provinciale su un ordine del giorno presentato dal capogruppo di Forza Italia (*), nel corso dell'ultima seduta.
Un’iniziativa che si inserisce nel solco tracciato dalla Provincia di Udine retta dal leghista Pietro Fontanini, la prima ad aver alzato la voce per rivendicare la liquidazione delle quote detenute dagli enti pubblici.
In base all'articolo 35 bis della legge regionale n.3 di quest'anno, la Regione subentrerà nelle competenze delle Province; in questo specifico caso, l'amministrazione guidata dalla presidente, Debora Serracchiani, subentrerà nella titolarità dei diritti relativi alla partecipazione nella spa Autovie Venete.
Si tratta di una quota pari allo 0,26 per cento del capitale, per un controvalore che si aggira appunto sul milione e mezzo di euro. Nel suo ordine del giorno, il capogruppo forzista Claudio Grizon ha chiesto alla presidente della Provincia, Maria Teresa Bassa Poropat, di «intraprendere ogni azione utile per far restituire alla Provincia le quote di Autovie venete, allo scopo di promuoverne la vendita al miglior offerente, per destinarle all'edilizia scolastica e alla viabilità del territorio provinciale». Una formulazione che l'intero Consiglio provinciale, trasversalmente e senza distinzioni, ha trovato corretta e legittima, votandola all'unanimità.
Grizon ha pensato anche a un'alternativa, ipotizzando, sempre nel testo dell'ordine del giorno, un’altra soluzione. «In caso di infelice esito delle richieste, proponiamo di richiedere che il controvalore delle azioni sottratte all'ente per legge siano stanziate, a integrazione di quelle ordinarie e già previste, per progetti di edilizia scolastica e per la viabilità provinciale, la cui titolarità passerà alla Regione stessa».
In realtà, la presidente della Provincia di Trieste, Maria Teresa Bassa Poropat, si era già rivolta alla governatrice Serracchiani per chiedere una soluzione contabile valida, in relazione alle quote possedute in Autovie Venete. «Mi corre l'obbligo di sottolineare - aveva scritto Bassa Poropat, in qualità di presidente dell'Upi Fvg - che tali partecipazioni risultano iscritte nel conto del patrimonio della Provincia e, costituendo risorse poste a garanzia dei mutui contratti, nel caso venissero a mancare, a causa del subentro, recherebbero un immediato disequilibrio con un diretto danno ai nostri enti per vari e intuibili aspetti». Adesso non resta che aspettare la risposta della Regione.
(*Nota: Claudio Grizon è capo gruppo del PDL e non di FI che non esiste nel consiglio provinciale di Trieste)
Nessun commento:
Posta un commento