A Muggia per le prossime #elezioni amministrative non basta richiamare e tentare di riproporre slogan e romantiche nostalgie di coalizioni e periodi politici ormai passati ed irripetibili.
Non basta candidare il meno peggio, o chi è passato indenne tra il "fuoco amico" dei veti incrociati, forte di una sponsorizzazione nata già lo scorso anno quasi in ambito familiare.
Ogni momento della vita, così come della politica, ha bisogno di risposte adeguate e contestualizzate alla complessità della situazione che possano attingere a valori, capacità, esperienze, progettualità e ad una visione del futuro che non si comperano al supermercato e che non s'improvvisano a suon di investiture apparentemente d'alto rango.
Con questa frammentazione politica e con questi candidati Muggia, ed il centro destra in particolare, s'appresta ad affrontare anni difficili, ancor più complessi di quelli dell'ultimo decennio.
Sul piano politico nazionale stiamo vivendo una lunga fase di transizione che porterà ad ulteriori modificazioni all'assetto dei partiti oggi protagonisti.
Le elezioni del 5 giugno a Muggia offriranno un momento di "gloria" ad 8 candidati sindaci (se riusciranno a raccogliere le firme) tronfi delle loro ambizioni, presunzioni e solo in qualche raro caso di esperienze e capacità.
Per chi resisterà alla forte tentazione di disertare le urne, specie nell'area moderata, e che non avrà un familiare o amico da votare, non sarà per nulla facile scegliere a chi dare la propria preferenza nella consapevolezza di aver oltretutto espresso un voto utile. Se il tempo poi sarà bello una gita fuori porta, un giretto in Istria o un assaggio di vacanza potrebbe essere magari la soluzione ideale. #primamuggia
Claudio Grizon
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