venerdì 29 luglio 2016

NUOVO "NO" UNANIME DALLA #PROVINCIA DI #TRIESTE SUL RIGASSIFICATORE DI #GASNATURAL

Grizon (Pdl): "Regione e Ministero dell'Ambiente blocchino il progetto che comprometterebbe lo sviluppo portuale di Trieste"

Mentre la Provincia si sta accingendo a concludere la sua attività, su mia iniziativa s'è tenuta nei giorni scorsi una riunione della V Commissione consiliare competente in materia ambientale con l'obiettivo di definire una mozione che possa far sintesi delle posizioni assunte e dei pareri espressi negli anni scorsi a proposito del progetto per un rigassificatore da realizzarsi nel vallone di Zaule da parte della Gas Natural.
L'iniziativa è stata subito condivisa da tutti i gruppi consiliari e ieri il Consiglio ha sottoscritto e votato all'unanimità la seguente mozione. 
Questo documento vuole essere anche una sorta di verbale per il passaggio delle consegne che avverrà a fine anno al Comune di Trieste anche in merito alle competenze ambientali con l'auspicio che la nuova amministrazione Dipiazza abbia la stessa determinazione e compattezza nel perseguire gli indirizzi qui riassunti facendo sì che la Regione ed il Ministero dell'Ambiente impediscano la realizzazione di tale progetto che comprometterebbe gli indirizzi già assunti da tutte le amministrazioni locali tesi a privilegiare uno sviluppo economico legato alla portualità. 

Claudio Grizon
Capo Gruppo PDL Provincia di Trieste


IL TESTO DELLA MOZIONE 

Al Presidente del Consiglio Provinciale

Trieste, 28 luglio 2016

Oggetto: Mozione “Procedura autorizzatoria relativa alla costruzione ed esercizio di un Impianto di GNL, progettato dall’attuale proponente Gas Natural Rigassificazione Italia SpA nel porto di Trieste, in località Zaule. Conferma assoluta contrarietà.”

IL CONSIGLIO PROVINCIALE

CONSIDERATO che sin dal luglio 2004 l’allora Società Gas Natural International SDG s.a. avviava la procedura volta all’ottenimento dell’autorizzazione unica relativa alla costruzione ed all’esercizio di un impianto GNL in Comune di Trieste, località Zaule;

PRESO ATTO che detta procedura è stata via via rinnovata in relazione alle intervenute modifiche normative del settore e vede oggi da ultimo quale proponente la Società Gas Natural
Rigassificazione Italia Spa;

RICHIAMATO, in tale ambito, il provvedimento conclusivo relativo alla pronuncia di compatibilità ambientale assunto con decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del mare , di concerto con il Ministro per i beni e le attività culturali n. 808 del 17 luglio 2009;

RICORDATO che avverso tale atto risultano pendenti presso il Tar del Lazio numerosi ricorsi da parte di Regione ed altri Enti territoriali interessati, tra i quali anche questa Amministrazione provinciale, ai quali sono andati ad aggiungersi altri atti di impugnativa presentati anche dalla Repubblica di Slovenia, tesi questi ultimi a richiamare tra l’altro la mancata applicazione della normativa regolamentare comunitaria in ordine all’esigenza di accordo tra Italia e Slovenia sulla localizzazione dell’impianto, accordo mai intervenuto;

RICORDATO, altresì, che il medesimo provvedimento è risultato nel tempo sospeso dallo stesso Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, avviandosi addirittura in quella sede una procedura di revoca della precitata compatibilità conclusasi con atto formale di revoca sottoscritto dall’allora Ministro Orlando e trasmesso all’allora Ministro concertante, documento peraltro scomparso senza essere stato oggetto di formale revoca nel quadro procedurale di che trattasi;

RICHIAMATE le delibere tutte con le quali questo Consiglio nel tempo ha voluto evidenziare con le più ampie motivazioni di fatto e di diritto i sostanziali vizi procedurali, sia rispetto alla normativa comunitaria che nazionale, che hanno caratterizzato la procedura in particolare presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare;

RICHIAMATA in particolare la nota prot. n. 22403-09.07/2015 di data 11 giugno 2015 che il rappresentante della Provincia di Trieste, in ossequio ai ripetuti dettati di questo Organo provinciale, ha formalmente depositato in sede di conferenza di servizi presso il MISE nella seduta dell’11 giugno 2015, sintetizzante i vizi di fatto e di diritto che hanno caratterizzato la procedura di che trattasi;

EVIDENZIATA l’assoluta disattenzione che lo stesso Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ha prestato alle puntuali criticità che l’Autorita’ portuale di Trieste ha ritenuto più volte di evidenziare in ordine in particolare all’incompatibilità tra la presenza del proposto impianto di GNL e le previsioni di sviluppo del Porto di Trieste come previste nel nuovo strumento di pianificazione portuale oggi divenuto a tutti gli effetti esecutivo, nonché nei confronti di vigenti rilevantissime concessioni di carattere internazionale;

RILEVATA la superficialità delle motivazioni con le quali la Commissione tecnica nazionale VIA/VAS ha superato le suddette criticità, in palese difformità alla definizione di hub logistico strategico dell’Alto Adriatico che la riforma della portualità nazionale attribuisce al Porto di Trieste, come più volte confermato dal Ministro Graziano Del Rio;

PRESO ATTO, con soddisfazione, anche delle recenti dichiarazioni del Ministro per lo sviluppo economico Carlo Calenda, per il quale l’impianto di che trattasi ha perduto ogni strategicità in ordine allo sviluppo energetico del Paese;

CONSIDERATO, tuttavia, che il tale quadro procedurale a dir poco inusuale ed incomprensibile, costituente di certo un “unicum” nel diritto amministrativo italiano, si sono inseriti da ultimo due ulteriori preoccupanti atti del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare:
- il primo notificato a questa Amministrazione provinciale in data 30 maggio 2016 con il quale, a ben quattro anni di distanza, il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare si preoccupa di contestare formalmente, previo parere della Commissione nazionale tecnica di verifica dell’impatto ambientale VIA/VAS, le osservazioni poste da questo Consiglio provinciale con propria deliberazione n. 53 del 12 novembre 2012;
- il secondo n. 0000222, pubblicato il 30 maggio 2016, con il quale, previo parere della medesima Commissione tecnica nazionale, si provvede ad accertare l’ottemperanza alle prescrizioni imposte dal succitato provvedimento di compatibilità ambientale del luglio 2009;

PRESO ATTO che avverso tali atti, ritenuti dai competenti Uffici ulteriormente lesivi delle posizioni evidenziate nel tempo dall’Amministrazione nonchè viziati dal punto di vista dell’applicazione delle norme e carenti rispetto alle puntuali previsioni di precedenti atti dello stesso Ministero, la Giunta ha dato mandato per l’assunzione nei termini dei relativi ricorsi al Tar del Lazio;

RITENUTO doveroso, in tale quadro contraddittorio, unire alla meritoria e puntuale attività tecnico-amministrativa degli Uffici l’espressione politica forte dell’intero consiglio provinciale di Trieste in merito al proposto impianto di GNL;

Tutto ciò premesso e richiamato,

RIBADISCE ALL’UNANIMITA’

l’assoluta contrarietà alla realizzazione di un impianto GNL nel Porto di Trieste, in località Zaule, come proposto da Gas Natural Rigassificazione Italia SpA

INVITA LA PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E L’ASSESSORE DELEGATO

a trasmettere la presente mozione al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Ministri competenti e comunque interessati, alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, all’Autorità portuale di Trieste ed ai Comuni comunque interessati, nonché al Ministero dell’Ambiente della Repubblica di Slovenia, facendosi altresì carico dell’assunzione in ogni sede di qualsiasi iniziativa sia essa amministrativa che giudiziaria, volta a confermare la succitata ribadita contrarietà e comunque finalizzata a garantire in un quadro di tutela dell’ambiente e della sicurezza per i cittadini, lo sviluppo generale del territorio ed in particolare della sua portualità.

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