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giovedì 6 gennaio 2011

"PRIMA LE SCUOLE, POI IL CINEMA"

Da Il Piccolo del 6 gennaio 2011 - Pagina 14 - Trieste

LA POLEMICA
Mentre il Carli va a pezzi

«Prima le scuole, poi il cinema»
Grizon attacca la Provincia per 4 milioni destinati alla cultura

Come recuperare le risorse necessarie a ristrutturare le tante scuole superiori che cadono a pezzi? Semplice, ”dirottando” sull’edilizia scolastica i fondi stanziati per altri, e meno urgenti, interventi voluti dalla Provincia: la «Casa del Cinema», creatura destinata a prender forma nel giro di un anno e mezzo all’interno dell’ex Casa del lavoratore portuale, il contenitore culturale previsto nell’adiacente edificio in corso Cavour.
È la provocazione lanciata dall’esponente Fi-Pdl Claudio Grizon secondo il quale l’amministrazione di palazzo Galatti, anzichè esibirsi in ”continui piagnistei” sulla carenza di soldi, «farebbe bene ad assumersi le proprie responsabilità», assegnando la giusta priorità ai diversi progetti e modificando di conseguenze le spese previste. Una ricetta bollata però come irricevibile dall’assessore provinciale al Bilancio Mariella De Francesco, che ricorda come i 4 milioni di euro destinati alla Casa del Cinema siano fondi vincolati perchè concessi dalla Regione esclusivamente per la realizzazione della cineteca.
«Cari Bassa Poropat e Tommasini - attacca il capogruppo Fi-Pdl in Provincia -, avete spiegato agli studenti che, mentre loro lamentano la mancanza di stanziamenti per la ristrutturazione degli istituti superiori, voi state spendendo 4 milioni di euro per la vostra cara ed elitaria ”Casa del Cinema” di cui nessuno sente l’esigenza? E avete spiegato che vi siete impegnati a spendere ben 100 mila euro l’anno per affittare dall’Autorità portuale l’edificio accanto al Miela in cui contate di fare l’ennesimo contenitore culturale mentre gli altri teatri hanno i conti in rosso e le aule scolastiche reclamano interventi? Con i soldi destinati complessivamente a due progetti - continua Grizon - si potrebbero ristrutturare subito 3 o 4 edifici e, in prospettiva, accendere un mutuo in grado di sistemarne altri. Modificando la destinazione delle spese previste ed evitando certi sprechi, cioè, la giunta potrebbe avere a disposizione ben 6 milioni di euro, vale a dire il 60% dei 10 milioni chiesti da Tommasini al governatore Tondo».
«Ma la destinazione di quelle spese non può essere modificata - replica Mariella De Francesco -. I fondi per la Casa del Cinema sono stati concessi ad hoc dalla Regione nell’ambito della legge sulle cineteche del Friuli Venezia Giulia. Parliamo di 4 milioni di euro vincolati perchè erogati esclusivamente in funzione di quel progetto». Le uniche risorse potenzialmente ”rinegoziabili”, dunque, sarebbero quelle legate alla realizzazione del vicino polo culturale. «Parliamo però di appena 100mila euro all’anno per l’affitto degli spazi - precisa ancora l’assessore provinciale alle Finanze -. Una cifra insufficiente a far fronte alle esigenze delle scuole e che invece, impiegata nell’edificio di corso Cavour, consentirà di creare una struttura unica al servizio di decine di associazioni e realtà culturali del territorio».
Quanto ai tempi, entrambi gli interventi saranno completati entro il 2012. «Per quanto riguarda la ”Casa del Cinema” esiste già il progetto definitivo che consentirà, nel giro di pochi giorni, di far partire i lavori di rifacimento e messa a norma degli impianti e sostituzione infissi. Lavori - continua De Francesco - che dovrebbero concludersi nel giro di un anno e mezzo. Nel frattempo le realtà che hanno scelto di entrare nell’associazione Casa del Cinema potranno già entrare fisicamente nella struttura e, a tal fine, la settimana prossima sigleremo la convenzione in base alla quale verranno assegnati spazi e orari». Più rapido invece l’iter per la creazione del polo culturale all’interno dell’adiacente palazzina liberty: il cantiere, interamente pagato dall’Autorità portuale, si chiuderà entro fine estate. (m.r.)

lunedì 3 novembre 2008

SULLA PROVINCIA LA BANDIERA DEGLI ILLYANI

BAIGUERA PORTAVOCE COMPLETA IL FILOTTO DI NOMINE DI “LADY” POROPAT, L’ILLYANA DI FERRO


Le elezioni regionali hanno mandato a casa definitivamente il loro leader Riccardo Illy e ridimensionato drasticamente il numero degli eletti, al Comune di Muggia è da un po’ che hanno perso il fondatore della locale sezione Andrea Mariucci, approdato tra le fila di Di Pietro, mantenendo però con l’esuberante Roberta Tarlao un posto in giunta mentre al Comune di Trieste è rimasto solo il buon Roberto Decarli.
La Bassa Poropat però sembra voglia tener alta la bandiera degli illyani sui merli dell’unico e ultimo “castelletto” che presidiano: la Provincia.
Qui, con la nomina del suo nuovo portavoce Angelo Baiguera, si completa il filotto di incarichi caratterizzati da una provata fede politica, all’insegna della discontinuità politica ed amministrativa.
In giunta, oltre alla Poropat, siedono infatti Mauro Tommasini, già assessore con Illy in Comune, il “tecnico” d’area Mariella De Francesco, già funzionaria statale e l’Ondina Barduzzi, anch’essa già assessore con l’ex governatore in Comune.
Si aggiunge poi, sempre in quota Poropat, la brava capo di gabinetto Patrizia Fasolato e, nel CdA dell’EZIT un altro ex assessore dell’era illyana in Comune Mario Cappelli.
Fino a quasi un anno fa poi, prima che non sollevassimo la sua incompatibilità, nel CdA dell’INSIEL sedeva Mauro Tommasini che ha preferito mantenere la carica più sicura di assessore in Provincia.
Ma l’era Poropat in Provincia si sta caratterizzando anche da una sorta di “mobbing politico” tra le fila dei dirigenti e dei funzionari, premiati principalmente per l’appartenenza politica.
Dicono che Baiguera porti sfortuna, forse a causa di quella campagna elettorale dall’esito infausto che ha curato per l’ex governatore che non ha certamente portato fortuna ne al suo candidato ne a se stesso. Ma si sa che “…. a volte ritornano” e quindi “… a rieccolo”.
Dopo le esperienze giovanili del Cantagiro e dei Festival Bar, quelle della pallacanestro e della canzone, l’ascesa in politica al fianco del suo mentore Illy, eccolo, o rieccolo, a fianco di “Lady” Poropat, l’ultima illyana di ferro rimasta a reggere tenacemente l’ultimo “fortino”, proprio di quella Provincia che Illy avrebbe voluto eliminare, fin dai tempi della bicamerale di D’Alema, e che poi da governatore della Regione non ha mai sostenuto.

Trieste, 3 novembre 2008

Claudio Grizon
Consigliere della Provincia di Trieste
Capo Gruppo di Forza Italia