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martedì 4 agosto 2009

NESLADEK E LA BENZINA CHE NON C’E’ PIU’

Risposta alla segnalazione pubblicata su Il Piccolo del 2 agosto 2009 con il titolo "Benzina addio".

Ringrazio il maestro di aikido, judo e ju-jutsu Michele Marolla per la segnalazione “Benzina addio” del 2 agosto che mi offre l’occasione di spiegare, ancora una volta, le responsabilità della giunta Nesladek a lui, a quanto pare, assai cara, nella vicenda della chiusura dei distributori di benzina.
La legge regionale che obbligava i Comuni a verificare la compatibilità territoriale degli impianti di carburante sui propri territori è la n°8 del 2002. La giunta Gasperini, come conferma la dichiarazione dell’ex vice sindaco Prodan (citata nella segnalazione) su Il Piccolo del 20 giugno 2003 si era attivata ed infatti Prodan precisava che ">per ora è certo che sarà adibita a stazione di servizio solo un’area: una parte del piazzale Alto Adriatico”, guarda caso l’area individuata recentemente dalla giunta Nesladek.
Il funzionario incaricato a seguire la vicenda era allora, come oggi, il dott. Ladi Cociani, parente del sindaco Nesladek, il quale venne successivamente sollevato dall’incarico, anche per ragioni di opportunità, dal sindaco Gasperini.
Infatti, come l’interessato ha avuto modo di recente di confermare pubblicamente, una parte delle aree occupate da uno dei due distributori era di proprietà della sua famiglia e probabilmente per la stessa riscuoteva un affitto.
La pratica passò quindi ad altro funzionario. Alla fine del suo mandato però la giunta Gasperini aveva annunciato pubblicamente che l’area individuata per la collocazione di un distributore sarebbe stata quella dell’ex Cantiere alto Adriatico.
Nell’aprile 2008, visto l’immobilismo dell’amministrazione, presentavo un’interrogazione al sindaco Nesladek, misteriosamente scomparsa. Agli inizi d’agosto la ripresentavo e quando ottenni la risposta compresi chiaramente che l’amministrazione non riteneva utile pianificare sul proprio territorio la collocazione degli impianti di distribuzione di carburante, veri e propri servizi di pubblica utilità.
L’8 aprile scorso si è giunti alla delibera n.98 con cui la Giunta dichiarava non conformi alle leggi le collocazioni dei distributori di Muggia. Il 21 luglio veniva finalmente reso pubblico l’annuncio per raccogliere manifestazioni d’interesse per la realizzazione di un distributore nell’area dell’ex Cantiere Alto Adriatico ed il 25 la chiusura definitiva del secondo distributore.
La giunta Nesladek ha quindi trascorso 40 mesi senza assumere nessuna decisione per poi rinviare ancora la soluzione alle manifestazioni d’interesse ed al successivo bando che, qualora raccogliesse delle offerte, rinvierà la riapertura di un nuovo impianto all’autunno del 2010. Nel frattempo ci deve far benzina dovrà andare ad Aquilinia o magari a Rabuiese, arricchendo i gestori e le società petrolifere slovene a scapito delle realtà locali.
Se il segnalante ed i suoi suggeritori, volessero approfondire la vicenda si colleghino al mio blog http://claudiogrizon.blogspot.com, forse si renderanno conto che dopotutto, vista anche la petizione popolare che è partita sulla vicenda, il malcontento sulla giunta Nesladek non è solo dell’opposizione ma anche di tanti muggesani che la pensano come noi.


Claudio Grizon
Consigliere e Coordinatore Comunale
di Forza Italia a Muggia

martedì 7 luglio 2009

PIATTAFORME BALNEARI, POLEMICA SUI COSTI

MUGGIA: BOTTA E RISPOSTA FRA GRIZON (PDL) E IL SINDACO

MUGGIA Sono ritornate nelle acque di Muggia le due zattere azzurre posizionate negli anni scorsi, una all'altezza del molo a T e l'altra sul lungomare Venezia, dove hanno ripreso servizio anche i bagnini della cooperativa che curano la sorveglianza e sono state delimitate le superfici di balneazione assistita. Ma accanto al plauso dei ragazzi, assidui frequentatori delle piattaforme, arrivano anche le critiche su presunti ritardi nell'installazione e sulle spese sostenute per il montaggio.
Da sabato scorso le due caratteristiche strutture in plastica sono montate, come all'inizio di ogni stagione balneare dal 2004 a oggi. Il consigliere Claudio Grizon (Pdl) parla però di «spese importanti, considerato che i cittadini potranno usufruirne solo per due mesi, mentre all'epoca del sindaco Gasperini le zattere venivano collocate appena chiuse le scuole, per poter garantire un periodo di fruizione il più lungo possibile, essendo la stagione balneare cominciata già a maggio. Nel dettaglio – prosegue – 14.880 euro servono per l'affidamento del servizio di montaggio, ancoraggio, smontaggio e stoccaggio delle strutture, 2.400 per il servizio di noleggio, posa e rimozione delle delimitazioni marine e delle strutture galleggianti, e altri 21.797 euro per la sorveglianza e l’assistenza ai bagnanti».
«Non è vero - taglia corto il sindaco, Nerio Nesladek –. Come tempi di montaggio siamo perfettamente nella media, forse potrebbero esserci ascritti cinque giorni di ritardo rispetto alla data del 15 giugno, in cui avevamo aperto gli anni scorsi, ritardo dovuto al maltempo, che se ha impedito la collocazione delle zattere sicuramente non avrebbe reso possibile neanche la balneazione. Anche le spese sono nella media: vanno considerati i normali aumenti intervenuti rispetto a cinque anni fa. Sono contento - conclude - che in questa cittadina l'opposizione non abbia altri motivi di segnalazioni». (g.t.)

LA NOTA

I fatti sono sotto gli occhi di tutti: il Comune ha fatto installare le zattere in ritardo, stavano finendo i lavori sabato 27 giugno sotto la pioggia quando le scuole erano finite entro il 10 giugno. Viste le spese che il Comune deve sopportare per rendere fruibili le zattere Nesladek & Co. avrebbero potuto certamente darsi da fare prima!!!