giovedì 20 novembre 2008

MUGGIA, GUERRA DI CIFRE SULLA RISCOSSIONE DEGLI ARRETRATI ICI

Da Il Piccolo del 20 novembre 2008 - Pagina 27 – Trieste


Grizon: «Il Comune stima entrate maggiori del previsto: abolisca per 2 anni l’addizionale Irpef»


MUGGIA - Il presidente della Commissione trasparenza del Comune di Muggia Christian Gretti (An) ha rinnovato a Equitalia Nomos Spa, agenzia a cui il Comune ha affidato il servizio di riscossione dell'Ici arretrata per il periodo 2003-2006, la richiesta di essere presente a una seduta per illustrare i criteri adottati per il calcolo degli importi richiesti ai cittadini, circa 350, a cui sono arrivate o stanno giungendo per posta in questi giorni gli avvisi di accertamento.

In alcuni casi - come riferisce Gretti - anche con allegati dei bollettini per importi di 20 mila euro. Sale intanto la stima dei gettiti che potrebbero derivare per l'amministrazione comunale da questa azione di recupero crediti. Dalla stima iniziale oscillante tra i 400 e i 500 mila euro, stando ai dati raccolti dal consigliere forzista Claudio Grizon, si potrebbe arrivare addirittura a superare i 2 milioni di euro, sfiorando quota 2.300.000. E dallo stesso coordinatore di Forza Italia a Muggia arriva una proposta. «Se questi dati saranno confermati – afferma Grizon - il Comune potrebbe abolire l'addizionale Irpef (pari a 531 mila euro nel 2007) per due annualità». «Se anche questo nuovo invito verrà eluso - prosegue Gretti - come forze d'opposizione formalizzeremo in sede consiliare un atto politico con cui proporremo la risoluzione del rapporto contrattuale con l'agenzia». Nell'attribuzione della percentuale di agio del 30% a Equitalia, definita esagerata da Grizon - precisa l'assessore Leiter - «va considerato che l'agenzia si è accollata la parte più grossa del lavoro, consistente nella creazione di una banca dati, anche se è vero che inizialmente la previsione di riscossione si aggirava attorno ai 4-500.000 euro mentre ora dai dati in nostro possesso già supera il milione».

«Va evidenziato - replica però il coordinatore forzista - che a Trieste Esatto Spa applica un sistema più corretto con i cittadini, che vengono invitati nella sede dell'agenzia per concordare la stima ed evitare futuri ricorsi». «Anche noi - replica Leiter - stiamo fissando con i cittadini degli appuntamenti per accertare le singole situazioni e c'è da dire che la maggior parte dei contribuenti interessati si è già presentata ai nostri uffici. Invitiamo tutti gli altri a farlo».

Stupisce poi secondo Grizon che «il Comune di Muggia non abbia mai contattato Esatto per valutare un'eventuale offerta. Al di là del giudizio negativo sulla percentuale di agio del 30%, anche se pare in fase di rinegoziazione che potrebbe anche non essere accettata, ribadiamo per il calcolo degli importi la necessità di applicare criteri più equi per i cittadini e senza spazi discrezionali al di fuori da quelli tecnici perché se questi fossero troppo ampi, aprirebbero la strada ai contenziosi. Come opposizione vigileremo».

«Non abbiamo contattato altre agenzie perché il Comune aveva già una convenione con Equitalia e questa è stata allargata secondo la legge - risponde Leiter -: Equitalia sta già del resto effettuando lo stesso servizio a livello provinciale con altri Comuni. L'agenzia sta operando correttamente e gli errori riscontrati si devono al fatto che gli accertamenti non vengono effettuati andando sul posto ma sovrapponendo la pianta del Piano regolatore comunale e quella del Catasto, i cui dati non risultano sempre aggiornati. Ma vogliamo rassicurare che se c'è stato un errore, questo verrà subito corretto e l'avviso di accertamento annullato».

«Se i maggiori introiti per il Comune al netto dell'agio del 30% più Iva corrisposto all'agenzia fossero, come sembra, di oltre un milione di euro anzichè dei 500 mila previsti - conclude Grizon - proponiamo di eliminare per due annualità in sede di Bilancio di previsione (2009-2010) l'addizionale Irpef che il Comune finora considerava indispensabile o quantomeno ridurre sensibilmente quello che costituisce un balzello in un momento di difficoltà economica».
Gianfranco Terzoli

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