mercoledì 19 novembre 2008

MUGGIA, IL 30% ALLA SOCIETA' PER RISCUOTERE L'ICI ARRETRATA

Da Il Piccolo del 19 novembre 2008 - Pagina 30 – Trieste

L’OPPOSIZIONE

Grizon denuncia: penalizzante il contratto con Equitalia Nomos
«Ditta indisponibile a presentarsi in Commissione». L’assessore: Ricontratteremo»


MUGGIA «Il costo per il Comune di Muggia, che ha affidato la riscossione alla Equitalia Nomos Spa il servizio di riscossione dell'Ici arretrata per il periodo 2003-2006 sui terreni edificabili del territorio comunale, è il doppio di quello sopportato dal Comune di Trieste che si è rivolto alla ditta Esatto». Questa l'accusa lanciata dal coordinatore di Muggia di Forza Italia ed ex presidente della Commissione trasparenza Claudio Grizon.
L'amministrazione muggesana risponde osservando come quel 30% sia però
oggetto di una trattativa con l'agenzia: dovrebbe portare a una sensibile diminuzione della percentuale inzialmente concordata.
Contattata per potere esprimere la propria posizione, l'azienda
Equitalia Nomos Spa ha espresso la propria disponibilità a fornire una risposta in tempi brevi ma attraverso i propri canali ufficiali.
Il numero dei contribuenti interessati è di circa 350, ai quali verrà notificato un avviso di accertamento per ogni anno di imposta. «L'indisponibilità comunicata da Equitalia a partecipare alla riunione a cui era stata invitata dalla Commissione trasparenza ci ha indotto, come consiglieri comunali dell'opposizione, a effettuare alcune verifiche e approfondimenti - aggiunge Grizon -: così ne abbiamo scoperto delle belle. Per esempio abbiamo accertato che a quel 30% di compenso per la società Equitalia, da calcolarsi sull'importo complessivo come si legge nel contratto ”delle somme definivamente accertate alla scadenza del termine della proposizione del ricorso”, va aggiunto un ulteriore 10% di Iva che porta a un costo totale per il Comune pari a circa il 37-38% del gettito da riscuotere». «Un ”balzello” - spiega Grizon - che il Comune deve comunque pagare all'agenzia anche se i cittadini interessati contesteranno gli importi richiesti e se l'introito per l'amministrazione sarà inferiore a quello previsito. Il Comune di Muggia ha infatti in essere con Equitalia un contratto per prestazione di servizi soggetto a Iva mentre quello di Trieste ha sottoscritto con Esatto Spa, alla quale ha affidato l'analogo servizio, un contratto di gestione dell'entrata per la riscossione del tributo in esenzione Iva. Pertanto il costo per il Comune di Muggia è doppio di quello di Trieste». Replica l'assessore muggesano al Bilancio Omero Lieter: «Quel 30% di agio è calcolato sulle cifre effettivamente accertate e non sull'importo che al momento è stata notificato. Quello giunto ai cittadini è infatti un avviso di accertamento, non una cartella esattoriale. E la cifra indicata può ancora essere rettificata». «Gli uffici comunali - assicura - sono a completa disposizione dei cittadini per ovviare a eventuali errori e omissioni. Stiamo fissando appuntamenti per accertare le singole situazioni e c'è da dire che la maggior parte dei cittadini si è già presentata.
La percentuale del 30% è comunque oggetto di una trattativa con la ditta che ha mostrato grande disponibilità in tal senso e dovrebbe portare a una sua sensibile diminuzione».
«Questo costo per il Comune, che definisco esagerato, lo è ancora di più se si considera - specifica il consigliere forzista - che il Comune di Trieste paga un agio del 18% comprensivo delle spese di notifica mentre il Comune di Muggia invece lo sopporta direttamente e corrisponde a 5,16 euro per ogni singolo invio».
Gianfranco Terzoli

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