Grizon (F.I.): due righe per motivare le sue dimissioni “per motivi strettamente personali” ma che sottendono profondi dissidi con il sindaco Nesladek.
“Il dott. Antonio Cerini se ne è andato, senza preavviso, probabilmente consapevole che l’amministrazione Nesladek gira a vuoto da tempo e che ogni sforzo per cambiare qualcosa è ormai inutile”.
L’ex dirigente regionale Cerini, a cui appena un anno fa i sindaci Nesladek e Premolin avevano affidato con grande entusiasmo la direzione generale dei rispettivi Comuni, con sole due righe ha ringraziato “per l’occasione concessami” e se ne è andato.
Impegnato per due terzi del suo tempo a Muggia e per un terzo a San Dorligo il dott. Cerini, con un passato nella ragioneria della Regione, probabilmente “annusata l’aria”, almeno quella muggesana, si è reso conto che nulla si può fare in quanto troppe le condizioni poste da certa politica.
Il suo predecessore, il dott. Di Giuseppe, se ne era andato ai primi di febbraio dello scorso anno, dicono per pareri divergenti con il sindaco sulla macro struttura dell’ente e sull’attribuzione delle posizioni organizzative.
Del dott. Cerini non si è sentito parlare molto, forse tranne per la sua proposta di costituire un’associazione tra Comuni per gestire vari servizi che, dopo esser stata approvata in tutta fretta tra polemiche in consiglio mesi orsono, è rimasta congelata fino ai giorni scorsi, quando la giunta ha portato in commissione modifiche allo statuto che dovrebbero essere approvate in consiglio lunedì prossimo.
Tant’è che visto che questo progetto si reggeva sul ruolo del direttore Cerini è logico pensare che ora potrebbe naufragare.
Ma cosa succederà ora in Piazza Marconi? Chissà! In questi giorni nel Comune di Muggia si è visto il capo del Pd
D’altra parte la maggioranza è da almeno un anno che non naviga in acque tranquille. Si pensi alle dimissioni dell’ex dg Di Giovanni, a quelle degli assessori Veronese e Tull, poi i rimpasti di deleghe in giunta e le dimissioni passate in sordina dell’ex coordinatrice del Pd Mara Ciacchi ed ora, ancora una volta, quelle del direttore generale Cerini.
Intanto in Comune tutti i principali funzionari apicali, in servizio tre anni orsono, se ne sono andati e con loro la memoria storica sulle attività dell’ente. Ora non si fa altro che assumere personale per tamponare la mediocrità di un’organizzazione che ormai da tempo sta facendo acqua.
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