mercoledì 5 agosto 2009

BASSA POROPAT: "SI APPLICHI IL PRINCIPIO DI RECIPROCITA' "

LA NOTA

Rosato è un bravo ragazzo ma ha una gran faccia di bronzo! Nulla ha fatto o avrebbe fatto sulla vicenda visto che da sottosegretario al ministero degli interni ha permesso che il Vecchio Accordo di Udine venga di fatto disatteso, costringendo oggi gli esuli istriani a mortificazioni di ogni tipo se vogliono portarsi a casa dalle loro terre ortaggi, frutta, vino o del prosciutto. Vergogna!


MENTRE ROSATO PLAUDE ALL’AZIONE

L’assessore Zollia pensa positivo: «Un sistema di verifica si troverà» Mentre Kocijancic è perplesso


Una lettera che, con il suo contenuto, vuole contribuire a «favorire i processi di interscambio e integrazione reciproca fra il territorio triestino e la vicina Slovenia». Parola di Maria Teresa Bassa Poropat. La presidente della Provincia confida in risposte positive da Lubiana sul bollino autostradale, «in virtù del decreto attuativo del trattato di Osimo, cui abbiamo fatto riferimento. Mi auguro si possa concordare una soluzione - continua -, tenendo conto dei chilometri che i cittadini sloveni possono percorrere gratuitamente a bordo dei loro mezzi sul nostro tratto di raccordo autostradale. Il tutto nel rispetto del principio di reciprocità». Quanto alle modalità da adottare per le verifiche sui veicoli sprovvisti di bollino, nell’ipotesi di riscontri positivi dal Ministero dei trasporti sloveno, bisognerebbe eventualmente fare degli approfondimenti: «Le targhe di auto e moto potrebbero aiutare - osserva Bassa Poropat - ma teniamo presente che anche nella situazione attuale ci possono essere delle infrazioni (se qualcuno si dimentica di esibire il bollino o prova a fare il furbo, ndr)».

«Nel caso, un sistema per i controlli lo troveremo», le fa eco Vittorio Zollia, oggi assessore a Infrastrutture e trasporti della Provincia e già segretario generale della Regione nell’era Illy, oltre che, ancora prima, direttore regionale all’Ambiente e poi ai Trasporti. «Potremmo ad esempio distribuire un apposito tesserino, da esibire al momento dell’eventuale accertamento. In ogni caso - prosegue Zollia - prendiamo atto che sul nostro territorio provinciale c’è la Gvt, un’arteria con caratteristiche autostradali, e che i cittadini sloveni sono quindi favoriti perché la possono utilizzare gratuitamente».
Da Roma, a confortare l’azione della giunta provinciale di centrosinistra, giunge un’opinione eccellente. Quella del deputato del Partito democratico, Ettore Rosato: «La richiesta della Provincia mi sembra in linea con il giusto spirito transfrontaliero. Così, con scelte come questa, si rende utile anche praticamente il percorso di buon vicinato intrapreso dalle comunità».
Qualche perplessità, infine, la solleva il capogruppo de La Sinistra L’Arcobaleno in Consiglio regionale e segretario provinciale di Rifondazione comunista, Igor Kocijancic: «Francamente mi sembra una soluzione difficile, poco praticabile - afferma - perché i veicoli non sono più facilmente identificabili. Si tratterebbe di una sorta di franchigia per i cittadini della provincia di Trieste, i quali comunque sanno di poter entrare in Slovenia anche da altri ex valichi, compresi quelli che una volta erano definiti secondari, senza dover per forza finire subito su autostrade o strade a scorrimento veloce». (m.u.)

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