PER MANCANZA DEL NUMERO LEGALE
LA MAGGIORANZA SOTTO ACCUSA
MUGGIA «Un fatto gravissimo», secondo l'opposizione, che dimostrerebbe che «la maggioranza è alla frutta». «Un atto di responsabilità», invece, per la coalizione che sostiene la giunta Nesladek.
"Perturbazioni” sul municipio di Muggia, dove mercoledì sono saltate tre commissioni consiliari, le prime dopo l'uscita di Andrea Mariucci dalla maggioranza. Convocate in successione per le 9.30, le 10 e le 10.30, Terza, Seconda e Prima commissione avrebbero dovuto eleggere i presidenti, esaminare tre delibere all'ordine del giorno del Consiglio del 29 settembre, e discuterne altre sull'assestamento di bilancio, che, affermano i consiglieri del centrodestra Claudio Grizon, Christian Gretti, Dennis Tarlao e Italo Santoro, «rischiano di andare in aula senza i passaggi in commissione».
"Sono saltate tre commissioni per l'assenza di quasi tutti i consiglieri di maggioranza - denuncia ancora il centrodestra - fatto ancora più grave perché alcuni degli assenti sono stati visti in municipio».
«Nesladek - commenta Grizon - è come il pianista del saloon che continua a suonare mentre tutti s'azzuffano. L'amministrazione è allo sbando. Se ne renda conto e tolga il disturbo».
"La maggioranza non ci sta, e affida la replica al capogruppo del Pd, Fulvio Tomini. «Quella di far mancare subito il numero legale è stata una scelta dettata dalla nostra responsabilità: alcuni consiglieri erano assenti per motivi di salute e pertanto, dovendo eleggere i nuovi presidenti delle commissioni per ristabilire gli equilibri dopo il passaggio di Mariucci all'opposizione, ci è sembrato opportuno rinviarle».
"Tomini poi contrattacca: «Le commissioni hanno lo scopo di informare i consiglieri sui contenuti delle delibere. Anche se manca il numero legale, l'assessore è disponibile per rispondere alle domande. Se non lo si fa, vuol dire che interessa più la strumentalizzazione che il bene della città».
«E' una vergogna - rimarca Italo Santoro, capogruppo di Insieme per Muggia - soprattutto per Muggia e per i cittadini elettori. Doveva essere un importante momento di verifica su quanto realizzato dall'amministrazione, ma non è stato possibile, e di questo chiediamo conto».
«Fatti come questi - sottolinea infine Dennis Tarlao, consigliere forzista - indicano che la giunta sta arrivando al capolinea anzitempo». (g.t.)
MUGGIA «Un fatto gravissimo», secondo l'opposizione, che dimostrerebbe che «la maggioranza è alla frutta». «Un atto di responsabilità», invece, per la coalizione che sostiene la giunta Nesladek.
"Perturbazioni” sul municipio di Muggia, dove mercoledì sono saltate tre commissioni consiliari, le prime dopo l'uscita di Andrea Mariucci dalla maggioranza. Convocate in successione per le 9.30, le 10 e le 10.30, Terza, Seconda e Prima commissione avrebbero dovuto eleggere i presidenti, esaminare tre delibere all'ordine del giorno del Consiglio del 29 settembre, e discuterne altre sull'assestamento di bilancio, che, affermano i consiglieri del centrodestra Claudio Grizon, Christian Gretti, Dennis Tarlao e Italo Santoro, «rischiano di andare in aula senza i passaggi in commissione».
"Sono saltate tre commissioni per l'assenza di quasi tutti i consiglieri di maggioranza - denuncia ancora il centrodestra - fatto ancora più grave perché alcuni degli assenti sono stati visti in municipio».
«Nesladek - commenta Grizon - è come il pianista del saloon che continua a suonare mentre tutti s'azzuffano. L'amministrazione è allo sbando. Se ne renda conto e tolga il disturbo».
"La maggioranza non ci sta, e affida la replica al capogruppo del Pd, Fulvio Tomini. «Quella di far mancare subito il numero legale è stata una scelta dettata dalla nostra responsabilità: alcuni consiglieri erano assenti per motivi di salute e pertanto, dovendo eleggere i nuovi presidenti delle commissioni per ristabilire gli equilibri dopo il passaggio di Mariucci all'opposizione, ci è sembrato opportuno rinviarle».
"Tomini poi contrattacca: «Le commissioni hanno lo scopo di informare i consiglieri sui contenuti delle delibere. Anche se manca il numero legale, l'assessore è disponibile per rispondere alle domande. Se non lo si fa, vuol dire che interessa più la strumentalizzazione che il bene della città».
«E' una vergogna - rimarca Italo Santoro, capogruppo di Insieme per Muggia - soprattutto per Muggia e per i cittadini elettori. Doveva essere un importante momento di verifica su quanto realizzato dall'amministrazione, ma non è stato possibile, e di questo chiediamo conto».
«Fatti come questi - sottolinea infine Dennis Tarlao, consigliere forzista - indicano che la giunta sta arrivando al capolinea anzitempo». (g.t.)
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