lunedì 14 dicembre 2009

CLAUDIO GRIZON, CAPO GRUPPO DI FORZA ITALIA – PDL IN PROVINCIA DI TRIESTE, ELETTO NEL DIRETTIVO NAZIONALE DELL’UNIONE DELLE PROVINCE ITALIANE

Claudio Grizon, capo gruppo di Forza Italia – Pdl in Provincia di Trieste nonché coordinatore e consigliere di Forza Italia a Muggia è stato eletto nel Consiglio Direttivo dell’Unione delle Province Italiane nel corso dell’assemblea nazionale che si è tenuta a Roma il 9, 10 e 11 dicembre scorso.

Presidente nazionale dell’UPI è stato eletto Giuseppe Castiglione, Presidente della Provincia di Catania e coordinatore del Pdl in Sicilia, il quale ha sostituito l’uscente Fabio Melilli del Pd, Presidente della Provincia di Rieti dopo lunghi anni in cui la presidenza è stata affidata ad esponenti del centrosinistra.

“Dopo l’esperienza di quasi due anni nel Dipartimento Finanza e Personale – ha commentato il consigliere Grizon – l’on. Mario Valducci, vice responsabile nazionale del Pdl del Dipartimento Enti Locali e l’on. Isidoro Gottardo, coordinatore del Pdl in Friuli Venezia Giulia, mi hanno chiesto di far parte del Consiglio Direttivo dell’Upi anche in ragione dell’esperienza che ho maturato sia in Provincia di Trieste come consigliere e assessore che nell’Upi del Fvg”.

“Il Pdl ha assunto la guida dell’associazione delle Province italiane – ha aggiunto Grizon – in un momento di rinnovamento del sistema degli enti locali che, a partire dalla Carta delle Autonomie porterà a una modifica e razionalizzazione complessiva del settore”.

“Pertanto – conclude il capo gruppo Grizon – poter contribuire a definire la posizione dell’Upi in questo processo di riforma sarà particolarmente interessante, anche perché la Provincia sarà oggetto di una valorizzazione che alcuni anni fa non era scontata. Quindi anche nel Friuli Venezia Giulia, piuttosto che ipotizzare per Trieste un’area metropolitana che creerebbe divisioni sociali e politiche vedrei meglio una valorizzazione delle Province, riducendo gli enti inutili o con competenze concorrenti, prevedendo eventualmente competenze diversificate nell’ambito del territorio regionale in base alle peculiarità e le esigenze delle comunità rappresentate”.

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