mercoledì 2 giugno 2010

"UN RISCHIO L'ACQUISTO DELL'EX COOPERATIVA DI CHIAMPORE"

Da Il Piccolo del 2 giugno 2010 - Pagina 18 - Trieste

MUGGIA

INTERROGAZIONE DI GRIZON SULL’EDIFICIO DESTINATO A CASA DELLA MUSICA
«Un rischio l’acquisto dell’ex cooperativa di Chiampore»


MUGGIA - Rischia un nuovo stop l’operazione di compravendita dell'edificio di Chiampore, già sede della Cooperativa popolare, che il Comune vorrebbe adibire a Casa della musica. Sulla procedura di acquisto, da poco sbloccata col parere favorevole della Lega delle cooperative, pende ora un’interrogazione urgente del consigliere Claudio Grizon (Pdl-Fi) al sindaco, in cui l'esponente dell'opposizione rileva la presunta illegittimità dell'operazione e prefigura anche la possibilità che ex soci, la stessa Lega delle cooperative, o una pubblica autorità finanziaria possano presentare ricorso, con l'eventualità che a carico dell'amministrazione si configuri l'ipotesi di incauto acquisto.
In particolare Grizon richiama alcune norme che impongono, tra l'altro, che in caso di liquidazione di una cooperativa, il ricavato debba confluire nel fondo nazionale di solidarietà. «Ciò che non accadrebbe – sottolinea Grizon – qualora il prezzo concordato, 30mila euro per un immobile che ne vale 230mila, dovesse servire, come sembra, ad appianare le ultime tre rate del mutuo che ancora la Cooperativa non aveva estinto».
«In realtà – suggerisce Grizon – dietro al nobile gesto dell'amministrazione di voler donare alla città una Casa della musica, si cela l'impossibilità per i dirigenti della storica cooperativa, gravitante nella sinistra muggesana, di corrispondere le rate che pendono sull'edificio».
La stessa scelta della Cooperativa di disfarsi dell'immobile a un prezzo poco più che simbolico aveva di fatto sollevato le perplessità della Lega delle cooperative del Friuli Venezia Giulia, cui la cooperativa fa capo, che per due mesi aveva congelato la compravendita proprio per verificare nei dettagli la compatibilità giuridica e la legittimità formale sia dell'operazione in sé quanto del considerevole deprezzamento cui l'immobile era stato sottoposto.
Nelle scorse settimane era arrivato l’ok, ma non per Grizon che ora mette in guardia l'amministrazione dalle conseguenze che potrebbero derivare dalla conclusione dell'iter. Non batte ciglio il sindaco Nesladek: «Abbiamo dibattuto la questione ai più alti livelli – taglia corto – e abbiamo la totale garanzia della piena corrispondenza giuridica. Se tuttavia il consigliere Grizon ritiene di investire della vicenda le sedi che riterrà più opportune, lo invito a farlo, poi vedremo».
La condizione posta dalla cooperativa all'acquisto della sua ex sede a Chiampore era che il Comune ne proseguisse le finalità sociali e ne preservasse la fruizione a favore dei cittadini. In questo contesto era sorta l'ipotesi di farne la Casa della musica, con sala prove, spazi per l'aggregazione giovanile e altri punti d'incontro. (g.l.)



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