martedì 21 giugno 2011

SLOVENSKA SKUPNOST A PALAZZO GALATTI CON VIDALI PRESIDENTE

Da Il Piccolo del 21 giugno 2011 - Cronaca Pag. 19

Slovenska skupnost a Palazzo Galatti con Vidali presidente
Ha ottenuto 15 suffragi a scrutinio segreto. Subito tensione tra maggioranza e opposizione sul vice andato al Pd

di Giuseppe Palladini

Il presidente del nuovo consiglio provinciale è Maurizio Vidali, unico consigliere della Slovenska Skupnost. È stato eletto alla seconda votazione, a scrutinio segreto, ottenendo 15 suffragi, non avendo raggiunto la maggioranza qualificata (17 voti) nella prima tornata. Vidali non ha avuto contendenti, dato Polidori (Lega Nord) ha raccolto due soli voti mentre le schede bianche sono risultate otto. Lo stesso esito era emerso al termine dalla prima votazione. Se l’elezione di Vidali non è stata una sorpresa (il suo nome era stato concordato venerdì dalle segreterie, posto che la Slovenska Skupnost è rimasta fuori dalla giunta), non altrettanto, nella seduta di insediamento del consiglio di Palazzo Galatti, si è verificato per il vicepresidente, che la maggioranza ha “strappato” all’opposizione Maria Monteleone (Pd) ha incassato 15 voti, staccando la candidata del Pdl Daniela Pallotta, fermatasi a 9 suffragi. Una sola scheda bianca. Anche in questo caso si è dovuto ricorrere alla seconda votazione, dato che nella prima nessuno ha raggiunto il “quorum” di 17 suffragi. Al momento di passare al voto per l’elezione del presidente del consiglio, il capogruppo del Pdl Claudio Grizon ha chiesto una breve sospensione per la riunione dei capigruppo, richiesta anche dalla Monteleone. La riunione, che avrebbe dovuto durare una decina di minuti, si è protratta per quasi tre quarti d’ora. Così, al rientro in aula, il capogruppo della Lista Dipiazza, Giorgio Rossi, ha protestato con la presidente Bassa Poropat. Nella riunione dei capigruppo il Pdl ha chiesto ufficialmente la vicepresidenza, ma dal successivo confronto interno alla maggioranza è arrivata una risposta negativa. La candidatura della Pallotta alla vicepresidenza è stata poi avanzata in aula da Grizon, a nome del Pdl, della Lista Dipiazza, di Giorgio Ret (gruppo a sè in quanto candidato presidente della coalizione di centrodestra) e della Lega Nord.
Il no del centrosinistra viene spiegato col fatto che non c’è alcuna regola scritta che stabilisce che la vicepresidenza vada all’opposizione. In Comune, è stato fatto notare, questa consuetudine è stata interrotta nella scorsa consiliatura dal centrodestra, così adesso il centrosinistra ha reso pan per focaccia in Provincia. «Valuteremo l’atteggiamento da tenere nel voto di giovedì sul programma della giunta - ha commentato Grizon a denti stretti -. Mi aspettavo dalla maggioranza o dalla presidente una risposta più articolata e motivata. Spero che le dichiarazioni di collaborazione si traducano in fatti».

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