venerdì 8 luglio 2011

"S.CRISTOFORO, COLPA DELLA PIOGGIA"

LA NOTA
AcegasAps smentisce seccamente l'assessore ai lavori pubblici Loredana Rossi ed il Comune di Muggia che avevano fatto intendere che la frana a Borgo S.Cristoforo era stata causata dalla rottura di una condotta di acque bianche dell'ex municipalizzata.
In realtà AcegasAps è stata invece danneggiata dalla frana, causata ovviamente dalla forte pioggia che ha  fatto scivolare il terreno della scarpata, anche in considerazione dell'abbandono di quelle particelle da parte del proprietario e del Comune che non ha voluto acquistarle per poterne curare la manutenzione evitando quindi quanto è accaduto.


Da Il Piccolo dell'8 luglio 2011 - Trieste Cronaca

«S. Cristoforo, colpa della pioggia»

AcegasAps non c'entra niente con lo smottamento di Borgo San Cristoforo. Lo fa presente la società in una nota che ricostruisce, dal suo punto di vista, come si sono svolti gli eventi. «In riferimento all'articolo "Muggia, frana il costone. Case sommerse dal fango", pubblicato mercoledì 6 luglio, AcegasAps incentra la sua precisazione sulle cause e sull'origine della frana che ha arrecato danni e ingenti disagi alla popolazione residente nel rione di Borgo San Cristoforo. L'azienda annota che secondo quanto riporta l'articolo, lo smottamento sarebbe stato «innescato dalla rottura di un tubo della rete idrica dell'AcegasAps e amplificato dalle piogge abbondanti cadute nella prima parte della mattinata». Al contrario, nella realtà dei fatti, spiega l'ex municipalizzata, la causa dello smottamento del terreno che ha dato origine alla frana è da imputarsi alle precipitazioni di eccezionale copiosità verificatesi nei giorni scorsi, che hanno reso estremamente friabile la terra provocando il distacco di una significativa porzione della collina. «Proprio a causa della frana che ha trascinato con sé notevoli quantità di fango - spiega AcegasAps - si è verificata la rottura di un collettore fognario: una sezione di tubo di cemento di 20 cm di diametro è stata completamente scollegata dalla rete, con conseguente fuoriuscita delle acque nere destinate al depuratore. Infatti, una volta travolto il collettore, tutta l'acqua che questo trasportava è andata a riversarsi sul terreno aggravando ulteriormente il dilavamento». AcegasAps, viene ancora spiegato nel testo, « non ha nessuna responsabilità sull'accaduto, al contrario l'azienda ha subito un danno strutturale cui sarà necessario fare fronte con urgenti interventi di manutenzione per ripristinare il regolare funzionamento della rete fognaria cittadina».

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