mercoledì 10 agosto 2011

SICUREZZA SUL LAVORO/SISTEMA DI GESTIONE IN RITARDO DI UN ANNO

Interrogazione del consigliere Claudio Grizon (Pdl): iniziativa apprezzabile ma si sono già persi risparmi sugli oneri INAIL per 10 mila euro


“Due anni e mezzo orsono era stato presentato su Il Piccolo come il primo caso in regione in cui un Comune si dotava di un Sistema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro sulla base di un modello Uni – Inail che avrebbe introdotto elementi migliorativi rispetto alle prescrizioni di legge, come l’autocontrollo e le ispezioni interne”.
“Ma ad oggi di quel avveniristico sistema – sottolinea il consigliere comunale del PDL Claudio Grizon - che secondo l’amministrazione sarebbe dovuto andare a regime “nell’arco di un anno e mezzo”, quindi un anno fa, non se ne sa nulla”.
“In realtà l’idea di dotarsi di questo sistema è senz’altro condivisibile ed apprezzabile - spiega Grizon - anche in considerazione del fatto che il Comune potrebbe beneficiare, rispetto ai circa 70 mila euro di oneri che annualmente vengono pagati all’INAIL, di uno “sconto” minimo del 15% pari a 10.500 euro all’anno, ben 105 mila in 10 anni”.
Ovviamente per avviare questo processo è stata individuata una società qualificata alla quale l’amministrazione Nesladek ha affidato un primo incarico agli inizi del 2009, per 10.800 euro, ed uno successivo da 9.600 euro nel gennaio 2010.
“A questo punto però - aggiunge il consigliere - considerato che il personale sembrerebbe che non ne sappia nulla, vorrei capire perché il sistema non è partito, perché il responsabile del servizio incaricato a seguire il progetto, ed in special modo il direttore generale Luigi Ciaccio non hanno fatto rispettare, come annunciato sul giornale nel marzo 2009, i tempi delle procedure che avrebbero potuto già far risparmiare al Comune i primi 10.500 euro”.
“Vien inoltre da chiedersi se il sindaco, l’attuale e l’ex assessore competente - conclude Grizon, annunciando la presentazione di una interrogazione sulla vicenda - sono stati e sono al corrente delle ragioni del ritardo”.
“Qualora la situazione si dovesse impantanare definitivamente, senza che si concretizzi la certificazione del sistema, si potrebbe configurare, a carico degli eventuali responsabili della situazione, un danno erariale per quei 20 mila euro spesi - a quel punto inutilmente - per la consulenza esterna”.

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