domenica 15 aprile 2012

BASTA A QUESTO GIORNALISMO GRIDATO, FACCIO UN PASSO INDIETRO PER RIFLETTERE E RIDARE VOCE ALLE IDEE, AI CONTENUTI E AI VALORI ALLA POLITICA

E ora davvero basta!

A questo gioco al massacro non ci sto. Non sopporto più questi giudizi giornalistici inqualificati che rispedisco al mittente.

A queste notizie, spesso inventate e “adattate” alla bisogna di chi deve denigrare il Pdl ed i suoi esponenti per compiacere il redattore di turno, ricavandone dieci euro, dico no.

A questo giornalismo strillato che porta ad una contrapposizione forte tra persone, partiti e coalizioni dico “basta” perché mortifica la politica vera e le idee che ognuno cerca di rappresentare.

Ad un giornale che pretende di decidere, pilotando articoli ed opinioni estorte a destra e a manca, chi dovrebbe candidarsi o fare il sindaco dico “è ora di darsi una calmata”.

Ad un quotidiano che opera in regime di monopolio e che censura notizie e comunicati dico “avete davvero esagerato, fermatevi!”.

E’ noto ormai da tempo, anche se mai il Piccolo mi ha chiesto nulla in merito, che non ho intenzione di continuare nel ruolo di coordinatore del Pdl muggesano e neanche di far parte del prossimo coordinamento. Ma sia chiaro che non starò a guardare.

Faccio un parziale passo indietro perché credo sia giunto il momento di riflettere e di ripensare anche qui a Muggia a quanto sta succedendo nella politica a livello nazionale e a quelle che potranno essere le ripercussioni del governo Monti a livello locale.

Credo che fra quattro anni anche qui a Muggia le cose saranno diverse e quindi è il momento di ridare contenuti e valori alla politica e ai partiti che non dovranno più essere un “autobus” da utilizzare per raggiungere ambizioni o benefit personali ma ancora un luogo” in cui invitare alla riflessione i “liberi e forti”, per poi riprendere fiato e ritrovare nuovo entusiasmo.

Comunque se il Pdl alle recenti elezioni amministrative ha conseguito con il 30% dei consensi la più alta percentuale della provincia, in un contesto nazionale e locale a noi avverso, non sarà certo un caso e ciò va anche a merito di chi si è impegnato nella guida del partito e sul territorio a prescindere da chi doveva essere il candidato sindaco.

Certo il Pdl in termini di consensi potrebbe fare di più. Ma con un centro destra in crisi a livello nazionale e diviso a livello locale per beghe personali credo che meglio di così un anno fa non avrebbe potuto fare.

Questi risultati sono stati conseguiti nonostante l’evidente obiettivo del Piccolo di denigrare, delegittimare, ironizzare e polemizzare sui possibili candidati e sulle iniziative che il Pdl locale andava promuovere.

Complice un cronista affamato di gossip e cattiverie personali più che politiche il Piccolo ci ha “dilettato” per mesi con articoli che hanno tentato di mettere continuamente in cattiva luce il Pdl ed i suoi esponenti al limite dalla querela.

Lo ha fatto scientemente, giorno dopo giorno, perseguendo un obiettivo politico che era quello di screditare il principale partito di opposizione ed i suoi possibili candidati alimentando la voce degli scontenti, “pescando” tra gli ambiziosi senza costrutto o i frustrati della politica, anche tra altri movimenti del centro destra che non si sono resi conto di essere “servi sciocchi” del giornale, funzionali solo al disegno precostituito di liberare il campo a Nesladek e ai suoi.

Per quanto mi riguarda la campagna elettorale delle amministrative, guidata con generoso impegno e capacità da Paolo Prodan, sono state, di fatto, le primarie del Pdl muggesano, dimostrando, senza se e senza ma, chi ha il consenso e chi è ritenuto credibile dai nostri elettori. Questi sono fatti, o meglio voti, non parole!

Quando si parla di politica, di amministrare una comunità o di scegliere una persona che guidi un movimento servono molteplici esperienze e capacità: non si può e non si deve abbinare il “nuovo” solo al concetto di ricambio generazionale o di genere, né tantomeno di compiacere i possibili alleati.

Va ricercata una persona che abbia già dimostrato sensibilità politica, capacità, impegno e serietà e che sia in grado di affrontare una fase politica con tante turbolenze e cambiamenti e che non sia eccessivamente distratta da impegni personali o professionali.

In quanto ai nomi non mi pronuncio, pur avendo in mente la persona idonea a svolgere secondo i miei criteri questo ruolo. Non si sopravalutati comunque la posizione del coordinatore, specie in questa fase di transizione che probabilmente porterà al cambio del nome del partito e forse a nuovi congressi, in quanto non ha particolari poteri se non quello di convocare il coordinamento e di proporre e rappresentare le posizioni del partito all’esterno.

Se i componenti del coordinamento lavoreranno concretamente sul territorio, come avrebbero dovuto e potuto fare alcuni di quello uscente, ci saranno risultati migliori ma se invece si appagheranno semplicemente facendone parte il coordinatore non avrà vita facile nonostante i suoi buoni propositi.

Auspico che anche la politica muggesana si rassereni, guardi ai problemi concreti della comunità e tracci i presupposti per un suo vero rilancio economico e sociale condividendo trasversalmente alcuni obiettivi principali.

Il momento per le finanze pubbliche è difficile quanto per i nostri giovani, per le famiglie e per i nostri anziani: non è più il tempo per certi furbeschi proclami del sindaco che pensa di fare tutto da se o di avviare progetti che in prospettiva acuirebbero solo la spesa pubblica ma è l’ora di andare oltre ad una amministrazione ideologica del Comune ricordando che lo sviluppo sociale di una comunità si costruisce solo sulla ricchezza economica e produttiva di un territorio.  

Claudio Grizon
Coordinatore uscente del PDL
e Consigliere Comunale di Muggia

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