domenica 1 luglio 2012

COOP NORDEST CONFERMA, A UDINE E VILLESSE "SE POL" A MUGGIA E A TRIESTE "NON SE POL"

Il sindaco Nesladek intanto ha già speso a pioggia 1.500.000 euro di acconto ricevuto dall'immobiliare del colosso "rosso" della distibuzione che forse dovrà restituire se l'investimento non si realizza entro il 2019 

Probabilmente sarà sfuggito a molti ma sull'edizione del 26 maggio scorso, nelle pagine dell'economia de Il Piccolo, a firma di Giampaolo Sarti è stato pubblicato un articolo titolato "Coop Nordest: pronti a nuove aggregazioni" a seguito dell'annuale assemblea del colosso della distribuzione che si è svolta a Trieste.
Al di la dei dati di bilancio della società ci ha fortemente preoccupato la conferma dello stand-by per i progetti in provincia di Trieste: Coop Nordest, è proprietaria a Muggia di una parte dell’area ex Teseco a destinazione commerciale. Roberto Sgavetta, vice presidente di Coop Nordest ha ricordato che «il nostro obiettivo è valorizzare la zona" precisando che "le dimensioni sono importanti" e che "dobbiamo assolutamente selezionare un partner per costruire assieme l’operazione".
Ma il colpo finale è giunto quando ha asserito che "è impossibile tuttavia definire concretamente il progetto». Tutto fermo quindi e nessun prospettiva!
Come noto Coop Nordest sono insediate anche nel centro commerciale Montedoro con un proprio ipermercato. Sgavetta ricordava che «in questo periodo la struttura è sottoposta ad alcuni interventi dopo un inizio non facile il centro commerciale sta cercando di cambiare pelle, attendiamo il completamento dei lavori per un migliore adeguamento dell’offerta complessiva dell’area».
Tutto fermo inoltre sul fronte Silos, di cui Coop Nordest è socio. «Stiamo aspettando il permesso per costruire, solo allora potremo incominciare i lavori» – ribadiva Sgavetta al Piccolo. «Non avendo ancora alcun permesso è impossibile avere un’idea precisa della situazione e prospettare tempistiche. Sappiamo che ci sono problemi tecnici e di carattere burocratico, ma siamo confortati dal fatto che il Comune di Trieste si sta impegnando in modo notevole».
Intanto Coop Nordest ha chiuso un 2011 con un utile pari a 1,6 milioni di euro (curiosamente quasi analogo all'importo versato al Comune di Muggia) dopo le imposte, a fronte di un 2010 che segnava però un + 3,7 milioni.
La quota di mercato nel Nordest e in Friuli Venezia Giulia si assesta al 10% , “con un incremento del 5% rispetto all’anno precedente”, come ha precisato il vice presidente Roberto Sgavetta.
Importi che incuriosiscono in quanto come si ricorderà Coop Nordest nel 2009, a ridosso delle elezioni amministrative, ha siglato una convenzione decennale (Del. Cons. n.67 dd.13.10.2009) e nel 2010 ha erogato al Comune di Muggia la bella cifra di 1.500.000 euro a titolo di acconto sugli oneri di urbanizzazione per il futuro centro commerciale da realizzarsi su 80.000 metri quadrati delle aree bonificate da Teseco dove si potranno edificare ben 675.000 metri cubi, e a cui dovrà seguire un saldo di un ulteriore milioncino di euro.
Risorse straordinarie queste che un sindaco avveduto avrebbe investito in opere strutturali, durevoli e di sviluppo ma che invece la giunta Nesladek ha distribuito a pioggia a varie organizzazioni del territorio con la scusa di un piano anti crisi senza costrutto ma con evidenti fini elettoralistici.
A questo punto le domande che ci poniamo sono: se Coop Nordest dovesse rinunciare, come pare almeno per ora, all'investimento nel nuovo centro commerciale, il Comune di Muggia dovrà restituire il milione e mezzo di euro di oneri di urbanizzazione a Coop Nordest già spesi? Dove li andrebbe a prendere vista la situazione del bilancio comunale? 
Trieste comunque segna 40 milioni di euro di fatturato, contando su 200 dipendenti e 20 mila soci (190 mila in tutto il Fvg per un totale di 1.200 addetti). Il valore delle promozioni e dei vantaggi assicurati ai soci, invece, ha raggiunto quota 93,3 milioni (+6,7% sul 2010).
Nell'articolo Sgavetta preannunciava comunque, pur in un momento in cui le imprese chiudono i rubinetti e hanno paura di puntare sullo sviluppo, interventi a tutto campo a partire dalle ristrutturazioni della rete esistente e inaugurazioni di nuovi punti vendita, ma tutti collocati al di fuori della nostra provincia. «A Udine è in previsione un supermercato in centro, ma tra i progetti al momento più consistenti – spiegava – c’è quello di Villesse, in cui intendiamo affiancare un ipermercato nel futuro centro commerciale collegato all’Ikea». «Se, come detto, il contesto è instabile e rende sempre più difficile preparare piano di previsione – aggiunge Sgavetta – dobbiamo cercare forme di integrazione sempre più importanti tra filiere, imprese e cooperative, in stretto rapporto con il territorio di riferimento. E questo è un chiaro esempio». Ma con questa situazione un centro di questo tipo serve davvero? Non sarebbe il caso nel frattempo di ripensarlo e di dedicarlo ad altre tipologie come i grandi marchi?


Claudio Grizon
Consigliere del Comune di Muggia

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