sabato 29 settembre 2012

TIR BULGARO INTRAPPOLATO NEL MANDRACCHIO

Da Il Piccolo del 29 settembre 2012 - Pagina 37 - Cronaca Trieste

Il pesante mezzo ha divelto vari paletti e un lampione di ghisa.
L’autista si giustifica dando la colpa al navigatore 

di Riccardo Tosques

MUGGIA «Meglio della televisione». Il commento di una residente in corso Puccini affacciata sulla finestra per godersi lo "spettacolo" è eloquente. Il fuori programma è andato in onda ieri mattina, ma in realtà tutto era iniziato nella tarda serata di giovedì. 
In Riva Edmondo De Amicis, in pieno Mandracchio, un autotrasportatore bulgaro alla guida di una motrice con doppio rimorchio, incurante dei divieti d'ingresso per i mezzi pesanti, ha divelto un lampione e alcuni paletti di ghisa. Non pago ha deciso di proseguire il suo percorso incastrandosi sotto l'arco in pietra. 
Naturalmente l'incidente ha richiamato l'attenzione di decine di muggesani accorsi subito sul posto a vedere l'accaduto. Una volta resosi conto che l'automezzo non sarebbe mai passato oltre, l'autista ha cercato di tornare indietro innestando la retro: una manovra di quelle impossibili. Da qui la decisione di "parcheggiare" uno dei due rimorchi all'interno del corso e proseguire in retro per uscire da quel clamoroso imbuto. 
A monitorare la situazione vigili del fuoco e carabinieri. Trascorsa la notte, ieri mattina i residenti si sono svegliati con un rimorchio quasi incastrato tra corso Puccini e Riva De Amicis. Scena surreale che ha incuriosito decine di passanti. Una volta realizzata la situazione si è svolta la parte più difficile dell'operazione: portare via il “relitto”. Ma come? Seguita dalla Polizia municipale una motrice dell'Aci ha agganciato il rimorchio e dopo più di un'ora di lavori preparatori ha cercato di proseguire verso l'arco di pietra. Lì, nonostante tante manovre, si è avuta la conferma che a causa dell'altezza, il mezzo non sarebbe passato. 
Dopo diversi lunghissimi minuti la decisione di proseguire in retro la manovra, chiudendo tutto il centro al traffico. Il camionista bulgaro ha poi ricongiunto i due rimorchi in piazzale ex Alto Adriatico. In attesa di conteggiare i danni effettivi, che naturalmente verranno ascritti al distratto guidatore bulgaro, è tornato di attualità il tema della viabilità nel centro storico muggesano. 
A tale proposito i consiglieri del Pdl Paolo Prodan, Christian Gretti, Claudio Grizon, Nicola Delconte e Daniele Mosetti, ieri mattina nel Mandracchio ad osservare la surreale scena, hanno evidenziato come “il nodo del traffico a Muggia sia irrisolto”, auspicando innanzitutto “il posizionamento di un portale limitatore d'altezza di fronte all'ingresso del posteggio Caliterna”, ma soprattutto l'adozione della “vera soluzione dei problemi legati alla viabilità: il raddoppio della galleria”
Sulla vicenda il Comune ha evidenziato come “da molo Balota sino all'entrata nel centro storico siano ben sei i cartelli posizionati che esprimono il divieto d'ingresso”. Un errore, quello dell'autista bulgaro, dettato, pare, non dalle errate segnalazioni del navigatore satellitare, quanto dalla mancata osservanza della segnaletica. 
L'accaduto ha dato via ad una serie di riflessioni sul futuro dell'area. Più di qualcuno ha evidenziato la necessità di istituire una pedonalizzazione del Mandracchio, fattore che naturalmente darebbe una nuova veste al centro storico, migliorandone la vivibilità per i pedoni e per i residenti con un notevole tasso di smog in meno e un inquinamento acustico pressoché azzerato. Ma non tutti paiono d'accordo. 
La questione dunque rimane aperta in attesa anche di capire i risvolti della questione Pisus, il Piano integrato di sviluppo urbano sostenibile che potrebbe fornire un risposta su un altro nodo ancora irrisolto: il piano parcheggi.

Nessun commento: