Recentemente, da quanto ci è stato riferito, la coordinatrice della Polizia Ambientale (PA) della Provincia di Trieste ha rinunciato al suo incarico chiedendo di passare ad alte mansioni nel settore ambientale.
La PA però, che ha visto ridotto il suo organico da sei a cinque persone, quattro dei quali con il grado di maresciallo, deve comunque sovrintendere a tutte le sue competenze.
I c.d. “guardiacaccia provinciali” si occupano, infatti, di controlli e verifiche sul territorio inerenti la fauna selvatica, dell'attività venatoria, del bracconaggio, provvedono al soccorso della fauna selvatica in difficoltà, al recupero delle carcasse, al contenimento numerico dei cinghiali ed a svolgere le pratiche relative ai danni all'agricoltura provocati dalla fauna selvatica.
E’ evidente che per adempiere puntualmente a tutte le sue competenze il corpo della PA dovrebbe poter contare su almeno 8-9 persone ma, anche alla luce delle normative sul blocco delle assunzioni e nell’incertezza sul futuro dell’Ente Provincia, pare non ci siano molte soluzioni praticabili volte ad aumentare l’organico.
Ci risulterebbe intanto che, a seguito della rinuncia all’incarico da parte dell’ex coordinatrice, a cui era stata attribuito il ruolo e la remunerazione corrispondente di PO (posizione organizzativa), non sia stato nominato un nuovo responsabile della funzione PA come previsto dal “funzionigramma” approvato dalla giunta, con un vero e proprio passaggio di consegne.
A questo punto, pertanto, visto comunque un generale rallentamento dell’attività dell’Ente, non vorremmo che alle delicate incombenze della PA non venisse assicurata la necessaria attenzione e tempestività.
A quanto ci consta potrebbero essere due, in particolare, i dipendenti della PA che in ragione dell’anzianità anagrafica o degli anni di servizio potrebbero essere interessati a ricoprire l’incarico di coordinatore per il quale, pur non rientrando nelle competenze del Consiglio, ci pare di poter affermare che, oltre alla professionalità, siano necessarie diverse caratteristiche come la responsabilità, l’equilibrio, la prudenza e un’autorevolezza riconosciuta anche dagli Enti e dalle Associazioni operanti nei settori di competenza della PA.
Ciò premesso nei giorni scorsi ho presentato una interrogazione alla presidente della Provincia Bassa Poropat con la quale ho chiesto se corrisponde al vero che il Dirigente competente non abbia provveduto alla nomina di un nuovo responsabile della Polizia Ambientale, in caso affermativo, per quale ragione non si è ancora provveduto alla nomina in applicazione del “funzionigramma” approvato dalla giunta; se la giunta intende, in subordine, modificare eventualmente l’articolazione e l’organizzazione delle funzioni provvedendo a una ripartizione delle competenze eliminando una PO; se condivide le considerazioni richiamate nell’ultimo capoverso delle premesse in ordine alle caratteristiche che dovrebbe avere il nuovo responsabile della PA ed infine se intende assumere, ed in caso affermativo quali, delle iniziative per poter ripristinare o addirittura aumentare il numero dei componenti della PA.
Consigliere della Provincia di Trieste
Capo Gruppo del Popolo della Libertà
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