Grizon
(Pdl-Ncd): Nesladek e il Prefetto intervengano e si convochi un consiglio straordinario
per argomentare la contrarietà dei muggesani
“Riconversione in Tenenza della Compagnia di
Muggia”. E’ questa l’ipotesi
all’esame del tavolo tecnico istituito presso il Dipartimento della Polizia di
Stato che sta verificando sulla base degli obiettivi di spanding review per 2,5 milioni di euro che il commissario straordinario
Carlo Cottarelli intenderebbe raggiungere nel comparto delle forze dell’ordine.
Lo
rivela Claudio Grizon, consigliere
comunale del Pdl-Ncd che recentemente aveva presentato un’interrogazione all’amministrazione proprio
per far luce sui suoi propositi in merito alla realizzazione di una nuova
caserma di cui da tempo non si parlava più.
“Ho
verificato che anche Muggia – spiega il consigliere - fa parte di quei 228 comuni
italiani che sono finiti inconsapevolmente all’attenzione del gruppo di lavoro
che sta definendo la razionalizzazione dei
Comandi dell’Arma e della Polizia di Stato specie dove sono presenti entrambi
con l’obiettivo dichiarato di istituire 45 centri su cui fondare le basi di una
riorganizzazione sulla sicurezza”.
Tra
i comuni della regione oggetto di riorganizzazione, oltre a Muggia, ritroviamo
anche Cividale del Friuli San Pietro al Natisone.
“La
notizia – rivela Grizon - sta rimbalzando dallo scorso 19 marzo sui siti
specializzati e sindacali ed è comparsa anche sulla stampa nazionale ma, a livello locale, a parte alcune voci che
ho raccolto personalmente in merito a quanto si sta decidendo non si è saputo
nulla di ufficiale”.
“Eppure -
sottolinea il consigliere del Pdl-Ncd - le relazioni approvate dal gruppo di
lavoro del DPS dovranno essere trasmesse per il preventivo parere per quanto
attiene l’Arma sia ai Comandi Interregionali e di Legione, oltre che ai
Prefetti e ai Sindaci delle Località interessate”.
“Ritengo
quindi che sarebbe bene che il sindaco
– propone Grizon – prima che sia troppo
tardi, eventualmente assieme al Prefetto, si attivi nei confronti del
Dipartimento della Polizia di Stato per verificare la possibilità di revocare
tale provvedimento in quanto, contrariamente agli altri comuni italiani
interessati da questa spanding review, quello di Muggia è comunque un comune di confine con esigenze di sicurezza e
controllo del territorio che altri non hanno”.
“Spero
che Nesladek – prosegue Grizon - condivida le preoccupazioni dei molti
cittadini muggesani che come me, pur condividendo l’esigenza di realizzare
risparmi e di rendere più efficienti le organizzazioni periferiche dello stato,
visti anche i periodici furti nelle
abitazioni e le varie esigenze di controllo del territorio che si sono acuite
con l’apertura dei confini tra Slovenia e Croazia, si attivi anche per
promuovere un consiglio comunale straordinario, a cui invitare il Prefetto ed
il Comandante della Compagnia dei Carabinieri, ove verificare la situazione,
analizzare le argomentazioni da utilizzare per scongiurare il declassamento
della Compagnia e, con l’occasione, apprendere quali potrebbero essere le
ripercussioni sul territorio comunale dall’eventuale declassamento che
comporterebbe ovviamente una presenza inferiore di carabinieri nella struttura
di Muggia”.
Va
ricordato che in questo processo di riorganizzazione è finita anche la Polizia
di Stato che ipotizza il taglio di 287 presidi, sedi minori della polizia
postale, ferroviaria e stradale e nuclei subacquei. Come noto per la nostra
provincia è prevista tra l’altro la chiusura del Commissariato di Duino
Aurisina e, in regione, anche quello di Tolmezzo.
In tale contesto quindi la risposta
all’interrogazione presentata recentemente dal consigliere Grizon per
verificare i propositi dell’amministrazione comunale in merito alla nuova
Caserma dei Carabinieri pare quasi anacronistica.
“I problemi connessi alla sede della caserma dei Carabinieri
– scrive infatti il sindaco Nerio Nesladek - sono da tempo all’attenzione
dell’Amministrazione” e, confermando le
considerazioni di Grizon, prosegue asserendo che “l’attuale sede presenta
diverse problematiche e non risponde a tutti i bisogni del personale che lì
deve operare e soggiornare”.
Ricordando
di aver ricercato la possibilità di realizzare “una nuova caserma moderna e
funzionale” e di aver provveduto a “fronteggiare le necessità più urgenti che
ci sono state segnalate”, come per altro riconosciuto da Grizon, il sindaco Nesladek precisa che oggi “per
quanto riguarda la realizzazione di una nuova struttura ci dobbiamo ancora una volta confrontare con i
vincoli che il patto di stabilità interno impone alle amministrazioni locali”
e sottolinea che va ricercata una “soluzione
alternativa ad un finanziamento dell’opera con mutuo contratto dal Comune
coinvolgendo soggetti privati”.
“Prendo atto – commenta Grizon – che il sindaco non
si è dimenticato del problema della caserma ma sono certo che se oggi avessimo
già la nuova caserma, o se il suo finanziamento fosse stato reperito e l’iter
ben avviato, non rischieremmo di vederci declassare in Tenenza la nostra
Compagnia e ridimensionare i servizi di controllo del territorio
comunale”.
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