mercoledì 5 novembre 2014

PROVINCIA, LA PRESIDENTE BASSA POROPAT SI RIFIUTA DI ILLUSTRARE AL CONSIGLIO LA SUA ATTIVITA’ IN COMITATO PORTUALE

Grizon (Pdl): “la questione è tutta politica, con questi qua non si può parlare di nulla: vivono rinchiusi in un fortino fatto di dogmi, convinti di possedere il verbo della verità


“Chiedete l’accesso agli atti e fatevi dare i verbali, li ci sono le mie dichiarazioni e il riscontro dei miei voti, io non ho nessuna intenzione di relazionare al consiglio sulla mia attività in Comitato Portuale”. E’ stata questa in sintesi la stizzita reazione della presidente della Provincia Bassa Poropat alla richiesta sottoscritta a tal fine dal consigliere Claudio Grizon assieme a Massimo Romita, Viviana Carboni, Daniela Pallotta del gruppo PDL e dai consiglieri Giorgio Ret, Stefano Martucci, Giorgio Rossi, Paolo Polidori e Andrea Sinico.
Teatro di questo animato confronto è stata una recente riunione della conferenza dei capi gruppo dove il presidente del consiglio Maurizio Vidali (Unione Slovena) ha preferito farle il controcanto, appellandosi al regolamento che “non prevede l’audizione del presidente della Provincia”, piuttosto che trovare un punto d’incontro e facendo sua una nuova richiesta della maggioranza di invitare per un’audizione la presidente Marina Monassi.
“In realtà” – sottolinea Claudio Grizon – “la questione in realtà è tutta politica: ovviamente il regolamento non fa alcun cenno alle audizioni di assessori o del presidente, ma neppure le vieta, così come non fa cenno dell’audizione degli assessori regionali che invece spesso sono intervenuti su temi specifici in consiglio al pari anche di alcuni assessori provinciali”.
“Evidentemente con questa richiesta” – ironizza Grizon – “ci siamo macchiati del reato di lesa maestà nei confronti della presidente Bassa Poropat che anche in Comitato Portuale, si ritiene libera di dire e fare ciò che vuole in spregio al consiglio e ai cittadini, senza avere la sensibilità di informare quantomeno saltuariamente i consiglieri sulle posizioni e decisioni più significative assunte in seno a quella Autorità Portuale alla quale però non lesina pesanti critiche dalle colonne dei giornali e dalle pagine delle sue relazioni programmatiche”.
“Dopo otto anni e mezzo di amministrazione Bassa Poropat” – conclude il consigliere del Pdl – “posso affermare che con questi qua non si può parlare di nulla, non sono capaci ne disponibili ad entrare nel merito di alcun tema: sono rari i momenti di confronto costruttivo, vivono rinchiusi in un fortino fatto di dogmi e atti di fede nei confronti della presidente e dei partiti di riferimento convinti di possedere il verbo della verità”.

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