martedì 18 novembre 2014

RIFORMA PANONTIN, UN PASTICCIO DOVUTO ALLA FRETTA E ALLE DIVISIONI NEL CENTRO SINISTRA

Grizon (Pdl):“le competenze delle Provincie siano gestite in modo unitario”

L'affaire dell'assetto dei Comuni della provincia di Trieste nell'ambito della riforma Panontin per gli enti locali da qualsiasi parte lo si guardi non è altro che un vero e proprio pasticcio.
Improvvisazione, fretta e mancanza di approfondimenti hanno trasformato una cosa seria come una legge di riforma dell'assetto istituzionale della regione in un continuo braccio di ferro tra gli esponenti di primo piano del centro sinistra a cui fa da controcanto l'estenuante e forse inascoltata azione di sensibilizzazione dell'Unione delle Provincie e del centro destra in particolare. 
In origine i Comuni pensavano di dividersi le spoglie delle Province, pensando di ereditarne solo i trasferimenti senza avere la consapevolezza della gravità delle competenze. Ora con la partita delle Unioni, di fatto obbligatorie, il centro sinistra regionale ritiene che la nuova organizzazione dei Comuni possa essere ricondotta ad una sommatoria acritica di campanili e parrocchie.
Su Trieste poi si sta giocando la partita più pesante in quanto di mezzo non c'è solo il problema degli equilibri storico-etnico-culturali tra il Comune capoluogo e i 5 Comuni della "cintura rossa" ma anche la questione del controllo della città-porto (che alcuni vorrebbero città Metropolitana) che pare marginale ma che invece non lo è.
Il rischio è che con l'affaire delle Unioni anche nei Comuni di Muggia, San Dorligo, Monrupino, Sgonico e Duino Aurisina alla fine i sindaci su propri territori dovranno accontentarsi di celebrare matrimoni o poco più mentre le giunte, ed ancor peggio i consigli comunali, si occuperanno delle varie ed eventuali mentre “il core business” sarà appaltato ad anonime Unioni di sindaci pro tempore.
Se riforma dev'essere a tutti i costi la Regione ci faccia vedere quali sono le competenze a cui rinuncia a favore dei Comuni e poi tutte quelle d'area vasta e della Provincia in via di dismissione siano attribuite ad una Unione di tutti i Comuni che possa garantire una gestione unitaria.    

Anche se l’esperienza dell’Associazione intercomunale Mare e Carso è stata un fallimento per quanto riguarda la gestione dei servizi credo sia preferibile assicurare ai Comuni più piccoli la facoltà di costituire un’Unione autonoma ed indipendente dal Comune di Trieste
Nelle due Unioni però è indispensabile la presenza seppur limitata nei suoi organi delle maggioranze e delle opposizioni per evitare il rischio che diventino un’enclave autoreferenziale e svincolata da un legame stretto con i cittadini.  


Claudio Grizon
Consigliere della Provincia di Trieste PDL
Consigliere del Comune di Muggia PDL

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