martedì 3 marzo 2015

"MUGGIA CEDUTA A TRIESTE", SCONTRO SUL SUPERCOMUNE

Da Il Piccolo del 3 marzo 2015 – Provincia


Il Pdl contesta il via libera alla nuova Unione territoriale: «Saremo succubi»
Ma il sindaco non ci sta: «È vero il contrario. Avremo più soldi e più peso»


«Muggia ceduta a Trieste»
Scontro sul Supercomune


La riforma delle autonomie locali approvata in Regione (nella foto l’assessore Panontin), prevede un’unica Unione territoriale per tutti i Comuni della provincia
La risposta del sindaco (foto) non si fa attendere: il rifiuto di aderire all’Unione non solo farebbe perdere 900mila euro a Muggia ma anche la chance di contare di più

Il centrodestra di Muggia (nella foto Grizon) contesta il “sì” del sindaco Nesladek e propone di mollare Trieste e creare un’Unione con gli altri quattro comuni minori


di Riccardo Tosques
MUGGIA «L’ultimo “regalo” del sindaco Nesladek e del Partito democratico ai muggesani? Diventare triestini». È pungente e caustico il Pdl rivierasco nel denunciare «l’obbedienza ai dogmi della governatrice Serracchiani» da parte dell’amministrazione Nesladek. Sotto accusa la riforma dei “Supercomuni”, caldeggiata dalla presidente della Regione Debora Serracchiani ma osteggiata dal centrodestra. «Il sindaco Nesladek ha spaccato il fronte unito dei Comuni minori della provincia triestina: fregandosene delle tradizioni e delle peculiarità del comune istriano, di cui si è sempre riempito la bocca, ha deciso invece di unire Muggia a Trieste»
Non utilizza certo mezzi termini il consigliere comunale del Pdl Claudio Grizon per denunciare l’appoggio da parte dell’amministrazione muggesana alla riforma dei “Supercomuni”. 
«Finora il Consiglio comunale di Muggia non ha ancora affrontato il tema dell’Unione dei Comuni, in attesa di sentire le posizioni che dovevano scaturire da una riunione tra i sei sindaci della provincia» spiega Grizon. Ma il Pdl ha già le idee chiare: la soluzione più idonea ad assicurare una certa autonomia e il mantenimento delle tradizioni e delle specificità del territorio è quella di un’Unione di tutti e cinque i Comuni che porti anche a creare un unico Ambito socio assistenziale con circa 30mila abitanti; a cui potrebbero seguire accordi per la gestione associata di alcuni servizi anche con il Comune di Trieste. 
«Se dovessero passare le previsioni di un’Unione unica per il territorio provinciale con Trieste capofila il rischio conseguente sarebbe che poco dopo “qualcuno” proporrebbe la trasformazione dei Comuni minori in circoscrizioni o poco più» tuona Grizon. 
Il concetto dunque è chiaro: non è pensabile che il Consiglio comunale di Muggia debba prendere atto di quello che deciderà il Pd a Trieste senza che il tema sia affrontato anche a Muggia
«La nuova riforma degli enti locali non significa in alcun modo la fine del Comune di Muggia e men che meno la perdita della sua identità: altri erano i tempi in cui si andava a prendere ordini a Trieste e Dipiazza, con Camber nell'ombra, dichiarava pubblicamente che Trieste e Muggia avevano un unico sindaco, che non era certo quello di Muggia». Risposta al vetriolo quella che il sindaco Nerio Nesladek fornisce per difendersi dalle accuse avanzate dal Pdl. Ma oltre alla questione politica, il tema va affrontato anche da un punto di vista prettamente pratico: «Bisognerebbe che il consigliere Grizon e il Pdl spiegassero ai cittadini come il Comune dovrebbe fare a mantenere un adeguato livello dei servizi con una diminuzione d’introiti stimata dai nostri Uffici in quasi 900mila euro che deriverebbero da una mancata partecipazione all'Unione territoriale che, ricordiamo, è diventata una legge della Regione con ampia maggioranza e senza il voto contrario dei rappresentanti della comunità slovena». Trieste dunque “mangerà” Muggia? «Ma no, è una sciocchezza - conclude il primo cittadino muggesano - uno spauracchio facile da agitare per chi non ha altri argomenti. La verità è che è vero il contrario: sarà Trieste che dovrà sedersi attorno a un tavolo, con noi e con gli altri Comuni». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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