mercoledì 17 giugno 2015

DOPO IL RINVIO DELLA SEDUTA PER MANCANZA DEL NUMERO LEGALE NEL CENTRO SINISTRA E' PASSATA LA DELIBERA SUL LAVORO

Da Il Piccolo del 17 giugno 2015

Passa in Provincia la delibera sul lavoro
Dopo la fumata bianca di lunedì il Consiglio approva a maggioranza ma resta alta la tensione

di Ugo Salvini

La delibera è passata, ma i veleni sono rimasti. Ieri sera il consiglio provinciale ha vissuto i tempi supplementari, dopo la burrascosa seduta di lunedì, chiusa anzitempo per l'uscita dall'aula dei componenti dell'opposizione e di Fabio Longo, del Gruppo misto, che avevano così fatto mancare il numero legale. C'era la necessità di approvare subito il documento che recepisce i trasferimenti dall'ente di palazzo Galatti alla Regione delle funzioni in materia di lavoro. Alla fine, il centrosinistra ce l'ha fatta, con 13 voti favorevoli, 7 contrari e 1 astenuto (De Gioia), ma le dichiarazioni di voto si sono trasformate in una ridda di reciproche accuse. 
Claudio Grizon, capogruppo del Pdl, ha ribadito un concetto già espresso lunedì: «Non è competenza dell'opposizione garantire il numero legale. La maggioranza deve reggersi da sola. Se c'era il rischio di mancanza di numeri - ha detto - sarebbe stato sufficiente chiederci di essere presenti. Avremmo detto di sì, ma va ricordato che il centrodestra è sempre stato contrario a questa legge. Non abbiamo bisogno che la maggioranza ci insegni come si fa opposizione - ha aggiunto - e soprattutto il centrosinistra dovrebbe fare atto di umiltà»
Fabio Longo, il consigliere al centro della polemica in quanto a suo tempo appartenente alla maggioranza e ora in chiara posizione critica nei confronti del centrosinistra: «Sono uscito dall'aula - ha confermato - per rispetto degli elettori, con i quali ho sottoscritto un patto elettorale che non prevede il trasferimento delle competenze sul lavoro alla Regione». 
Nadja Debenjak, capogruppo del Pd, ha invece fatto notare che «coloro che sono usciti dall'aula hanno mancato di rispetto al lavoro fatto dagli uffici della Provincia, impegnati al massimo per arrivare puntuali alla scadenza di lunedì». 
Giorgio Ret, dell'omonima lista di opposizione, si è espresso così: «Spero che nessuno sia contento di votare questa delibera, che delinea alla perfezione la confusione che regna in regione. Il giorno di ritardo spero serva a insegnare qualcosa a questa maggioranza». 
Sabrina Morena, di Sel, ha fatto notare che «questa delibera è stata portata dalla maggioranza all'esame del consiglio, dopo il passaggio nella conferenza dei capigruppo, proprio per garantire la trasparenza. Sarebbe stato opportuno discuterne assieme, maggioranza e opposizione, perché il testo riguarda da vicino il personale della Provincia, invece c'è chi ha preferito uscire». 
Roberto De Gioia ha spiegato che «uscendo dall'aula, abbiamo fatto un favore alla maggioranza, sottolineando le critiche a una riforma che noi dell'opposizione abbiamo sempre osteggiato, ma che molti del centrosinistra vorrebbero contrastare e non possono, perché devono uniformarsi a una disciplina di coalizione. E' grave - ha concluso - che la Regione abbia agito da sola, senza un dialogo con la Provincia, calando dall'alto la riforma».

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