giovedì 11 giugno 2015

MUGGIA, PIANO REGOLATORE A RISCHIO DOPO IL VOTO CONTRARIO DI LONGO SULLA VAS

Proseguono e si riconfermano le note difficoltà del centro sinistra nell’affrontare i piani regolatori. Era già accaduto nel 1993 quando il sindaco Sergio Milo venne sfiduciato su iniziativa della sua stessa maggioranza anche su questo tema.
Se l’assenza alla seduta di giunta (in cui è stata votata la delibera sulla valutazione ambientale strategica del nuovo piano) degli assessori Parapat e Finocchiaro, sicuramente legata ad altri impegni, non desta sospetti, pesa certamente, e non poco, il voto contrario dell’assessore Fabio Longo.
Questo atto sulla VAS, che anticipa l’avvio dell’iter consiliare per l’analisi delle osservazioni ed il voto del nuovo piano regolatore, non va certo sottovalutato considerato che Rifondazione Comunista si è ufficialmente posta fuori dalla maggioranza consiliare.
Se, oltre che sulla contrarietà all’Unione con il Comune di Trieste, l’asse tra i consiglieri Liguori, Savron, Coslovich e l’assessore Longo dovesse rinsaldarsi ancora, potrebbe riconfermarsi la tradizione dell’incapacità della sinistra di approvare un piano regolatore.
Con 12 voti potenziali in aula (Coslovich è ormai all'opposizione), la contrarietà su questioni di principio non negoziabili di Longo, l’autonomia di Liguori e le evidenti insoddisfazioni di Savron (anche per il non casuale cambio della segreteria provinciale dell’Unione Slovena, tra il cattolico Mocnik e Pisani, che ha portato poi il vice presidente del consiglio regionale Gabrovec alla segreteria regionale e che fa supporre disegni regionali) il voto finale pare davvero a rischio.

Claudio Grizon
Consigliere del Comune di Muggia PDL

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