Secondo alcuni un grave atto vandalico dal valore simbolico, per il sindaco solo una bravata senza conseguenze e del tutto priva di finalità politiche. E c'è chi rilancia la proposta di installazione di telecamere contro i vandalismi e per una maggiore sicurezza dei cittadini. Nella notte tra venerdì e sabato è sparita, dal pennone su cui era issata, la bandiera italiana esposta al municipio di Muggia.
«Ignoti - denuncia il consigliere forzista Claudio Grizon, esprimendo ferma condanna per il gesto - hanno tolto la bandiera esposta sul pennone del municipio di Muggia. Potrebbe essere un'azione ascrivibile a balordi o teppistelli locali - commenta -. È comunque un deplorevole atto vandalico perpetrato nei confronti della bandiera italiana, oltretutto issata sul pennone di un luogo simbolo come il Comune. Forse i colpevoli potrebbero essere le stesse persone che nel corso della recente campagna elettorale per le elezioni europee hanno divelto e trafugato i supporti per le bandiere italiana e del Pdl che avevamo esposto davanti alla nostra sede di Muggia. Ripropongo con forza a questo punto - sottolinea - l'opportunità di installare quelle telecamere che già oltre un anno fa avevo chiesto per la prima volta all'amministrazione con una mozione, proprio per prevenire atti simili e per agevolare il lavoro delle forze dell'ordine».
Il sindaco, Nerio Nesladek, minimizza. «La bandiera - fa notare - non è stata sottratta, ma anzi è stata ritrovata questa mattina (ieri, ndr) amorevolmente ripiegata davanti al Municipio. Non è vero che sia stata tagliata la fune, ma questa si è solo slacciata. Qualcuno di passaggio, forse un balordo o un ubriaco, ha tirato la fune facendo cadere la bandiera che poi è rimasta a terra. Nessun gesto vandalico, nessun gesto politico, nessuna rivendicazione o volantino, nessun danneggiamento. La bandiera non è stata ricollocata al suo posto solo perché la fune si è sfilata dalla carrucola. Per vederla tornare a sventolare sul pennone della piazza sarà sufficiente attendere l'arrivo dell'autogrù. Per chi ha voluto connotare politicamente questo banale episodio, si tratta dell'ennesimo infortunio».
Per Grizon «rimane comunque la gravità del gesto, indipendentemente dal fatto che la bandiera sia stata ritrovata». Indagini sarebbero comunque in corso da parte della polizia municipale. Per legge la bandiera italiana dev'essere esposta su ogni edificio pubblico. A Muggia il tricolore viene issato anche sul pilone costruito all'epoca della ripavimentazione e del rifacimento di piazza Marconi durante l'amministrazione Dipiazza.
Gianfranco Terzoli
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