L’INTERVISTA
La numero uno della Provincia: «Priorità a politiche sociali e scuole, il dualismo con Cosolini non esiste»
di MATTEO UNTERWEGER
Dalle bonifiche al rigassificatore. E ancora l’emergenza strade e le prospettive politiche. Il 2010 sarà un anno chiave per Trieste e per le sue istituzioni. Inclusa la Provincia guidata da Maria Teresa Bassa Poropat.
Presidente, finalmente l’accordo di programma sulle bonifiche è stato condiviso: è sembrato però che tra la visione dell’assessore Zollia e quella del vicepresidente Godina vi fosse qualche differenza. Tutto a posto in giunta?
Innanzitutto, vorrei ricordare che circa due anni e mezzo fa, con un diverso governo sia a livello nazionale che regionale, era stata proprio la Provincia a convocare la prima riunione fra i soggetti interessati. Ne era uscita una prima bozza, su cui si è cominciato a fare delle modifiche, fino ad arrivare all’ultima versione. Che ha recepito le nuove osservazioni effettuate dalla stessa Provincia: il concetto che chi non ha inquinato non deve pagare, l’inserimento dell’analisi del rischio e il rafforzamento del ruolo del Comitato tecnico che dovrà appurare quali soggetti abbiano prodotto eventualmente dei danni. È chiaro che le perplessità di Godina siano legate ai risultati dell’analisi del rischio che, al momento, non ci sono ovviamente.
Il no all’accordo da parte delle ditte insediate è stato però fermo...
La prima ipotesi di pagamento collegata ad alcune aziende aveva spaventato, ma non poggiava su fatti concreti. Va però detto che qualcuno dovrà pagare qualcosa, tenendo presente che gli enti hanno un obiettivo comune: non solo trattenere le aziende nella zona ma anche attrarne delle nuove.
IL CONTROCANTO - Cara Poropat, diciamo la verità, la Provincia sulla partita dei siti inquinati non ha avuto un gran ruolo. Capisco il tentativo di piantare una bandierina ma cerchiamo di non prendere in giro la gente. La questione del concorso nelle spese di bonifica da parte delle aziende è una partita tra le aziende e le loro categorie e i ruoli un po più determinanti ed incisivi del Governo e della Regione. Visto che la Total che ha gestito per anni la raffineria Aquila non è sparita dalla faccia della terra perchè non viene chiamata dalla solerte Poropat a intervenire per sanare i danni ambientali provocati per decenni?
Veniamo al rigassificatore. La sua posizione sembra vicina a quella dell’Assindustria.
Sul progetto di Zaule, dico che vanno valutate le ricadute sia positive che negative. Fin qui, Gas Natural non ha risposto alle legittime domande dei cittadini, è stata assente sul territorio. La Provincia, ora, ottenendo la disponibilità della stessa azienda spagnola alla partecipazione, organizzerà conferenze sull’impatto ambientale, sulle ricadute economiche, sui rischi legati al progetto. Probabilmente un rigassificatore va realizzato, ma deve garantire sicurezza. Già il fatto che il soggetto interessato si occupi di bonificare l’area del suo insediamento è comunque una ricaduta positiva per la città. Poi c’è la questione occupazionale: ci sono i lavoratori della Ferriera da ricollocare, visto che l’impianto di Servola andrà dismesso.
IL CONTROCANTO - Dopo quattro anni di silenzio la Presidente Poropat si è scrollata di dosso le posizioni di una parte della sua maggioranza e ha rivelato il "Teresa pensiero" sulla questione dei rigassificatori di GNL, affermando una sostanziale condivisione del progetto. Ormai lei pensa e studia da candidata sindaco di Trieste per cui qualcuno le avrà consigliato che è opportuno smarcarsi da una maggioranza che in Provincia per lei è stata sopesso una palla al piede e "volare alto". Il risultato è che Nesladek e la Premolin sul GNL sono stati lasciati soli sia dalla Poropat che dal Partito Democratico triestino.
Ieri si è assistito di nuovo all’emergenza neve sulle strade provinciali. Come risolvere finalmente il problema?
Per il caso di dicembre, la relazione degli uffici e della ditta cui è stato affidato l’incarico ha sottolineato una criticità in particolare: la forte bora aveva fatto sì che il sale sparpagliato sulle strade si raccogliesse ai loro bordi. Nell’occasione, il numero maggiore di interventi si era avuto sul Carso, e l’emergenza era così scattata a Muggia. In ogni caso, a fine inverno, sottoscriveremo una convenzione sulla gestione delle strade anche con i comuni minori.
IL CONTROCANTO - Questa Provincia pensa solo ai piccoli Comuni carsici e solo li investe sulla riparazione delle strade. In occasione delle recenti preannunciate nevicate la Poropat&Co. ha confermato questo atteggiamento negli interventi di pulitura e salatura delle provinciali del carso, seppur anche qui con ritardi e disservizi. Le altre strade ed in particolare quelle di Muggia sono arrivate ancora una volta ultime con la conseguente protesta del sindaco Nesladek e del vice sindaco Crevatin.
Capitolo bilancio di previsione per il 2010: dove avete tagliato?
Siamo stati costretti a ridurre il supporto alla cultura. Ma abbiamo mantenuto gli importi legati alle politiche sociali. Nel Piano delle opere, poi, sono in programma importanti interventi nell’edilizia scolastica, per cui sono stati previsti 15 milioni di euro. I lavori principali riguarderanno la ristrutturazione dell’istituto Stefan e il completamento di quella avviata al Volta. Ci sono poi tante altre piccole criticità da risolvere.
IL CONTROCANTO - Non è vero che è stata tagliata solo la cultura! La Poropat ha sui suoi capitoli per queste attivitù almeno 450 mila euro fin dal bilancio di previsione su cui ci saranno sicuramente degli aggiustamenti in aumento nei prossimi mesi. Non è neanche vero che sono stati mantenuti gli importi per il sociale: sono semmai stati mantenuti gli impegni di spesa sul 2010 per iniziative già finanziate nel 2009 e comunque ridotti gli stanziamenti per le altre attività. Per le scuole gli interventi si fanno ma in gran parte grazie ai mutui e quindi all'indebitamento dell'Ente.
Chiudiamo con la politica: fra lei e Cosolini è dualismo per il ruolo di candidato sindaco del centrosinistra nel 2011. Chi la spunterà?
Sarà la coalizione a fare le sue ipotesi di lavoro. Non c’è alcun dualismo perché nessuno mi ha contattata. Le primarie di coalizione? Non sono una fan delle primarie, credo che il centrosinistra dovrà valutare e scegliere il candidato che avrà le maggiori possibilità di vincere.
IL CONTROCANTO - Il fatto è che la Poropat è da un po che sogna di trasferirsi in Piazza Unità. Nel caos che regna anche nel centro sinistra locale e nella mancanza di personaggi autorevoli da candidare al Comune e nella mediocrità dell'iniziativa politica del centro sinistra anche una come la Poropat può pensare di sostituire Dipiazza. Cosolini è una persona seria ma non credo abbia la popolarità necessaria per diventare sindaco. La Poropat invece ha l'ambizione, la posizione di Presidente della Provincia uscente che le da immeritatamente uno status istituzionale con un bagaglio privo di grandi negatività dovuto alla protezione mediatica di cui ha goduto in questi anni. Ma se i cittadini sapessero quello che sappiamo noi non la eleggerebbero neanche ad amministratice del proprio condominio....
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