giovedì 22 aprile 2010

BASSA POROPAT, LACRIME DI COCCODRILLO SULLA CULTURA

Senza sprechi e spese inutili si poteva mantenere il budget dello scorso anno


“Cara presidente Bassa Poropat cosa ci fa un’associazione culturale con 500 euro?” E’ questa l’ironica ed amara domanda che Claudio Grizon, capo gruppo di Forza Italia – PDL in Provincia – pone alla presidente della Provincia il giorno dopo la presentazione del riparto dei contributi per le attività delle associazioni, su cui la Provincia ha applicato un taglio di oltre il 20% rispetto al budget dello scorso anno, che “si poteva facilmente evitare, nonostante le minori risorse in campo”.

“Quelle della Poropat – continua Grizon - sono lacrime di coccodrillo e se avesse fatto meno errori frutto dell’arroganza della sua amministrazione e sprecato meno risorse in attività inutili i 117 mila euro si trovavano facilmente”.

“Ad esempio – spiega il consigliere del Pdl – ci sono i 15 mila euro che la Provincia dovrà pagare ad una società che ha fatto ricorso sulla gara per l’europrogettazione persa a causa di un errore della Provincia e tutte le relative spese legali e processuali, poi ci sono alcune decine di migliaia di euro di spese legali che dovrà pagare agli avvocati di alcuni esponenti della giunta precedente, per aver costituito la Provincia come parte civile su procedimenti che li hanno visto assolti. Ricordo poi gli sprechi delle edizioni del Festival Teatri a Teatro al teatro romano, dove l’ultima edizione è costata 800 mila euro e le spese continue e ridondanti per sostenere ogni tipo di attività nel comprensorio dell’ex OO.PP e al Teatrino”.

“Ma per raggiungere e superare i 117 mila euro – ricorda Grizon – possiamo prendere anche i circa cinquanta mila euro anni dati inutilmente all’ormai ex portavoce Angelo Baiguera del quale ho visto le imbarazzanti e stringatissime relazioni sulle sue attività mensili”.

“Serve a poco – ironizza il capo gruppo di FI-PDL – che questi importi, che vanno in generale dai 500 al 1200 euro, siano stati deliberati ad aprile, anche perché mi chiedo cosa ci faranno alcune associazioni con quei 500 euro? Quali eventi potranno realizzare con quell’elemosina? Comunque, la presidente, le iniziative che amava di più le ha tutelate con i contributi legati a convenzioni: evidentemente proposte da associazioni e ambienti culturali più a lei vicini di altri”.

“E sarebbe ora anche di finirla con la storia di questo “distretto culturale evoluto” – conclude Grizon –, in quattro anni la Poropat ha dato solo consulenze all’associazione del sindacalista Luca Visentini e promosso costosi quanto inutili convegni. Quello della Poropat sarebbe un’alibi per finanziare solo certa presunta cultura dell’elite legata ad ambienti ben noti, non certo per aumentare il budget a sua disposizione su cui oggi piange”.

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