L'amico Roberto Dipiazza interviene per ricordare ai cittadini come stanno le cose su Acquario e per rimandare al mittente i soliti provocanti ed inconcludenti proclami di Nesladek che, non pago delle brutte figure che si sta rimediando in questo periodo su commercio, senso unico verso Lazzaretto, ufficio urbanistica ecc., pensa che qualcuno ancora gli creda.
Da Il Piccolo del 1 aprile 2010 - Pagina 22 - Trieste
DURA REPLICA DELL’EX SINDACO ASSIEME AL COLLEGA GASPERINI E AL CONSIGLIERE SANTORO
Dipiazza a Nesladek: Muggia l’ho cambiata io
«In dieci anni abbiamo speso 50 milioni. Acquario l’ha creato chi è venuto prima di me»
di GIOVANNI LONGHI
MUGGIA Si infiamma la polemica innescata dalle dichiarazioni del sindaco di Muggia, Nerio Nesladek, in merito alle difficoltà incontrate nella realizzazione del progetto di rilancio della zona costiera, legate, secondo il primo cittadino, agli errori commessi dalle giunte precedenti.
Dopo le smentite del capogruppo del Pdl in consiglio comunale, Claudio Grizon, rispedite al mittente dallo stesso Nesladek, adesso scendono in campo i diretti interessati, gli ex sindaci di Muggia Roberto Dipiazza e Lorenzo Gasperini, che in una nota congiunta, sottoscritta anche dal consigliere della lista Insieme per Muggia, Gioacchino Italo Santoro, scaricano le responsabilità dell’interramento ”Acquario” sul precedente commissario prefettizio.
«Intanto, in questi quattro anni – ribadiscono i tre esponenti del centrodestra – non è stato messo un chiodo, dopo che nei dieci anni precedenti sono stati spesi 50 milioni di euro per il territorio».
Su Acquario, Roberto Dipiazza si chiama fuori senza tanti preamboli: «Nesladek dovrebbe informarsi meglio. Io – spiega il sindaco di Trieste – non c’entro nulla con quell’interramento, non è farina del mio sacco e neppure di Gasperini. Si tratta di un intervento di chi aveva retto il Comune prima di me. Se avessi avuto qualche coinvolgimento in quello che non posso non definire uno scandalo, mi avrebbero inquisito. Rivendico, al contrario – aggiunge Dipiazza – la completa paternità del cambiamento di Muggia. Né Nesladek, né altri al mondo possono smentirmi».
Sulla stessa lunghezza d'onda il successore di Dipiazza alla guida dell’amministrazione muggesana, Lorenzo Gasperini: «Su Acquario non abbiamo mai approvato nulla – sottolinea l'attuale consigliere comunale del Pdl a Muggia –. Durante la mia amministrazione abbiamo soltanto preso visione dei progetti edilizi, ma nulla è mai stato approvato, l'iter delle concessioni demaniali non era neppure stato completato».
Poi la stoccata a Nesladek: «In dieci anni – si legge nella nota – abbiamo speso 50 milioni di euro in opere pubbliche. In questi quattro anni, loro non solo non hanno mosso una foglia, ma hanno bloccato interventi già avviati da noi e già finanziati».
Ecco gli esempi, citati nel testo: congelato il completamento della piazza Caliterna con il previsto attracco del traghetto; ferma la pavimentazione vicino al castello; finito nel nulla il completamento di piazza della Repubblica con l’abbellimento previsto sull’area accanto al Distretto sanitario, sopra il serbatoio del distributore di benzina; ancora provvisoria la rotatoria vicino al rio Ospo; sparita l’idea di rifacimento delle piattaforme a mare vicino al molo T; scomparso il progetto di riqualificazione dell’ex scuola di San Rocco da adibire a centro estivo e doposcuola».
Rincara la dose Gioacchino Italo Santoro: «I cambi in corsa effettuati dal sindaco nell’attribuzione delle deleghe agli assessori, gli avvicendamenti dei funzionari, il valzer dei segretari comunali, ben quattro in quattro anni, la dicono lunga sull’operato di questa giunta. Per quanto concerne poi Acquario – ribadisce il consigliere di Insieme per Muggia – il sito è tale e quale quattro anni fa. Il porto di Lazzaretto non è stato realizzato. Gli spazi per la balneazione sono sempre quelli».
«Vogliamo parlare del senso unico in direzione Slovenia? La verità – aggiunge Santoro – è che questa amministrazione è assolutamente incapace di programmare qualcosa di positivo, di reperire risorse, ed è pronta solo a gettare fumo negli occhi dei cittadini, con spreco di denaro in manifestazioni propagandistiche che non hanno lasciato il segno. Vorrei invitare il sindaco – conclude l’esponente del centrodestra – a sfogliare il nostro programma elettorale, confrontando quanto fatto dalle nostre giunte con quanto realizzato dalla sua: si accorgerà che da una parte c'è una Muggia rinata dall' assopimento di 50 anni di amministrazione di sinistra, dall’altra il nulla».
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