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lunedì 17 febbraio 2014

I CARABINIERI DI MUGGIA SENZA LA NUOVA CASERMA: ITER AL PALO DOPO 10 ANNI

Da Il Piccolo di lunedì 17 febbraio 2014 - Pagina 17 - Cronaca Trieste

I carabinieri di Muggia senza la nuova caserma: iter al palo dopo 10 anni 
Nesladek: «Solo un’ipotesi, ora non ce la possiamo permettere» Grizon: «Sede attuale inadeguata, bussiamo alla Regione»

MUGGIA - Che fine ha fatto il progetto per una nuova caserma dei carabinieri a Muggia? A quasi dieci anni dallo studio di fattibilità promosso dall’allora amministrazione Gasperini, si torna infatti a parlare del progetto di creare un polo per l’Arma nella zona del piazzale ex Alto Adriatico
Dopo l’appello dello scorso settembre da parte di alcune sigle sindacali per ridare decoro alla sede dei carabinieri, a chiedere spiegazioni all’attuale amministrazione Nesladek è il consigliere comunale del Pdl-Ncd Claudio Grizon
Ma la risposta al volo del sindaco è inequivocabile: l’idea resta nel cassetto, per ora e forse anche per sempre. Questione di soldi. 
Attraverso un’interrogazione l’esponente del centrodestra, ricordando come «per alcuni anni del primo mandato della giunta Nesladek la nuova caserma ha gonfiato le previsioni di entrate del bilancio di ben 10 milioni di euro derivanti da contributi regionali», Grizon ha evidenziato come della realizzazione della nuova caserma se ne fosse occupata a suo tempo anche la giunta di Gasperini. Che - ricorda Grizon - «aveva affidato la realizzazione di uno studio di fattibilità all’architetto Bradaschia con la supervisione del comandante Bianchi, che prevedeva la realizzazione della nuova caserma nel piazzale dell’ex cantiere Alto Adriatico, più o meno sull’area dove sarebbe dovuto già sorgere il nuovo distributore»
La giunta Gasperini aveva poi utilizzato lo studio di fattibilità per chiedere il finanziamento alla Regione. «Va dato atto che nel suo primo mandato Nesladek ha fatto fare dei lavori di manutenzione per circa 80mila euro ma hanno solo tamponato un’emergenza», puntualizza Grizon ma ora il consigliere del Pdl-Ncd ripropone nell’agenda politico-amministrativa muggesana lo stesso tema proprio mentre l’amministrazione comunale si sta accingendo a presentare il bilancio 2014. «Non è più tollerabile - conclude Grizon - che i nostri carabinieri rimangano in una struttura così vecchia e inadeguata ad ospitare forze dell’ordine determinanti per il presidio del territorio purtroppo frequentemente invaso da ladri provenienti da oltre confine. Dobbiamo chiedere assieme alla Regione un’assoluta priorità ad un finanziamento che possa dare il via al progetto definitivo ed individuare un nuovo sito a meno che non salti anche il progetto del distributore»
Pronta la replica di Nerio Nesladek: «Non abbiamo gonfiato nessun bilancio, abbiamo semplicemente cercato di collaborare con l’Arma. Esisteva, è vero, un’ipotesi di finanziamento, in base ad una legge regionale, ma era solo un'ipotesi»
È poi emerso che «l’eventuale contributo sarebbe stato erogato in conto interessi a fronte di un mutuo di 10 milioni di euro che il Comune avrebbe dovuto assumere. Tutti, anche il consigliere Grizon, possono immaginare le conseguenze catastrofiche se avessimo contratto questo debito». 
Nesladek sa «bene che la sede attuale non risulta più essere adeguata alle necessità dell’Arma e sappiamo anche che i carabinieri svolgono il loro prezioso lavoro in condizioni non sempre facili: di questo li ringraziamo confermando il nostro impegno per migliorare la situazione». Ma c’è qualche soluzione all'orizzonte? «Un finanziamento che non vada a incidere sul Patto di stabilità e non ci costringa ad indebitarci, oppure la sinergia con qualche privato - risponde ancora Nesladek -. Sempre che si riesca a trovare una collocazione adeguata, obiettivo che, pur perseguito con molta tenacia e disponibilità da parte nostra, non siamo ancora riusciti a raggiungere per la mancanza di un luogo giudicato adeguato dall’Arma”.

giovedì 13 febbraio 2014

MUGGIA, GRIZON (PDL-NCD): “LA REGIONE FINANZI LA CASERMA PER I NOSTRI CARABINIERI”

“Che fine ha fatto il progetto per una nuova caserma dei Carabinieri a Muggia?” Lo chiede con una interrogazione al sindaco il consigliere comunale del Pdl-Ncd Claudio Grizon ricordando che “per alcuni anni del primo mandato della giunta Nesladek la nuova caserma ha gonfiato le previsioni di entrate del bilancio di ben 10 milioni di euro derivanti da contributi regionali, ma poi più non s’è n’è saputo più nulla”
Della realizzazione di una nuova caserma per i Carabinieri s’è n’era occupata a suo tempo anche la giunta guidata dal sindaco Lorenzo Gasperini che – ricorda Grizon – “aveva affidato la realizzazione di uno studio di fattibilità all’arch. Bradaschia, con la supervisione del comandante Bianchi, che prevedeva la realizzazione della nuova caserma nel piazzale dell’ex cantiere Alto Adriatico, più o meno sull’area dove avrebbe dovuto già sorgere il nuovo distributore”
La giunta Gasperini – evidenzia il consigliere Grizon – aveva poi utilizzato lo studio di fattibilità per chiedere il finanziamento alla Regione. Va dato atto che nel primo mandato Nesladek ha fatto fare dei lavori di manutenzione per circa 80 mila euro ma hanno solo tamponato un’emergenza”
Ora dunque, dopo l’appello lanciato alla fine di gennaio dall’ex sindaco Giorgio Ret per sollecitare lo sblocco dai vincoli del patto di stabilità dei 6 milioni di euro stanziati dal Ministero durante il suo mandato per la realizzazione della nuova caserma di Duino Aurisina, il consigliere Grizon ripropone nell’agenda politico-amministrativa muggesana lo stesso tema proprio mentre l’amministrazione comunale si sta accingendo a presentare il bilancio 2014. 
Dopo quasi otto anni non è più tollerabile – conclude Grizon – che i nostri Carabinieri rimangano ancora in una struttura così vecchia e inadeguata ad ospitare un comando di forze dell’ordine che è determinante per il presidio del territorio purtroppo frequentemente invaso da ladri provenienti da oltre confine”
“Dobbiamo chiedere tutti assieme alla Regione – conclude Grizon – un’assoluta priorità ad un finanziamento che possa dare il via al progetto definitivo ed ai lavori per la nuova caserma ed individuare un nuovo sito a meno che non salti anche il progetto del distributore”.

mercoledì 29 maggio 2013

L'INFOPOINT TORNA A CALITERNA DOPO SETTE ANNI

Il nuovo sportello d’informazione turistica nell’area dell’ex distributore Esso avrebbe dovuto essere uno dei cavalli di battaglia del secondo mandato del sindaco Nesladek ed invece quel progetto, a lungo accarezzato e con gran fatica finanziato, conferma soltanto che anche a Muggia “far e disfar xe tutto un lavorar”
La giunta Nesladek infatti ha cambiato idea, ancora una volta, e si appresta ad allestire gli spazi per l’informazione turistica nell’edificio realizzato dal sindaco Lorenzo Gasperini sul piazzale di Caliterna, originariamente destinato proprio a questo scopo. 
La notizia che l’assessore Stefano Decolle ci ha anticipato in commissione è senza dubbio ghiotta e croccante, ma mette purtroppo in evidenza la confusione che alberga negli uffici comunali
Per me la soluzione ideale per l’ufficio turistico sarebbe stata quella dell’area a mare attigua all’imbocco del cavalcavia dove era prevista l’area attrezzata per i camper e dove, assieme alla Provincia e a Turismo FVG, si sarebbe potuto realizzare uno spazio dedicato anche alla promozione dei prodotti locali come vino, olio e miele come a Sistiana
L’idea di abbandonare l’area dell’ex distributore sarà legata all’esigenza di contenere i costi ma ricordo che il Comune per quell’area ha già pagato a questo punto infruttuosamente fino ad oggi un canone di concessione all’Autorità Portuale che andrà disdetto.

Claudio Grizon
Consigliere del Comune di Muggia PDL

venerdì 20 gennaio 2012

GIARDINI E POSTEGGI AFFACCIATI SUL MARE AL POSTO DELLA CASERMA DELLA GUARDIA DI FINANZA

“Bisogna acquisire l’ex caserma della Guardia di Finanza e realizzare al suo posto giardini e posteggi a rotazione per completare definitivamente la riqualificazione del centro storico iniziata dal sindaco Dipiazza e proseguita poi da Gasperini”.
E’ questa la proposta del consigliere del Pdl Claudio Grizon in merito al riutilizzo dell’ex caserma abbandonata ormai da anni che “riprende l’idea dei sindaci del centro destra e di Gasperini in particolare che non ha fatto in tempo a realizzarla”.
La caserma va acquisita e buttata giù – sottolinea Grizon - in modo di aprire la vista sul mare, valorizzare ulteriormente il centro storico con aree verdi e alcuni posteggi a rotazione, a servizio in particolare della clientela degli esercenti e dei commercianti, e allungare poi la passeggiata del lungomare fino al porticciolo.
Nesladek in sei anni – conclude il consigliere – non ha realizzato un metro quadrato di nuova pavimentazione nel centro storico, preferendo addirittura del nero asfalto all’arenaria nell’area circostante l’Azienda Sanitaria, rimasta indietro a causa dei lavori di ristrutturazione e al ritardato asporto dei serbatoi dei vecchi distributori di carburante, speriamo che se ne renda conto e che valuti seriamente l’idea di far buttare giù quella caserma”.

giovedì 26 maggio 2011

IL PRESIDENTE DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI STEFANO PODDA SI DIMETTE DOPO L’ELEZIONE A CONSIGLIERE DELLA MOGLIE VALENTINA POROPAT

Grizon (PDL): auspicabile una relazione del Collegio al nuovo consiglio su alcune questioni delicate sulle quali sono stati avviati approfondimenti


Preannunciate sembra già agli inizi di aprile sarebbero arrivate nei giorni scorsi in Comune le dimissioni dall’incarico di presidente del Collegio dei Revisori dei Conti da parte del commercialista Stefano Podda dopo che la moglie Valentina Parapat, segretaria del PD muggesano, è stata eletta consigliere comunale.
Nulla da eccepire su queste dimissioni – commenta Claudio Grizon, consigliere e coordinatore del PDL di Muggia – : la legge le prevederebbe espressamente solo nel caso che la Parapat venisse nominata assessore, il ché non è improbabile, ma mi sembrano comunque opportune per evitare ogni possibile considerazione sulla commistione dei ruoli”.
“Con l’uscita di scena di Podda però – aggiunge Grizon – sarebbe il caso però che il Collegio relazionasse al nuovo consiglio su alcune questioni che mi risulta siano state oggetto di approfondimenti ed indagini interne all’ente: mi riferisco in particolare alla convenzione con Teseco in base la quale Nesladek ha chiesto alla società la realizzazione del campo in erba sintetica dello Zaule, per una spesa di 500 mila euro che il Comune avrebbe dovuto compensare con oneri da urbanizzazione ma che la legge non consente, gli atti sugli incarichi per i lavori per il ripristino della massicciata a mare nell’area ex Acquario, intimati dal sindaco ai suoi uffici, dopo due anni dal verificarsi dei danni, con una curiosa ordinanza e l’analisi sulla gestione avviata sulla gestione della Casa di Riposo”.
Rimane poi da chiarire – precisa Grizon – per quali ragioni il collegio, pur avendone la facoltà, in questi anni non è mai stato invitato a presenziare alle riunioni della giunta che, oltretutto, avrebbe potuto usufruire sulle questioni più delicate di un parere preventivo sugli atti”.
“Mi risulta – ricorda Grizon – che con le giunte Dipiazza e Gasperini i componenti del Collegio partecipavano a rotazione alle riunioni e non vedo per quale ragione l’amministrazione Nesladek e il segretario generale non l’abbiano mai consentito: cosa ci sarà mai stato da nascondere?”
Auspico che con l’avvento della nuova giunta – conclude Grizon - il sindaco Nesladek voglia cogliere questa richiesta sulla quale mi risulta ci sia stata in passato anche la condivisione da parte del presidente uscente e che è tesa a rendere più efficace ed utile il ruolo del collegio, quale organo di consulenza dell’amministrazione ma anche del consiglio. Forse, se fosse stato coinvolto maggiormente in passato, alcuni atti sarebbero stati fatti meglio”.

sabato 15 gennaio 2011

"TERRENI PUBBLICI, LA PARAPAT VADA IN PROCURA"

Da Il Piccolo del 15 gennaio 2011 - Pagina 18 - Trieste

NOTA: Si notino i tagli fatti dal collaboratore del giornale al comunicato originale postato ieri

DURA REPLICA DEL PDL AL SEGRETARIO DEL PD

«Terreni pubblici, la Parapat vada in Procura»
Prodan: l’immobile di via Battisti 23 non è mai stato di proprietà comunale


MUGGIA «Se la Parapat può dimostrare fatti illeciti vada in Procura a denunciarli». Il consigliere comunale del Pdl-Fi Claudio Grizon commenta così le accuse mosse dalla segretaria del Partito democratico di Muggia Valentina Parapat alle precedenti giunte di centrodestra “ree” di aver alienato per «interessi privati» due terreni pubblici di pregio posti di fronte al mare e in zona centrale a Muggia. «È clamorosamente infondata l’accusa secondo la quale l’immobile di via Battisti 23 sia stato venduto dal centrodestra anche perché non è mai stato di proprietà comunale», spiega il capogruppo consigliare del Pdl-An Paolo Prodan. «L’alienazione dei vecchi magazzini comunali di via Battisti – prosegue Prodan – è invece avvenuta ai sensi di legge con bando pubblico e il ricavato è stato destinato ad altri investimenti e non certo, come ama l’amministrazione Nesladek, ad infruttuosa spesa corrente». Sulla vendita da parte della parrocchia di Muggia dell’ex centro giovanile, il consigliere comunale del Pdl-Fi Lorenzo Gasperini ha definito «inopportuno il richiamo della Parapat visto che né questa né le precedenti amministrazioni avevano titolo per interferire in quanto la vendita era autorizzata dalla Curia Vescovile». Grizon poi ha attaccato la Parapat: “Cosa si può pretendere dalla segretaria del Pd chiamata a dare un volto ad un partito diviso e che nel consiglio direttivo aveva inizialmente addirittura eletto suo marito, il presidente del collegio dei revisori dei conti Stefano Podda, poi fortunatamente uscito di scena con la sua elezione a segretaria». «Sugli interventi sociali – concludono Grizon e Prodan – tanto cari alla sinistra, gli acquisti di immobili e le ristrutturazioni mancate di questa Giunta ci è facile ricordare l’ex dispensario antitubercolare, donato a Muggia dalla Fondazione Petiti di Roreto, che Nesladek ha lasciato che sia acquistato da un privato e gli annunci rimasti tali di tre ipotesi progettuali per recuperare l’ex scuola di San Rocco e infine i cinque anni trascorsi invano per la ristrutturazione dell’ex caserma di Aquilinia».
Riccardo Tosques

venerdì 14 gennaio 2011

DALLA PARAPAT GRAVI ACCUSE AL PDL SULLA VENDITA DEGLI IMMOBILI PUBBLICI

“La mancanza di esperienza e della conoscenza dei fatti da parte della segretaria del PD Valentina Parapat non giustificano le gravissime ed infondate accuse che muove nei confronti del centro destra ed in particolare delle sue precedenti amministrazioni, per le quali verificheremo se sussistono gli estremi per una querela per diffamazione a mezzo stampa”.
Il coordinatore comunale del PDL Claudio Grizon e l’ex sindaco Lorenzo Gasperini, replicano seccamente alle accuse che nei giorni scorsi la segretaria del PD ha indirizzato al centrodestra muggesano sottolineando subito che “la Parapat mette in fila tre imperdonabili gaffe infarcite della gravissima accusa di “interessi privati” che dalle sue parole si presume alludano a “atti pubblici”: “se la Parapat può dimostrare fatti illeciti – commenta Grizon - vada in Procura a denunciarli, non può certo permettersi di fare accuse così gravi come se niente fosse”.
“Innanzitutto è clamorosamente infondata – spiega l’ex vice sindaco Paolo Prodan - l’accusa secondo la quale il centro destra avrebbe venduto l’immobile di via Battisti 23 anche perché non è mai stato di proprietà del Comune di Muggia”.
“Altrettanto pretestuose, ed evidentemente diffuse con l’intenzione di denigrare volutamente l’amministrazione Gasperini – aggiunge Grizon - , le accuse a proposito dell’alienazione dei vecchi magazzini comunali di via Battisti, “effettuata – precisa Prodan - ai sensi di legge con bando pubblico ed il cui ricavato è stato destinato ad altri investimenti e non certo come ama l’amministrazione Nesladek ad infruttuosa spesa corrente”.
“Ed infine l’inopportuno richiamo della Parapat – sottolinea l’ex sindaco Lorenzo Gasperini - alla vendita da parte della parrocchia di Muggia dell’ex centro giovanile, che da via Battisti s’affaccia sul mare, per ragioni sulle quali ne questa ne le precedenti amministrazioni aveva titolo per interferire in quanto autorizzata dalla Curia Vescovile”.
“Questa situazione – commentano sconsolati Grizon e Prodan - denota la tracotante arroganza del PD che, pur di colpire politicamente l’opposizione, usa fatti privati della Chiesa muggesana senza verificarli e su cui comunque il Comune non aveva alcun titolo per interferire”.
“D’altra parte – ironizza il coordinatore del PDL - cosa si può pretendere dalla segretaria del PD, chiamata in fretta e furia a dare un volto ad un partito profondamente diviso che nel consiglio direttivo aveva inizialmente addirittura eletto suo marito, il presidente del collegio dei revisori dei conti Stefano Podda, poi fortunatamente uscito di scena con la sua elezione a segretaria”.
“Se Podda fosse rimasto nel direttivo – evidenzia ancora Grizon - con la moglie segretaria del partito avrebbero avuto tutto in famiglia: il controllo dei conti del Comune e la guida politica dello stesso partito a cui aderisce anche il sindaco Nesladek”.
“E quindi, in conclusione – evidenzia il capo gruppo di AN Prodan - è chiaro come le accuse lanciate dal PD sono state volutamente false ma sono altrettanto chiare la malafede e le gaffe a cui la Parapat ha dato evidenza. Se questo è il nuovo PD riteniamo che i suoi elettori avranno ben poco da rallegrarsi, ma fortunatamente son fatti loro”.
“Per quanto riguarda gli interventi sociali – concludono Grizon e Prodan - tanto cari alla sinistra, gli acquisti di immobili e le ristrutturazioni mancate di questa giunta ci è facile ricordare a titolo esemplificativo l’ex dispensario antitubercolare, donato a Muggia dalla Fondazione Petiti di Roreto, che Nesladek ha lasciato che sia acquistato da un privato, gli annunci rimasti tali di tre ipotesi progettuali per recuperare l’ex scuola di San Rocco, gli sprechi da almeno un milione di euro per il trasferimento della biblioteca di cui nessuno sentiva l’esigenza ed infine i cinque anni trascorsi invano per la ristrutturazione dell’ex caserma di Aquilinia e l’ampliamento dell’asilo Biancospino di Chiampore per il quale a bilancio non c’è un euro”.

sabato 6 novembre 2010

E' DI GRIZON IL RECORD DELLE INTERROGAZIONI

Da Il Piccolo del 6 novembre 2010 - Pagina 20 - Trieste

MUGGIA. GLI INTERVENTI DEGLI ELETTI IN AULA NEGLI ULTIMI CINQUE ANNI
LA CLASSIFICA

È di Grizon il record delle interrogazioni

Il consigliere Fi-Pdl ne conta 48, più 13 mozioni. Secondo ma ben staccato il collega di partito Tarlao
Il più attivo del centrosinistra è Giorgio Kosic. In coda Gasperini e il sindaco Nesladek

di RICCARDO TOSQUES

MUGGIA Quali sono i consiglieri comunali che hanno presentato il maggior e minor numero di interrogazioni e mozioni negli ultimi cinque anni di governo muggesano? A pochi mesi dalla conclusione del mandato del sindaco Nesladek, numeri alla mano il più “prolifico” in aula è stato l'esponente di Fi-Pdl Claudio Grizon con 61 interventi: 48 interrogazioni (delle quali cinque a più firme) e 13 mozioni. Dietro a lui consigliere Dennis Tarlao (Fi-Pdl) con 14 interrogazioni e una mozione.
A quota nove interrogazioni e tre mozioni c'è Italo Gioacchino Santoro, della lista Insieme per Muggia. Gli esponenti del centrodestra Viviana Carboni (Fi-Pdl) e Christian Gretti (An-Pdl) viaggiano appaiati con otto interrogazioni e quattro mozioni ciascuno.
Il primo esponente della maggioranza di centrosinistra a entrare in questa speciale classifica è Giorgio Kosic (Rifondazione) che da consigliere ha collezionato cinque interrogazioni e sei mozioni. Più indietro troviamo Massimo Santorelli (Fi-Pdl) e Fulvio Tomini (Pd) con cinque interrogazioni e quattro mozioni ciascuno.
Paolo Prodan (An-Pdl) può vantare cinque interrogazioni, Danilo Savron (Uniti con Nesladek) quattro. A seguire Andrea Mariucci (Pri) con tre interrogazioni e una mozione, Cristina Tull (Rifondazione) autrice di tre mozioni, Piero Veronese (Uniti con Nesladek) autore di due interrogazioni e tre mozioni, Lorenzo Gasperini (Fi-Pdl) con due interrogazioni e una mozione, e infine lo stesso sindaco Nesladek con una mozione.
COMMENTI «Ritengo che il lavoro di un consigliere non si possa giudicare da quante interrogazioni o mozioni ha presentato, ma da come ha operato sul territorio; personalmente mi ritengo un uomo del fare e non del parlare». Massimo Santorelli commenta così la graduatoria del numero di interrogazioni e mozioni presentate dal 2006 ad oggi, evidenziando come «il consigliere Grizon (in testa alla classifica, ndr) abbia un seguito di persone che lo hanno aiutato a produrre queste interrogazioni, che non sono solo frutto del suo vivere il territorio ma quello di tutti i consiglieri del Pdl».
Molto critico anche il consigliere Pdl Christian Gretti: «Io sono per la qualità più che per la quantità; mozioni e interrogazioni sono strumenti utili, ma personalmente credo che certe soluzioni si possano ottenere collaborando con gli uffici comunali, dai quali ho avuto sempre la massima disponibilità».
Critiche al centrosinistra arrivano da Andrea Mariucci: «Dopo oltre tre anni nell'amministrazione Nesladek posso dire che nella maggioranza rispondere a interrogazioni o mozioni è sempre stato un problema».
Dal centrosinistra i pareri sono altri. Giorgio Kosic: «L'amministrazione fornisce sempre tutte le risposte ma spesso le questioni o i dubbi si possono risolvere recandosi negli uffici o magari facendo una telefonata agli assessori».
Decisamente seccato, infine, il sindaco Nesladek: «Questa mi sembra una esibizione numerica puramente muscolare, che lascia il tempo che trova: basti pensare che oltre il 50% delle interrogazioni presentate dal consigliere Grizon si sono dimostrate infondate, comportando un sacco di lavoro per nulla al Consiglio comunale. Ma ciò che mi preme più sottolineare è come lo stesso Grizon spesso nemmeno ascolta la risposta in aula alle interrogazioni, che quasi sempre vengono date in fase di conclusione della seduta».

sabato 23 ottobre 2010

E' SCOMPARSO PAOLO VOLSI

Per lunghi anni armatore navale è stato segretario della DC di Muggia e poi assessore al bilancio con il sindaco Gasperini


Se ne è andato senza disturbare dopo una malattia da cui si era apparentemente ripreso ma che lo aveva fortemente indebolito. Paolo Primo Volsi, capitano di macchina, classe 1936, aveva compiuto 74 anni lo scorso 2 ottobre. E' stato per lunghissimi anni un armatore navale dopo aver operato anche come tecnico e collaudatore sulle navi. 
Sono passato a trovarlo a casa sua solo pochi giorni fa, prima di recarmi a Catania per l'Assemblea delle Provincie dal 18 al 20 ottobre. Oviamente abbiamo parlato di politica che era la sua passione da una vita. Paolo è stato infatti l'ultimo segretario della sezione comunale di Muggia della Democrazia Cristiana, fino al 1993, dove anch'io ho mosso i primi passi prima di candidarmi al consiglio comunale nell'autunno dello stesso anno nella lista civica "L'Unione". 
Negli anni seguenti, dal 1996 in poi, fu uno dei consiglieri politici più vicini al sindaco Roberto Dipiazza e poi nel 2001, con il sindaco Gasperini, divenne assessore al bilancio. Dal 2007 al 2009 ha fatto parte del Coordinamento Comunale di Forza Italia per poi entrare a far parte del Coordinamento muggesano del PDL. 
Ora mi rimane il rimpianto di non averlo cercato per salutarlo già giovedì scorso e la tristezza nel cuore perchè non potrò più sentirlo al telefono o chiacchierare con lui sul divano di casa sua. Ci sentivamo spesso, più volte alla settimana. A volte per commentare i fatti della politica nazionale e locale, a volte per soffermarci sui fatti che riguardavano la nostra cittadina. In questi ultimi giorni parlavamo spesso della situazione politica in vista delle prossime elezioni amministrative della prossima primavera. Avrebbe voluto tanto contribuire in qualche modo a riportare una coalizione di centro destra alla guida del Comune ma purtroppo un'improvviso malore ce l'ha portato via. 
Paolo è stato per me davvero un carissimo amico, standomi vicino con le sue parole ed i suoi consigli anche nei miei momenti difficili, ed ora che se n'è andato ha lasciato un vuoto in me ma anche in tanti amici che lo stimavano e gli volevano bene. Sono vicino e partecipo al dolore della moglie Maria Grazia e a tutti i suoi cari, anche a nome del Coordinamento del PDL di Muggia, con affetto, amicizia e la consapevolezza che Paolo continuerà a rimanere vivo nei nostri cuori e nei nostri ricordi con quel suo simpatico sorriso e le sue ironiche battute.     

giovedì 24 giugno 2010

GRIZON: NESSUN ALTRO HA FATTO QUANTO DIPIAZZA E GASPERINI

Da Il Piccolo del 24 giugno 2010 - Pagina 18 - Trieste

REPLICA A COSLOVICH (RIFONDAZIONE)

Grizon: «Nessun altro ha fatto tanto quanto Dipiazza e Gasperini»


MUGGIA - Botta e risposta fra Rc e Pdl. A Maurizio Coslovich, segretario di Rifondazione, «disgustato per gli attacchi portati dal centrodestra al sindaco Nesladek e all’amministrazione comunale», replica senza mezzi termini Claudio Grizon, coordinatore del Pdl e consigliere comunale.
«Evidentemente – esordisce Grizon – la nostra opposizione sta dando fastidio e fa capire ai muggesani molte cose che Nesladek e i suoi fanno, o vanno in giro a raccontare, non sono proprio ciò di cui Muggia e i suoi cittadini hanno bisogno».
Quanto alla pavimentazione del centro storico, il coordinatore del Pdl ricorda poi che i primi finanziamenti stanziati dalla Camera di commercio risalgono al 1990, dovuti in particolare all’assessore Italico Stener che riuscì a sensibilizzare l’allora presidente Giorgio Tombesi.
Respinti al mittente anche gli apprezzamenti per la giunta Milo. «Non credo che all’amministrazione guidata dal prof. Sergio Milo, persona seria e onesta, si possano ascrivere particolari meriti – sostiene Grizon – anche perché, se li avesse avuti, non sarebbe collassata a causa di una mozione di sfiducia nata proprio tra le fila di quella sinistra che oggi sostiene il sindaco Nesladek».
E in merito all’operato dei sindaci Dipiazza e Gasperini, sempre replicando a Coslovich, Grizon suggerisce «di ripensare a com’era Muggia quindici anni orsono: a partire dall’acqua alta nel centro storico, all’illuminazione ante-guerra, alle scuole abbandonate con gli alberi sul tetto, per non parlare dell’immagine grigia e dello stato di abbandono in cui tutta Muggia versava».
«Quanto hanno fatto Dipiazza e Gasperini con il centrodestra – conclude – nessun altra amministrazione era riuscita a fare almeno in questi ultimi 30 anni. A confermarlo ci sono le opere realizzate: dalla pavimentazione del centro storico, all’arredo urbano, alla ristrutturazione delle scuole e degli asili, al rinnovo di tutta l’illuminazione pubblica, il lungomare Venezia, fino ai due parcheggi di Zaule, a quello di Caliterna e al museo Carà. A Coslovich chiedo dove avrebbe messo oggi, con la sua maggioranza, le almeno 200 automobili che trovano posto a Caliterna».

lunedì 21 giugno 2010

GRIZON (PDL): NESSUNO MEGLIO DI DIPIAZZA E DEL CENTRO DESTRA IN QUESTI ULTIMI 30 ANNI

Il coordinatore del Pdl di Muggia replica alle critiche del segretario di Rifondazione Comunista Maurizio Coslovich


Mi fa piacere che il capo di Rifondazione Comunista Maurizio Coslovich si dica “disgustato dagli attacchi portati giornalmente dal centro destra muggesano al sindaco Nesladek e all’amministrazione comunale” evidentemente la nostra opposizione sta dando fastidio e probabilmente fa capire ai muggesani molte cose che Nesladek ed i suoi fanno, o vanno in giro a raccontare, non sono proprio ciò di cui Muggia ed i suoi cittadini hanno bisogno.
Coslovich poi non sa o dimentica che i primi finanziamenti per la pavimentazione del centro storico stanziati dalla Camera di Commercio risalgono all’anno 1990 in cui fu sindaco Jacopo Rossini ed in particolare all’assessore Italico Stener che riuscì a farli stanziare sensibilizzando l’allora presidente l’on. Giorgio Tombesi.
Per quanto mi risulta non credo che all’amministrazione guidata dal prof. Sergio Milo, persona seria ed onesta, si possano ascrivere particolari meriti - se non forse quelli di aver dato continuità all’attività amministrativa - anche perché, se li avesse avuti, non sarebbe collassata a causa di una mozione di sfiducia nata proprio tra le fila di quella sinistra che oggi a Muggia sostiene il sindaco Nesladek.
Suggerisco a Coslovich e a tutti i muggesani, qualora lo avessero dimenticato, di ripensare a com’era Muggia quindici anni orsono andandosi a rivedere vecchie fotografie o a rileggere la cronaca del tempo: a partire dall’acqua alta nel centro storico, all’illuminazione ante guerra, alle scuole abbandonate con gli alberi sul tetto per non parlare dell’immagine grigia e dello stato di abbandono in cui tutta Muggia versava.
Quanto hanno fatto Dipiazza e Gasperini con il centro destra nessun altra amministrazione era riuscita a fare almeno in questi ultimi 30 anni o più. Questo è inconfutabile perché a confermarlo ci sono le opere e i progetti realizzati: dalla pavimentazione del centro storico, all’arredo urbano, alla ristrutturazione delle scuole e degli asili, al rinnovo di tutta l’illuminazione pubblica, il lungomare Venezia fino ai due parcheggi di Zaule e a quello di Caliterna e al Museo Carà. Così potremmo continuare al lungo.
Al sagace e lungimirante Coslovich chiedo poi dove avrebbe messo lui oggi, con la sua variopinta ed inconcludente maggioranza, le almeno 200 automobili che trovano posto a Caliterna, proprio nel centro di Muggia? Avrebbe preferito che l’impresa proprietaria dell’area realizzasse appartamenti ed attività commerciali che congestionassero la zona togliendo per sempre la vista sul mare?
Dipiazza e la sua maggioranza, a nostro giudizio, presero la decisione migliore per Muggia e l’investimento, seppur pesante, da anni sta dando una risposta ad un crescente bisogno di posteggi che questa amministrazione non ha saputo aumentare neanche di una unità e registra con crescente utile derivante dalla sua gestione nonostante lo spreco di quasi 70 mila euro della giunta Nesladek per un piano parcheggi inutile.

Claudio GrizonCoordinatore del PDL di Muggia
e Consigliere Comunale

martedì 25 maggio 2010

GRIZON: "DOPPI GETTONI, IL SINDACO NESLADEK NON CONOSCE LA LEGGE"

Da Il Piccolo del 25 maggio 2010 - Pagina 19 - Trieste

LA POLEMICA SUI COMPENSI DEI CONSIGLIERI
Grizon: «Doppi gettoni, il sindaco Nesladek non conosce la legge»


MUGGIA - Dura controreplica del consigliere Claudio Grizon (Pdl) al sindaco Nesladek in merito ai compensi di consiglieri e assessori. «Le allusioni del sindaco ai doppi incarichi e ai doppi gettoni nel centrodestra – afferma Grizon – sono accuse infondate, sia perché dimostra di non conoscere la legge, che non consente i doppi gettoni nella stessa giornata per la partecipazione ai consigli, sia perché mette in dubbio il lavoro dei suoi uffici che invece applicano correttamente la norma».
Quanto al numero dei componenti della giunta, altro aspetto della polemica, Grizon invita poi il primo cittadino a «rileggere i verbali del consiglio e la rassegna stampa. Vedrà che in questi anni, in numerose occasioni, vista la mancanza di risultati di alcuni suoi assessori abbiamo proposto che tanto valeva ridurne il numero e ridistribuire le deleghe. Non siamo certo stati noi – prosegue – a nominare assessori Veronese e la Tull, per poi rispedirli sui banchi del consiglio, e non siamo stati neanche noi a togliere le deleghe pesanti all’assessore Bussani o a ridimensionare quelle di Valentich».
«Riguardo agli incarichi – rincara Grizon – Nesladek è meglio che taccia. Fino a poco tempo fa cumulava l’incarico di sindaco part-time con la sua professione, con la presenza nella Conferenza per la programmazione socio-sanitaria di Codroipo e quella nella Commissione scientifica del Burlo».
In relazione alla diatriba sull’allargamento della giunta, il consigliere del Pdl rileva infine che «Gasperini non voleva certo allargare la giunta, come invece fa intendere Nesladek, semmai fare in modo che i suoi componenti potessero essere anche esterni al consiglio, come succede in moltissimi Comuni. Ma se a Nesladek questa era un’idea tanto cara, dopo averla proposta e mai formalizzata all’inizio del mandato, perché non l’ha concretizzata con la sua maggioranza?».

lunedì 24 maggio 2010

BORGO SAN CRISTOFORO, NESLADEK HA DIMENTICATO L’ACQUISTO DELLE SCARPATE E DELLE STRADELLE

Interrogazione urgente al sindaco Nesladek


Il 7 giugno 2004 il Consiglio Comunale decise all’unanimità l’acquisto dei terreni denominati “scarpate” e “stradelle” di Borgo San Cristoforo che l’imprenditore Aldo Memon aveva rilevato nell’ambito delle varie particelle intestate alla Società Edile Adriatica per 5.164 euro ma gli uffici comunali prima e la giunta Nesladek poi hanno dimenticato o forse non hanno voluto firmare il contratto.
“La giunta Gasperini infatti – ricorda il consigliere di Forza Italia – Pdl Claudio Grizon - già nell’aprile 2001 aveva deliberato di avviare le procedure relative all’acquisizione di quei terreni in quanto tali stradelle di collegamento alla via principale sono soggette ad un uso collettivo e quindi ad un uso pubblico e pertanto si era ravvisata l’esigenza di una pacifica regolamentazione che la pubblica amministrazione è in grado di garantire rispetto ad un privato”.
La pratica fu avviata con il curatore fallimentare della Società Edile Adriatica la quale aveva subito manifestato la propria disponibilità all’alienazione diretta dei terreni per un valore stimato dal perito pari ad Euro 5.164,56.
Le trattative però non ebbero immediatamente un esito positivo in quanto i beni della fallita società venivano posti in vendita venduti in un unico lotto
, comprensivo di altre particelle che non erano d’interesse per l’Amministrazione.
Successivamente l’amministrazione Gasperini chiese al curatore fallimentare di potere conoscere il nome dell’aggiudicatario, al fine di verificare la sua disponibilità alla vendita delle “scarpate e stradelle” che erano stati posti in vendita in un unico lotto il 4 aprile 2002.
Solamente il 19 gennaio 2004 il signor Aldo Memon confermò al Comune la sua disponibilità a vendere tutte le particelle non interessate alle infrastrutture del PRPC “Costa Alta” sempre al prezzo di 5.164,56 euro.
“L’ultima nota inviata dagli uffici comunali all’imprenditore Memon
– aggiunge Grizon - risale al maggio 2004 in cui lo si invita a verificare l’esattezza dei numeri delle particelle prima di formalizzare la delibera consiliare ed il contratto di compravendita, poi più nulla”.
“A questo punto – commenta il consigliere del Pdl - non è assolutamente chiaro per quale ragione l’atto non è stato sottoscritto e dove è finito l’importo di 6.713,94 euro che era stato complessivamente stanziato dal consiglio anche per le spese notarili”.
“Si tratta di un intoppo burocratico che gli uffici non sono riusciti a sbrogliare
– osserva Grizon - oppure più probabilmente una scelta deliberata di qualcuno di non perfezionare il passaggio di proprietà?”
“Tesi supportata anche dalla precisazione dell’ex sindaco Gasperini, che ho sentito in merito – spiega il consigliere – secondo il quale “avrebbe dovuto essere un atto già perfezionato dagli uffici, in quanto la mia amministrazione aveva già deciso l’acquisto”, ma dai quali invece ho saputo che con l’arrivo dell’amministrazione Nesladek, nell’aprile 2006, questa fu informata dall’esistenza di questa pratica in sospeso ma nessuno poi fece nulla o diede indicazioni”.
“Si tratta quindi di ben 44 particelle catastali
– conclude Grizon - sulle quali i residenti a Borgo San Cristoforo attendono chiarezza in quanto in tutto questo tempo sono rimaste sospese in un limbo amministrativo sospetto”.
“Perché la giunta Nesladek non è intervenuta
– chiede Grizon in una interrogazione urgente al sindaco Nesladek sul tema -, rinnovando eventualmente fosse necessario, l’indicazione agli uffici a sottoscrivere il contratto d’acquisto come deciso all’unanimità dal Consiglio Comunale?”. “Quali altri interessi od obiettivi aveva ed ha Nesladek su quelle particelle?”

giovedì 1 aprile 2010

DIPIAZZA A NESLADEK: MUGGIA L'HO CAMBIATA IO

LA NOTA
L'amico Roberto Dipiazza interviene per ricordare ai cittadini come stanno le cose su Acquario e per rimandare al mittente i soliti provocanti ed inconcludenti proclami di Nesladek che, non pago delle brutte figure che si sta rimediando in questo periodo su commercio, senso unico verso Lazzaretto, ufficio urbanistica ecc., pensa che qualcuno ancora gli creda.


Da Il Piccolo del 1 aprile 2010 - Pagina 22 - Trieste

DURA REPLICA DELL’EX SINDACO ASSIEME AL COLLEGA GASPERINI E AL CONSIGLIERE SANTORO

Dipiazza a Nesladek: Muggia l’ho cambiata io

«In dieci anni abbiamo speso 50 milioni. Acquario l’ha creato chi è venuto prima di me»

di GIOVANNI LONGHI


MUGGIA Si infiamma la polemica innescata dalle dichiarazioni del sindaco di Muggia, Nerio Nesladek, in merito alle difficoltà incontrate nella realizzazione del progetto di rilancio della zona costiera, legate, secondo il primo cittadino, agli errori commessi dalle giunte precedenti.
Dopo le smentite del capogruppo del Pdl in consiglio comunale, Claudio Grizon, rispedite al mittente dallo stesso Nesladek, adesso scendono in campo i diretti interessati, gli ex sindaci di Muggia Roberto Dipiazza e Lorenzo Gasperini, che in una nota congiunta, sottoscritta anche dal consigliere della lista Insieme per Muggia, Gioacchino Italo Santoro, scaricano le responsabilità dell’interramento ”Acquario” sul precedente commissario prefettizio.
«Intanto, in questi quattro anni – ribadiscono i tre esponenti del centrodestra – non è stato messo un chiodo, dopo che nei dieci anni precedenti sono stati spesi 50 milioni di euro per il territorio».
Su Acquario, Roberto Dipiazza si chiama fuori senza tanti preamboli: «Nesladek dovrebbe informarsi meglio. Io – spiega il sindaco di Trieste – non c’entro nulla con quell’interramento, non è farina del mio sacco e neppure di Gasperini. Si tratta di un intervento di chi aveva retto il Comune prima di me. Se avessi avuto qualche coinvolgimento in quello che non posso non definire uno scandalo, mi avrebbero inquisito. Rivendico, al contrario – aggiunge Dipiazza – la completa paternità del cambiamento di Muggia. Né Nesladek, né altri al mondo possono smentirmi».
Sulla stessa lunghezza d'onda il successore di Dipiazza alla guida dell’amministrazione muggesana, Lorenzo Gasperini: «Su Acquario non abbiamo mai approvato nulla – sottolinea l'attuale consigliere comunale del Pdl a Muggia –. Durante la mia amministrazione abbiamo soltanto preso visione dei progetti edilizi, ma nulla è mai stato approvato, l'iter delle concessioni demaniali non era neppure stato completato».
Poi la stoccata a Nesladek: «In dieci anni – si legge nella nota – abbiamo speso 50 milioni di euro in opere pubbliche. In questi quattro anni, loro non solo non hanno mosso una foglia, ma hanno bloccato interventi già avviati da noi e già finanziati».
Ecco gli esempi, citati nel testo: congelato il completamento della piazza Caliterna con il previsto attracco del traghetto; ferma la pavimentazione vicino al castello; finito nel nulla il completamento di piazza della Repubblica con l’abbellimento previsto sull’area accanto al Distretto sanitario, sopra il serbatoio del distributore di benzina; ancora provvisoria la rotatoria vicino al rio Ospo; sparita l’idea di rifacimento delle piattaforme a mare vicino al molo T; scomparso il progetto di riqualificazione dell’ex scuola di San Rocco da adibire a centro estivo e doposcuola».
Rincara la dose Gioacchino Italo Santoro: «I cambi in corsa effettuati dal sindaco nell’attribuzione delle deleghe agli assessori, gli avvicendamenti dei funzionari, il valzer dei segretari comunali, ben quattro in quattro anni, la dicono lunga sull’operato di questa giunta. Per quanto concerne poi Acquario – ribadisce il consigliere di Insieme per Muggia – il sito è tale e quale quattro anni fa. Il porto di Lazzaretto non è stato realizzato. Gli spazi per la balneazione sono sempre quelli».
«Vogliamo parlare del senso unico in direzione Slovenia? La verità – aggiunge Santoro – è che questa amministrazione è assolutamente incapace di programmare qualcosa di positivo, di reperire risorse, ed è pronta solo a gettare fumo negli occhi dei cittadini, con spreco di denaro in manifestazioni propagandistiche che non hanno lasciato il segno. Vorrei invitare il sindaco – conclude l’esponente del centrodestra – a sfogliare il nostro programma elettorale, confrontando quanto fatto dalle nostre giunte con quanto realizzato dalla sua: si accorgerà che da una parte c'è una Muggia rinata dall' assopimento di 50 anni di amministrazione di sinistra, dall’altra il nulla».

giovedì 21 gennaio 2010

GUERRA DI CIFRE GRIZON-COMUNE

Da Il Piccolo del 21 gennaio 2010 - Pagina 21 - Trieste

LE SPESE DELLE GIUNTE PRECEDENTI
Guerra di cifre Grizon-Comune

MUGGIA È guerra di cifre tra maggioranza e opposizione; il coordinatore di Forza Italia, Claudio Grizon, replica a quanto dichiarato dal consigliere di maggioranza Fulvio Tomini, che nei giorni scorsi aveva contestato i lavori eseguiti dalle precedenti amministrazioni e le relative spese sostenute: «Sotto la giunta Dipiazza – ha replicato ieri Grizon – sono state effettuate opere pubbliche per 50miliardi delle vecchie lire e con la giunta Gasperini sono stati spesi 25milioni di euro».

Le cifre, a giudizio dell’esponente forzista, dimostrerebbero «l’abisso tra l’attuale Amministrazione e le precedenti, sia in termini di capacità di individuazione delle risorse, che di realizzazione delle opere pubbliche sul territorio».

Il coordinatore forzista ha poi ricordato alcune delle opere effettuate prima della giunta Nesladek, citando ad esempio il posteggio di Aquilinia con annessi la farmacia e gli ambulatori dei medici, la ratifica alla viabilità del centro di Zaule per la realizzazione della terza corsia, l’ampliamento della rete d’illuminazione di tutto il territorio. E ancora: il dragaggio e la pulizia di tutto il porticciolo con il posizionamento di nuove catenarie per le barche, la realizzazione del bocciodromo e la costruzione del campo di calcio a 7.

«Credo che i cittadini di Muggia – conclude Grizon - alla luce di questi dati e facendo ricorso alla propria memoria, non avranno difficoltà a trarre da soli le loro valutazioni rispetto alla pochezza ribadita dall’attuale giunta».