Per ora senza commenti... Nesladek commenta dati che non ci ha voluto ancora dare, e che ha solo lui, pur essendo stati validati dall'ARPA... cosa ci sarà da nascondere? Potrebbero far saltare le sue promesse? Visto che i dati sull'inquinamento sull'area ex Acquario non li ha voluti fornire a tutti i consiglieri noi li abbiamo richiesti, vedremo quando ce li farà avere!
Da Il Piccolo del 14 agosto 2010 - Pagina 17 - Trieste
MUGGIA. IL SINDACO INTERVIENE SUI DATI DELL’INQUINAMENTO DEL TERRAPIENO
«Acquario, solo un’area con valori elevati»
Nesladek: il tipo di intervento è legato all’uso futuro e da esso dipende il progetto di bonifica
MUGGIA «Nel terrapieno Acquario, sulla base di 129 prelievi, sono state individuate quattro aree con valori alterati e solo una di esse presenta valori particolarmente elevati». La precisazione è del sindaco di Muggia, Nerio Nesladek, che interviene sulla delicata questione dopo che il nostro giornale ha pubblicato i risultati delle contranalisi effettuate dall’Arpa sui dati dei campionamenti svolti da Cigra per conto del Comune.
«Secondo la legge che regola questa materia (la 152/2006) – sottolinea il sindaco – lo sforamento dei limiti di alcuni inquinanti non è più la sola condizione che preclude l’utilizzo di un sito inquinato. Bisogna invece dimostrare che questi inquinanti possono essere in grado di entrare in contatto con uomini o animali e determinare un danno se toccati, ingeriti o inalati. Per questo – aggiunge – ci si avvale una serie di indagini multidisciplinari che sono la base per l’analisi del rischio, lo strumento più avanzato di supporto alle decisioni nella gestione dei siti contaminati. Tutto ciò è stato fatto nel caso di Acquario, e con la consulenza di una delle migliori specialiste italiane del settore, la dottoressa Laura D’Aprile».
I risultati dell’analisi del rischio hanno portato a individuare le quattro aree indicate dal sindaco più sopra. «Ci troviamo di fronte a inquinanti – precisa Nesladek – che non hanno la tendenza a disperdersi nell’ambiente. Il dato inoltre che ci conforta è che questo inquinamento ha finora sostanzialmente risparmiato le acque sotto il terrapieno e il mare antistante, ed è perciò confinato sulla terraferma: dei 48 campioni prelevati dalle acque di falda, dei 15 campioni di acqua di mare e dei 10 campioni di sedimento marino , infatti nessuno è inquinato».
Secondo il sindaco, l’analisi del rischio evidenzia la necessità di attuare misure che interrompano, verso la superficie e verso il mare, una possibile esposizione per gli uomini e gli animali, e «gli interventi dovranno essere di una certa consistenza per un eventuale utilizzo di tipo residenziale, mentre potranno essere più limitati in caso di utilizzi diversi».
Il primo cittadino ricorda a questo punto che la legge prevede, a seconda del successivo utilizzo, diversi scenari: se la zona dovrà essere residenziale (cosiddetta tabella A, utilizzo previsto per 350 giorni all’anno per 24 ore al giorno) i criteri di bonifica devono essere più rigorosi; se invece l’utilizzo ricade nella tabella B (250 giorni all’anno per 8 ore al giorno) gli stessi criteri sono ovviamente meno restrittivi.
«Certe zone di Acquario – osserva il sindaco – se utilizzate con i criteri della tabella B potrebbero già essere restituite agli usi legittimi a fronte di interventi minimi. Proprio in questi giorni stiamo valutando se la destinazione d’uso di Acquario da noi prevista (spiaggia pubblica e gratuita) potrebbe rientrare nella tabella B, semplificando così costi e tempi».
Su queste basi, rimarca quindi Nesladek, verrà redatto il progetto di bonifica che la conferenza dei servizi regionale dovrà approvare, modificandolo se lo riterrà necessario.
«Dobbiamo inoltre ricordare – prosegue – che, proprio perché il cedimento progressivo della scogliera rischiava di estendere a zone indenni l’inquinamento, abbiamo ritenuto di dare avvio con urgenza al ripristino della stessa e a una messa in sicurezza e pulizia di tutta l’area. L’opera, già iniziata, rappresenta il punto di partenza della bonifica di Acquario, contemporaneamente alla conclusione delle procedure di caratterizzazione del sito. Senza dubbio – conclude il sindaco – in stretta collaborazione con Arpa, la Regione e gli altri enti coinvolti verrà elaborato un progetto di bonifica molto accurato». (gi. pa.)
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