giovedì 2 settembre 2010

L'UFFICIO COMMERCIO DEL COMUNE E' NEL CAOS

Da Il Piccolo del 2 settembre 2010 - Pagina 19 - Trieste

«L’ufficio commercio del Comune è nel caos»

Interrogazione di Grizon (Pdl) in seguito ai problemi emersi nella vicenda dell’hotel Dulcinea

MUGGIA «Ritardi all’ufficio commercio, sanzioni sbagliate dai vigili e inesistenza dello Sportello unico per le imprese». A muovere questi rilievi alla giunta è Claudio Grizon, coordinatore e consigliere comunale del Pdl, che ne chiede conto al sindaco Nesladek con un’interrogazione urgente che si accinge a presentare dopo il recente sopralluogo dei reparti amministrativi della Questura e dei vigili urbani agli hotel Dulcinea e La Bussola.
«Lascia non poco perplessi – sottolinea Grizon - la scarsa tempestività dell’ufficio commercio nella conclusione di una pratica che era in dirittura d’arrivo, dopo l’ultimo sopralluogo della Commissione preposta». In fondo, osserva il consigliere, un corretto rapporto tra istituzioni e cittadini dovrebbe essere fondato a prevenire piuttosto che a punire, «specie se si tratta di un imprenditore che ha investito non poco per un’attività di cui anche la collettività trarrà vantaggio».
«Viene da chiedersi – prosegue Grizon – se lo zelo dimostrato delle forze dell’ordine, e in particolare quello dei vigili urbani, sia stato orientato anche ai controlli per la prevenzione dell’abusivismo nel campo delle ricettività, che probabilmente interessa anche il territorio muggesano».
Il coordinatore del Pdl si sofferma quindi sull’ufficio commercio del Comune. «Il caos che ha coinvolto l’ufficio commercio – rimarca – è probabilmente causato anche dal recente pensionamento del responsabile, e trova conferma oltre che dai ritardi nel rilascio delle autorizzazioni dal fatto che a un recente sopralluogo della Commissione l’ufficio si è dimenticato di invitare il rappresentante degli albergatori».
A questo punto, afferma Grizon, l’amministrazione deve rendere conto dell’operato degli uffici, e in particolare della violazione che i vigili urbani hanno contestato al nuovo albergo, per la mancata richiesta di apposizione dell’insegna, che nel contempo invece era stata oggetto di una dichiarazione d’inizio attività, conseguentemente alla quale l’ufficio urbanistica aveva dato le sue prescrizioni».
«Nesladek dovrà spiegarci poi – prosegue il consigliere – come mai i vigili urbani hanno sbagliato la contestazione della violazione, avendola spedita al gestore dell’hotel anziché al proprietario dell’immobile che ha presentato tutta la documentazione sulla nuova attività».
«Emerge infine – conclude Grizon – che lo Sportello unico delle imprese, di cui il funzionario andato in pensione era responsabile con la funzione di ”posizione organizzativa” (remunerata con circa 5-6 mila euro in più all’anno), esisteva solo sulla carta, in quanto nel caso in questione fin dall’avvio delle pratiche avrebbe dovuto comunicare l’obbligo dettato dall’art. 23 del Codice della strada di presentare anche la richiesta per apporre l’insegna dell’hotel».

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