COSA INTENDE FARE LA SOCIETA' A MUGGIA?
LA NOTA
Mi chiedo se il sindaco Nesladek, che ormai è già impegnato in campagna elettorale ed ha già iniziato a spendere a destra e a manca l'acconto del milione e mezzo di euro di acconto derivante dagli oneri di urbanizzazione generosamente anticipati da Coop Nordest per la realizzazione del mega centro commerciale nella valle delle Noghere, ha notato l'articolo apparso sull'edizione del 31 ottobre scorso de Il Piccolo dove, nell'ambito di un'interessante analisi dei programmi di sviluppo della società Coop Nordest nel Friuli Venezia Giulia nei prossimi due anni, non si fa neanche cenno all'intervento previsto a Muggia.
Oltretutto l'articolo non compare neanche nella rassegna stampa curata dall'amministrazione sul sito dell'Ente dove invece di solito vengono ripresi tutti gli articoli in cui viene citata in qualche modo Muggia, le attività dell'amministrazione ed i progetti che riguardano il territorio. Il silenzio più assoluto, vorrei dire quasi la censura, si spera involontaria, di una notizia che potrebbe avere ripercussioni importantissime sullo sviluppo delle attività economiche di Muggia.
Per Trieste, come si può vedere nell'articolo che vi ripropongo di seguito, si fa cenno solo alla presenza nel centro Free Time e al nuovo centro commerciale nel Silos a Trieste. Del nuovo centro a Muggia neanche una parola! Intanto però Nesladek ha incassato gli oneri di urbanizzazione e li sta spendendo a pioggia anche per legittimi ma discutibili scopi elettorali. E pensare che il Comune dovrà incassare a breve un altro milione di euro a saldo!!!
A questo punto creda sia urgente ed necessario un chiarimento da parte del sindaco Nesladek e delle Coop Nordest sulle attività che la società vuole fare a Muggia nell'area che Teseco ha bonificato e poi venduto a loro.
Per quanto ci riguarda sembra proprio che il settore commerciale, e quello della grande distribuzione in particolare, sentendo anche la Camera di Commercio e le organizzazioni di categoria, non abbia bisogno di ulteriori spazi a Muggia. A questo punto però serve chiarezza da parte dei diretti interessati e le Coop Nordest devono giocare a carte scoperte. Non vorremmo che la prossima amministrazione sia chiamata a pagare il conto di Nesladek, che ora scialacqua il milione e mezzo di euro, e restituire l'importo alle Coop Nordest.
Da Il Piccolo del 31 ottobre 2010 - Pagina 9 - Attualità
LA SFIDA DEI CONSUMI
Coop Nordest investe 700 milioni contro la crisi
Prevista l’apertura di 55 nuovi punti vendita. Sgavetta: creiamo 4000 nuovi posti di lavoro
LA GRANDE DISTRIBUZIONE
dall’inviato
PIERCARLO FIUMANÓ
LAZISE SUL GARDA Nei prossimi due anni il sistema Coop prevede l’apertura di 55 nuovi punti vendita in Italia (40 supermercati, 15 ipermercati) per oltre 700 milioni di investimento con 4 mila nuovi addetti. Roberto Sgavetta è vicepresidente della Coop Nordest, una delle 9 grandi cooperative del sistema Coop con oltre 550 mila soci consumatori in Emilia, Lombardia, Veneto Orientale e Friuli Venezia Giulia: ”Nonostante la crisi prevediamo, in seguito alle nuove aperture e all’aumento dei volumi di vendita, un incremento del fatturato del 3,4% a fine 2010. Nel 2011 l’aumento dei prezzi nel sistema Coop Nordest sarà inferiore all’inflazione prevista in crescita del 2%”.
Da Reggio Emilia e dalla sede secondaria di Pordenone il movimento cooperativo a Nordest guida l’offensiva alla crisi dei consumi tutta giocata sul valore aggiunto del marchio Coop, sulla missione sociale (solo in Friuli Venezia Giulia i soci sono 558.712), sulle iniziative di solidarietà, e su campagne etiche come quella avviata in questi giorni per l’utilizzo dell’acqua di rubinetto, che ha scatenato l’offensiva dei venditori di acque minerali: ”La nostra strategia di supporto alle famiglie-afferma Sgavetta- va in molte direzioni: dal risparmio legato alla vendita dei farmaci da banco negli ipermercati, una vera rivoluzione in un settore protetto come questo, fino alle offerte nel settore alimentare che ogni anno portano a beneficio dei soci circa 29,5 milioni di euro”. É anche questo il motivo per cui alla Coop Nordest nel 2009 hanno sofferto meno i cali delle vendite (-0,4% rispetto alle medie del -2% riscontrate nelle altre realtà distributive).
Di fatto alla Coop Nordest, che a Lazise sul Garda ha organizzato una convention per gli associati, assicurano ancora in media prezzi meno cari del 25%. Nel 2009 il 73,7% delle vendite è stato effettuato ai soci. La crisi ha indotto il movimento, che anni fa affidò a Woody Allen la creazione dei suoi spot pubblicitari, a confermare sconti del 10% per chi è in cassa integrazione o è stato licenziato. Ne hanno beneficiato 13.502 persone (2.366 in Fvg). Sgavetta conferma che Coop Nordest in Fvg sta valutando lo sbarco a Villesse nell’area Ikea: l’apertura del nuovo ipermercato (circa 8 mila metri quadrati) comporterà probabilmente la chiusura del centro di Gradisca. A Trieste Coop è presente con l’ipermercato Montedoro di Muggia su 4.300 metri quadrati mentre ”va avanti” il progetto Silos di cui Coop è socio promotore. Nonostante preveda ”una forte pressione sui prezzi” anche nel 2011, Sgavetta insiste sul fatto che ”Coop è l’unica azienda italiana che salvaguardia l’impresa locale e resiste all’impatto della crisi nonostante, soprattutto in Fvg, vi sia una densità competitiva fra le più alte d’Italia”.
Può farlo anche in forza di un bilancio che nel 2010 si chiuderà nuovamente - anticipa Sgavetta - con un utile al netto delle imposte previsto in crescita di una decina di milioni (+1%) rispetto a profitti per 930 milioni nel 2009) mentre le vendite dovrebbero raggiungere quota 1 miliardo a livello consolidato ”grazie ai forti investimenti dei nostri soci e alle nostre promozioni commerciali”. I conti 2009 di Coop Nordest si sono chiusi con 1.109 di vendite (930 milioni della capogruppo). L’utile della gestione commerciale è stato pari a 5,1 milioni (2,1 milioni nel 2008).
Nessuna intermediazione, una forte rete distributiva che abbatte i costi di trasporto, l’autoreferenzialità dei soci, il consumo critico, lo stretto legame sociale e solidaristico fanno di Coop, che ha la sua roccaforte a Reggio Emilia con una sponda forte in Fvg, un caso unico: ”La nostra è una originale esperienza di mutualità, democrazia economica, partecipazione, grazie anche alla qualità e sicurezza dei nostri prodotti”, sottolinea il presidente Marco Pedroni. E la crescita dei soci avanza a un ritmo di 20-25mila all’anno: ”Noi riusciamo a garantire prezzi bassi grazie ai recuperi di efficienza. Il Fvg è la regione che vanta il primato della più alta intensità distributiva in Italia con 350 metri quadrati di superfice di vendita ogni mille abitanti a Udine e Gorizia. Fa eccezione solo Trieste (183 metri quadrati) città dove è presente un solo ipermercato contro i 31 di una città come Mantova.
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