Da Il Mattinale del Popolo della Libertà - 1 marzo 2011
PdL, calunnie e menzogne sono sconfitte dai sondaggi
Una cosa sono le parole, un’altra cosa sono i numeri. È dalla scorsa estate che le opposizioni (di sinistra e di “centro”) dichiarano che la fiducia nel governo e nella sua maggioranza è in calo. Se si prendesse per buona la forza con cui tali affermazioni vengono fatte, la fiducia nel centrodestra sarebbe al lumicino. Ma ci sono i numeri che smentiscono questa tesi cervellotica, costruita sul tridente AnnoZero-Ballarò-Repubblica.
L’ultimo sondaggio, di fonte non sospetta perché tutt’altro che vicina a Silvio Berlusconi, è quello di EMG per il TgLa7 reso noto ieri sera. E non è un sondaggio occasionale perché ha cadenza settimanale.
Ebbene, secondo i dati appena forniti, che includono anche la polemica tentata dalla sinistra, e andata a vuoto, sui rapporti tra Berlusconi e Gheddafi, l’intenzione di voto per il Popolo della Libertà è in crescita al 30,1%, a cui si aggiunge il 10,9% della Lega e l’1,2% de La Destra: un blocco che raggiunge il 42,2%. Il Partito democratico, che la settimana scorsa aveva superato quota 26%, è tornato al di sotto: 25,9% ovvero 7 pesantissimi punti in meno di quanto ottenne quasi tre anni fa con Veltroni. Della perdita del Pd ha approfittato l’Idv, risalita al 5,9%, ma pur sempre lontana dai fasti dell’8% delle europee. Anche la Sel di Nichi Vendola, pur con l’8,2%, registra un lieve calo e quindi mostra il fiato grosso: dal 9% che aveva raggiunto e da cui sperava nel balzo a due cifre, ha fatto invece un passo indietro. Il percorso “narrativo” del leader della Puglia è meno fluido. Messe insieme, queste tre formazioni raggiungono il 39%, cioè oltre 3 punti in meno del centrodestra.
E il cosiddetto “terzo polo”? Cala. Scende infatti l’Udc al 6,3%, fermo Fli al 3,6% mentre perdono qualcosa MpA e Api allo 0,7%. Complessivamente un 10,6% ben lontano da quel range 15-20% che era stato magnificato per mesi.
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