19.898,20 euro di indennità di fine mandato per il sindaco Nerio Nesladek: circa 4.000 euro per ogni anno di mandato. Infatti, pur essendo succeduto a se stesso, la legge regionale prevede che “spetta ai sindaci un’indennità di fine mandato corrispondente ad una somma pari ad una indennità mensile spettante per ogni anno di mandato”. Pertanto con la determinazione n.711 del 13 giugno scorso gli uffici comunali hanno elargito al sindaco questa bella sommetta, alla faccia di tutti i muggesani che devono tirare la cinghia.
Certamente il sindaco ha tutti i diritti ad incassare quei 20 mila euro ma è ovvio che con ogni probabilità gli saranno utilissimi anche per pagare le spese della campagna elettorale.
Questi sono i veri ed immotivati costi della politica che andrebbero eliminati dal consiglio regionale, piuttosto di mortificare l’impegno dei poveri consiglieri comunali o provinciali che ad esempio a Muggia ricevono 54 euro lordi per ogni seduta di consiglio.
L’indennità di fine mandato è frutto di tempi in cui la sensibilità dell’opinione pubblica sulla spesa pubblica era meno accentuata in cui, oltretutto, i bilanci degli enti locali forse non erano così tirati per il collo: oggi non sarebbe ammissibile.
Ritengo pertanto che Nesladek farebbe bene a valutare la possibilità di rinunciare a questa vera e propria regalia nei suoi confronti da parte dei cittadini di Muggia (anche a spese di quanti non lo hanno votato) e magari a considerare la possibilità di devolverli al settore sociale o ad altre attività del Comune per le quali non ci sono risorse.
Claudio Grizon
Consigliere Comunale di Muggia del PDL
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