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martedì 25 ottobre 2011

PARI OPPORTUNITA', CANCELLATA LA "PAGHETTA" DELLA PRESIDENTE

Da Il Piccolo del 25 ottobre 2011 - Pagina 24 - Cronaca Trieste

LA COMMISSIONE DI PALAZZO GALATTI
Pari opportunità, cancellata la “paghetta” della presidente

Non passa giorno, ormai, senza che si parli, almeno un poco, di tagli ai costi della politica. E così finisce nel mirino anche la “paghetta” della presidente della commissione Pari opportunità della Provincia - ruolo oggi scoperto in attesa di elezione, e soprattutto di accordo, tra le nuove commissarie post-elezioni - cancellata dalla maggioranza su insistenza dell’opposizione, con tanto di suggello ufficiale ieri: il voto unanime. «Con l’eliminazione della paghetta di 300 euro al mese per la presidente della commissione Pari opportunità - precisa il capogruppo dei berluscones di Palazzo Galatti, Claudio Grizon - abbiamo contribuito a far risparmiare all’ente 3.240 euro all’anno, quindi oltre 16mila nell’arco del mandato». «La maggioranza - incalza Grizon - avrebbe voluto mantenere questo anacronistico e immotivato rimborso ridotto del 10%. Ma dopo le nostre insistenze, e dopo aver annunciato che ce ne saremmo occupati presentando una delibera consiliare, evidentemente il centrosinistra è tornato sui suoi passi pur di non dover discutere una delibera che li avrebbe messi in forte imbarazzo. E ora approfondiremo il tema dell’indennità della consigliera di parità nominata dalla presidente della Provincia (Gabriella Taddeo, risulta dal sito dell’ente, ndr), figura poco nota, ma ben pagata, sembrerebbe attorno ai 25mila euro all’anno, e che non si sa bene se sia realmente utile, considerato che ha funzioni di tutela delle donne pari a un difensore civico. Funzioni ben espletate già da giudici di pace, sindacati e patronati».(pi.ra.)

sabato 16 luglio 2011

GRIZON: "NESLADEK RINUNCI AI 20 MILA EURO"

Da Il Piccolo del 16 luglio 2011 - Pagina 23 - Cronaca Trieste

Grizon: «Nesladek rinunci ai 20mila euro»




MUGGIA - Un’indennità di fine mandato da 19 mila 898 euro. Questo il buonuscita, anzi, vista l’occasione, il buon rientro, che l’amministrazione regionale ha riservato al sindaco muggesano Nerio Nesladek. Una media quindi di quasi 4mila euro per ogni anno speso alla guida della cittadina. La legge parla chiaro. Nonostante sia stato riconfermato primo cittadino secondo la Regione ai sindaci spetta un’indennità di fine mandato corrispondente ad una somma pari ad una indennità mensile spettante per ogni anno di mandato. Decisamente critico sulla vicenda il consigliere comunale del Pdl Claudio Grizon. «Certamente il sindaco Nesladek ha tutti i diritti ad incassare quei 20 mila euro ma è ovvio che con ogni probabilità gli saranno utilissimi anche per pagare le spese della campagna elettorale», spiega l’esponente dell’opposizione il quale ha anche auspicato che «il consiglio regionale elimini tale indennità, frutto di tempi in cui la sensibilità dell’opinione pubblica sulla spesa pubblica era meno accentuata». Da qui l’appello al sindaco del centrosinistra: «Ritengo che Nesladek farebbe bene a valutare la possibilità di rinunciare a questa vera e propria regalia nei suoi confronti da parte dei cittadini di Muggia (anche a spese di quanti non lo hanno votato) e magari a considerare la possibilità di devolverli al settore sociale o ad altre attività del Comune per le quali non ci sono risorse». Ora il testimone passa al primo cittadino. (tosq.)

venerdì 15 luglio 2011

ECCO I VERI COSTI DELLA POLITICA: 20.000 EURO DI INDENNITA’ DI FINE MANDATO PER IL SINDACO NESLADEK

Grizon (PDL): il consiglio regionale dovrebbe eliminarla, Nesladek consideri la possibilità di darli al sociale


19.898,20 euro di indennità di fine mandato per il sindaco Nerio Nesladek: circa 4.000 euro per ogni anno di mandato. Infatti, pur essendo succeduto a se stesso, la legge regionale prevede che “spetta ai sindaci un’indennità di fine mandato corrispondente ad una somma pari ad una indennità mensile spettante per ogni anno di mandato”. Pertanto con la determinazione n.711 del 13 giugno scorso gli uffici comunali hanno elargito al sindaco questa bella sommetta, alla faccia di tutti i muggesani che devono tirare la cinghia.
Certamente il sindaco ha tutti i diritti ad incassare quei 20 mila euro ma è ovvio che con ogni probabilità gli saranno utilissimi anche per pagare le spese della campagna elettorale.
Questi sono i veri ed immotivati costi della politica che andrebbero eliminati dal consiglio regionale, piuttosto di mortificare l’impegno dei poveri consiglieri comunali o provinciali che ad esempio a Muggia ricevono 54 euro lordi per ogni seduta di consiglio.
L’indennità di fine mandato è frutto di tempi in cui la sensibilità dell’opinione pubblica sulla spesa pubblica era meno accentuata in cui, oltretutto, i bilanci degli enti locali forse non erano così tirati per il collo: oggi non sarebbe ammissibile.
Ritengo pertanto che Nesladek farebbe bene a valutare la possibilità di rinunciare a questa vera e propria regalia nei suoi confronti da parte dei cittadini di Muggia (anche a spese di quanti non lo hanno votato) e magari a considerare la possibilità di devolverli al settore sociale o ad altre attività del Comune per le quali non ci sono risorse.

Claudio Grizon
Consigliere Comunale di Muggia del PDL