"Tirocinante di giorno, consigliere provinciale la sera". E’ questa la curiosa situazione in cui si trova Matteo Puppi, neoeletto consigliere provinciale per il PD ma nel contempo tirocinante alla funzione politiche attive del lavoro, nell’ambito dell’assessorato guidato da Adele Pino, dal settembre dello scorso anno e fino al 31 agosto prossimo.
"In occasione del voto in consiglio sulle condizioni di eleggibilità e di compatibilità degli eletti - sottolinea Claudio Grizon, capo gruppo del PDL in Provincia - passata all’unanimità lo scorso 20 giugno, nessuno ha segnalato situazioni di ineleggibilità e/o incompatibilità che riguardassero i consiglieri ma nei giorni, scorsi quando ho saputo di questa situazione, mi sono chiesto se fosse regolare".
"Fosse stato dipendete dell’Ente - prosegue Grizon - sarebbe stato ineleggibile, ma è certo che la situazione è particolare anche perché i tirocinanti credo ricevano dalla Provincia un compenso di 500 euro e sono tenuti a rispettare un orario di lavoro".
"Vista la particolarità del caso non so se si possa configurare una situazione di incompatibilità o ineleggibilità - spiega il consigliere - per cui ho sottoposto la questione al Segretario Generale, vedremo quale sarà la sua valutazione".
"Credo che sarebbe comunque opportuno che il consigliere rinunci ad uno dei due ruoli - evidenzia il capo gruppo - se non altro per una questione di etica ed opportunità, restituendo i compensi ricevuti come tirocinante dalla Provincia dopo la sua elezione".
"Comunque sia - conclude Grizon - c’è un fil rouge che ha portato Puppi dapprima all’assessorato della Pino e poi ai banchi del consiglio, ed è proprio l’appartenenza al Partito Democratico che mi sembra che neanche su queste piccole cose abbia dimostrato stile e correttezza".
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