La presidente Bassa Poropat sta facendo di tutto per dare non solo la percezione ma anche la certezza ai cittadini che una Provincia così amministrata non serve a niente.
Su ogni questione di rilevanza generale, dall’emergenza sulla Ferriera al turismo, la Provincia non riesce ad uscire dall’ombra del Comune che anche con la gestione Cosolini si ripropone sulla politica cittadina.Noi vogliamo stanare la professoressa Bassa Poropat, far si che svolga il suo ruolo nell’interesse dell’Ente e del territorio.Invece questa sinistra pretenderebbe che l’opposizione tacesse o che fosse costretta ad un sostanziale silenzio politico per non turbare l’atmosfera ovattata cara alla presidente più propensa ad ospitare nei salotti di Palazzo Galatti le signore dei circoli culturali o del bridge, piuttosto che le categorie economiche, gli imprenditori ed i protagonisti dello sviluppo economico del territorio.
Per farci tacere la sinistra interpreta quindi a suo uso e consumo norme e regolamenti con l’avvallo più o meno consapevole dei responsabili degli uffici, propone di cassare i temi già posti all’ordine del giorno cercando di evitare ogni discussione nel merito dei problemi e ogni dibattito politico che, considerati i pasticci fatti fin’ora, l’inesperienza della maggioranza e l’evidente ordine di scuderia di serrare le fila su ogni questione, danno la certezza di sentirsi inadeguati a fronteggiare un’opposizione coesa, motivata e pronta a porre sui tavoli provinciali quei problemi della città e del territorio sui quali è atteso e dovuto anche l’intervento di questa Provincia.L’Ente, invece, nelle mani della professoressa Bassa Poropat, sembra fin dall’inizio di mandato indirizzato verso un pericoloso oblio che potrebbe divenire una motivazione concreta per giustificarne l’eliminazione o la modifica del tuo territorio di riferimento o, ancor peggio, offrirebbe l’occasione ai sostenitori della città Metropolitana di riaprire pericolosamente il dibattito sulla questione.Fino ad oggi due mesi di pasticci, lungaggini e perdite di tempo. Dal primo settembre però la musica cambierà, se non per volere della maggioranza per volere e determinazione dell’opposizione che non si sottrarrà dal dettare i tempi e i temi dell’agenda politica di fine anno.
Claudio Grizon
Capo Gruppo del PDL in Provincia di Trieste
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