Non poteva lasciarmi indifferente l’appello delle redazioni di Radio e TV Capodistria a seguito dell’annunciato passaggio della messa in onda delle loro trasmissioni dall’ Hotbird (13 gradi Est) all’Eutelsat 16 A (16 gradi Est).
Apparentemente infatti si tratta di una questione tecnica di poco conto ma se non si troveranno soluzioni alternative Tele Capodistria diverrebbe di fatto invisibile sia per gli italiani della comunità del capodistiano e dell’Istria fino alla Dalmazia che per gli abitanti della nostra regione, a meno che non si provveda a modifiche al proprio impianto d’antenna.
C’è quindi il rischio che si riduca in modo significativo la visibilità dei programmi di Tele Capodistria e di cancellare la presenza dell’emittente di lingua italiana su gran parte del territorio istriano vanificando così il suo ruolo a sostegno della diffusione della lingua, della cultura e della presenza della Comunità Nazionale Italiana.
Questa decisione giunge dopo che ormai da tempo la sede RAI di Trieste con lo spegnimento dell’antenna in OM - onde medie ha già precluso alla Comunità dei connazionali dell’Istria la possibilità di ascoltare i programmi radiofonici prodotti dalla redazione giuliana, dedicati anche ai nostri connazionali, che tradizionalmente raggiungevano il capodistriano e la costa istriana, il cui ascolto ora è possibile solo in FM – modulazione di frequenza.
Considerato quindi che rendendo di fatto impossibile la visione di Tele Capodistria, la TV di stato ed il Governo sloveno comprometterebbero irrimediabilmente, oltre la sua funzione culturale, sociale e storica presenza, anche le professionalità maturate e i livelli occupazionali delle Redazioni di Radio e TV Capodistria che occupano circa 150 persone tra tecnici, giornalisti e collaboratori oggi presenterò una interpellanza urgente alla presidente della Provincia di Trieste Maria Teresa Bassa Poropat.
Auspico che la Presidente intervenga nei confronti della TV di Stato e del Governo sloveno perché si individuino delle soluzioni tecniche atte a garantire e a migliorare la visibilità e la diffusione dei programmi italiani di Radio e Tv Capodistria, si scongiuri il pericolo di una graduale emarginazione del ruolo e della presenza delle due Redazioni ed il possibile ridimensionamento del personale impiegato e si individuino delle soluzioni atte a garantire la diffusione dei segnali radio e TV della Sede RAI di Trieste nel sistema digitale terrestre in Croazia.
Claudio Grizon
Consigliere della Provincia di Trieste
Capo Gruppo del PDL
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