“Le voci sulle difficoltà finanziarie del Muggia Calcio ci erano giunte da tempo, e da più parti, per cui – rivela il consigliere del Pdl Claudio Grizon
- un mese fa ho chiesto agli uffici comunali tutta una serie di documenti sui
rapporti tra il Comune e le società sportive ed inoltre i dati sui contributi
erogati in queste sette anni di amministrazione Nesladek, per poter approfondire
la situazione in vista del bilancio 2013” .
“Il pignoramento effettuato da Equitalia lo scorso 5
aprile al Comune di Muggia sui 35 mila euro (sui quasi 40 di debito) destinati
alla gestione dello stadio comunale (impegnati a favore di Equitalia
con una determina del 30 aprile scorso) – spiega il consigliere Grizon –
rende pubbliche le difficoltà del Muggia
Calcio che condizionano pesantemente la gestione e l’utilizzo dello
Stadio Comunale: come farà la
società a gestire lo stadio nel 2013 senza quelle risorse? Il sindaco Nesladek e l’assessore allo sport cosa
stanno facendo per far luce sulla vicenda? La società ha altri debiti che noi non
conosciamo?”.
“Già alla fine dello scorso
anno – aggiunge il consigliere Pdl Christian
Gretti – il Consiglio aveva
autorizzato, con nostra contrarietà e di quella di tutta l’opposizione,
l’erogazione di un anticipo di 10 mila euro sul contributo 2013, ma
evidentemente la situazione era ed è ben più grave di quanto appare.
E poi quei 10 mila euro sono stati erogati e
rendicontati?”.
“Non entriamo nel merito
dell’attività sportiva della Società – evidenzia Gretti – che nel 2011
oltretutto ha beneficiato, assieme ad altre, di importanti risorse
straordinarie tratte dagli oneri di urbanizzazione di Coop Nord Est,
ma da pubblici amministratori ci preoccupa
che le sorti dello Stadio siano legate alla crisi finanziaria di chi lo dovrebbe
gestire con trasparenza ed efficienza”.
“In attesa di ricevere i
dati richiesti – conclude Grizon – con i quali fare le verifiche del caso,
dobbiamo sottolineare che una cosa sono le
legittime ambizioni sportive della società ed altra cosa è la gestione dello
Stadio Comunale che deve essere improntata a criteri di efficienza e trasparenza
che però da questa vicenda non paiono emergere e che il Comune in primo luogo
dovrebbe pretendere e garantire”.
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