Il "tesoretto" del Fondo Trieste sia dedicato con priorità ad aziende in difficoltà come la ex Diaco che hanno l'esigenza di realizzare interventi urgenti per poter proseguire la produzione assicurando il mantenimento dei livelli occupazionali.
L'ex Diaco, infatti, dopo aver ripreso l'attività con una quarantina di dipendenti e pur avendo buone prospettive per il 2014, è stata messa in difficoltà dai rilievi dell'AIFA che le hanno intimato la realizzazione di lavori urgenti sugli impianti per 1.400.000 euro pena la chiusura dell'attività.
La nuova proprietà dopo aver già pagato 8 milioni di euro al curatore fallimentare ed un residuo di soli 2 milioni ha l'esigenza di fronteggiare queste impreviste spese che l'AIFA, solo un anno fa, non aveva richiesto per cui un intervento del Fondo Trieste sarebbe auspicabile e opportuno, specie dopo il ritiro dei trasferimenti e la sottoscrizione dell'accordo con le OO.SS. per il contratto di solidarietà.
Su mia richiesta nei giorni scorsi abbiamo discusso della situazione dell'ex DIACO in conferenza dei capi gruppo insieme all'assessore Adele Pino e al termine dell'incontro le ho chiesto di verificare la possibilità di far stanziare a sostengno di questa azienda, e di altre eventualmente in situazioni analoghe, parte del "tesoretto" di 2.684.000 euro del Fondo Trieste.
Sul tema a nome del gruppo del PDL abbiamo presentato un'interpellanza alla presidente Bassa Poropat affinché si faccia portavoce di questa proposta al Fondo Trieste.
Claudio Grizon
Capo Gruppo del PDL in Provincia di Trieste
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