La Nota
Il Comune di Muggia con l'assessore Stefano Decolle, conferma, pur senza scusarsi con i cittadini per i disagi, le mie considerazioni e preoccupazioni riprese da Il Piccolo il 14 agosto scorso sulla vicenda del calcolo errato della TARES che ha portato a notevoli errori sui bollettini spediti e ad un aumento delle previsioni di entrata di circa 300 mila euro rispetto al 1 milione e 800 mila euro previsti.
Da Il Piccolo di sabato 24 agosto - Pagina 23 - Cronaca Trieste
MUGGIA
Tares da ricalcolare ma chi non ha pagato non subirà sanzioni
di Davide Ciullo
MUGGIA - Non sarà oggetto di discussione nel prossimo Consiglio comunale, giovedì 29 agosto, la rimodulazione della Tares a Muggia. Tuttavia la questione, portata alla ribalta dai commercianti e rilanciata dal consigliere del Pdl Claudio Grizon, rimane saldamente nelle prime posizioni della lista di priorità.
L’intenzione della giunta Nesladek è riequilibrare i conteggi nel mese prossimo, una volta che la maggioranza delle utenze non domestiche avrà discusso nello specifico la propria posizione con gli uffici municipali. A quel punto potranno uscire le nuove cartelle in vista della seconda rata (dovrebbe scadere il 30 settembre), con tutte le correzioni rispetto agli importi “gonfiati” che si erano ritrovati nella cassetta della posta molti commercianti muggesani con riferimento alla prima rata. Aumenti talmente sproporzionati, rispetto alla Tarsu, da spingere parecchi utenti – soprattutto i ristoratori – a non pagare la rata entro la scadenza fissata dal Comune.
Erano stati proprio i vertici di piazza Marconi a rassicurarli sul fatto che il mancato versamento entro il 16 agosto non avrebbe comportato sanzioni né interessi di mora. Chi ha pagato più del dovuto otterrà una detrazione sulla seconda rata dopo aver comunicato all’Ufficio tributi tutti i particolari della propria attività, mentre chi non ha sborsato nulla ha avuto (e ha tuttora) il tempo di prendere appuntamento con lo sportello.
In tanti hanno rinviato il pagamento poiché troppo oneroso. E numerosi esercenti si sono già recati in piazza della Repubblica a fornire i dettagli per l’aggiornamento delle banche dati del Comune. I calcoli vanno ricalibrati in funzione della “stagionalità” degli esercizi (previste riduzioni per le occupazioni che non superino i 183 giorni nell’anno solare) e della classificazione delle attività economiche. Ad esempio: se il proprietario di un ristorante non specifica quali locali sono destinati alla ristorazione e quali a scopi diversi (bar, studio, magazzino) finirà per pagare sull’intera superficie la tariffa (più alta) di 18 euro a metro quadrato, corrispondente per l’appunto ai ristoranti.
Tra le opzioni al vaglio della giunta, comunque, ci sarebbe anche l’abbassamento di quella tariffa, per venire incontro alle realtà del territorio. Si vedrà a settembre. L’assessore alle attività produttive e al commercio, Stefano Decolle, inquadra la situazione: «Allo stato attuale la ristorazione è il comparto più penalizzato. Le banche dati rispecchiavano destinazioni e metrature secondo i criteri della Tarsu, mentre con la Tares è cambiato molto. Questo passaggio ha generato un extra-gettito».
Il “gap” nelle previsioni di entrata, secondo Grizon, sarebbe di 300 mila euro, in quanto le stesse sarebbero lievitate da 1 milione 800 mila euro a 2 milioni 100 mila (il 16% in più). «Comunque – sottolinea Decolle – gli uffici stanno ricevendo molte persone e di fatto la rimodulazione è già iniziata». Intanto, se il cittadino piange, l’ente pubblico non ride. L’assessore intravede un futuro a tinte fosche: «Preoccupa la possibile introduzione nel 2014 di una “service tax” che stravolgerebbe nuovamente il tributo. Purtroppo nella finanza locale si naviga a vista, senza prospettive di investimento per i Comuni».
Nessun commento:
Posta un commento