Furti di rame in cimitero. Profanate dieci tombe.
Ladri in azione a Muggia. Il camposanto non è protetto da videocamere
L’anno scorso erano state prese di mira le grondaie di numerose villette
di Riccardo Tosques
MUGGIA - Furti di rame nel cimitero comunale di Muggia. Almeno una decina di casi, per ora, sono emersi in seguito alle denunce avanzate dai proprietari di altrettante tombe di famiglia site nel campo santo di via di Santa Barbara. Ma gli episodi potrebbero essere anche di più.
«Trovo che i furti in cimitero sia da un punto visto etico offensivi e paragonabili al furto avvenuto qualche giorno fa all'interno della Casa di riposo» spiega il vicesindaco di Muggia, Laura Marzi. «iamo di fronte a una mancanza di rispetto, in cui si fa finta di non capire che il valore è ben al di sopra del valore materiale-economico». Le denunce sono state avanzate da diversi muggesani che una volta recatisi alla tomba della propria famiglia hanno notato l'assenza sia dei vasi che delle rifiniture in rame utilizzate per le tombe. Un episodio che a Muggia ha un'analogia con diversi casi di furti di grondaie, sempre in rame, occorsi lo scorso anno in alcune casette di Chiampore e Santa Barbara. «In effetti a Muggia questi delinquenti non erano mai arrivati a rubare in cimitero – conferma Marzi -. Certo, il cimitero è di nostra competenza, ma credo che tutti debbano fare la propria parte. Bisogna vigilare in modo serio e costante». Il camposanto muggesano conta circa 800 tombe. Ed è probabile che altri manufatti siano stati derubati. Essendo agosto infatti il cimitero non è molto frequentato e quindi è possibile che più di qualche muggesano, magari al rientro dalle ferie, al momento di recarsi dai propri cari defunti finirà con l'imbattersi in una brutta sorpresa. Ricordando che il cimitero è aperto dalle 7 alle 19 e che non vi sono telecamere di videosorveglianza nella zona, il vicesindaco Marzi esprime il proprio parere su un possibile intervento preventivo: «Installare delle videocamere per monitorare l'area? Per me è una soluzione improbabile che però potremmo valutare e che nel caso riscontrasse l'adesione da parte dell'amministrazione verrebbe sicuramente realizzata».
Quasi incredulo dell'accaduto Claudio Grizon, consigliere comunale del Pdl-Ncd: «Violare la sacralità del camposanto con vandalismi e furti di questo tipo rende i fatti ancor più deplorevoli e vili. Rimango sgomento nell'apprendere che si possa arrivare a tanto».
Grizon ha stigmatizzato il fatto che “evidentemente non bastava più rubare il rame nei quadri e dagli impianti elettrici di aziende abbandonate o prelevare le grondaie di rame dalle abitazioni, ora questi delinquenti privi di qualsiasi moralità scalfiscono i nostri sentimenti più cari profanando il riposo dei nostri cari».
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