Grizon
(Pdl): “una goccia nell’oceano ma per le associazioni è la fine”
“Per i
progetti culturali dei Comuni ci sono solo 20 mila euro mentre per il bando
dedicato alle associazioni appena 65 mila euro”. Lo ha anticipato nei giorni
scorsi, durante la prima seduta del consiglio provinciale dedicata al bilancio
2015, la presidente Maria Teresa Bassa Poropat, rispondendo ad una serie di
richieste di Claudio Grizon, capo gruppo del Pdl in Provincia di Trieste,
in merito ai progetti culturali di palazzo Galatti.
“Nelle scorse
settimane – ricorda Grizon - la presidente aveva annunciato la sospensione dei
termini
per la presentazione delle domande per il 2015, prefigurando la fine
dei contributi per le attività delle associazioni culturali: ora l’annuncio di
un bando con un budget modestissimo rispetto alle potenziali richieste del
mondo culturale, siamo alla fine di un’era”.
La presidente Bassa Poropat deve davvero nascondersi per la vergogna |
“Per i Comuni
minori la situazione è ancora peggiore – prosegue Grizon – in quanto per loro
la presidente ha stanziato solo 20 mila euro: una goccia nell’oceano”.
“Comunque – sottolinea l’esponente del centro destra provinciale – pur in
presenza di tagli la presidente Bassa Poropat nel corso degli anni ha impostato
una politica culturale che ha portato l’ente ad assumersi gli oneri della
gestione diretta del teatrino dell’ex OO.PP. e della sala del Magazzino delle
Idee che alla Provincia costano 110 mila euro d’affitto al Porto e quasi
altrettanti per la sola gestione a cui vanno aggiunte altre risorse ancora per
i progetti”.
“Una politica
culturale meno autocelebrativa – conclude Grizon – in questo momento di crisi e
di dismissione dell’Ente sarebbe stata più opportuna e eticamente più
accettabile: con i quasi 200 mila euro che la presidente spende in affitti,
utenze e spese di gestione avremmo potuto accontentare decine e decide di
associazioni culturali. D’altra parte da chi sta spendendo ben 4 milioni di
euro di denaro pubblico per un progetto elitario come quello della Casa del
Cinema, che rischia di non decollare mai visto che la Provincia che conosciamo
oggi chiuderà i battenti entro il 2016, non potremmo aspettarci altro”.
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