Grizon (Pdl): “la Provincia suggerisca alla Regione la sospensione della gara e un nuovo bando “a prova di ricorsi” al fine di evitare spese e problemi nel passaggio tra gli attuali concessionari ed il nuovo gestore unico”
“La nuova gara regionale per il trasporto pubblico su gomma e via mare sembra sia già incorsa in un primo incidente di percorso in quanto sembra che uno o più ricorsi siano stati presentati al TAR del Friuli Venezia Giulia per bloccarne l’iter che prevede la presentazione delle offerte entro il prossimo 23 gennaio 2015”.
Lo sottolinea in una nota Claudio Grizon, capo gruppo del PDL in Provincia di Trieste, annunciando di aver presentato una interrogazione in merito alla presidente Bassa Poropat e all’assessore Zollia.
“Da quanto ho appreso – rivela Grizon - sarebbe stato presentato almeno un ricorso da parte di quello che stando ai “si dici” era un possibile concorrente della S.c.a.r.l. che è stata costituita tra le attuali società di gestione”. “Si tratterebbe – prosegue - della FS Busitalia Sita Nord, società del Gruppo
Ferrovie dello Stato Italiane che sta acquisendo nuove gestioni di Tpl in Italia abbassando il valore delle offerte”.
“La posta in gioco è alta - spiega l’esponente del centro destra – in quanto il bando avrà un impatto finanziario sul bilancio regionale rilevantissimo pari a 130 milioni di euro all’anno per la durata di 10 anni più 5 anni aggiuntivi, parliamo di oltre 2 miliardi di euro contando anche l’IVA, e con un ritorno dalle imposte pari a 13 milioni di euro all’anno, il 10% della base d’asta”
“I ricorrenti avrebbero ritenuto penalizzanti, se non illegittime, le già modeste clausole sociali del Protocollo d’intesa sottoscritto dall’assessore Mariagrazia Santoro lo scorso 19 settembre con una parte delle OO.SS. (non hanno sottoscritto l’UGL e USB Trasporti) ed in particolare “l’impegno di confronto per l’affidatario del servizio con le OO.SS. relativamente all’organizzazione dei posti di lavoro conseguente all’accorpamento dei 4 attuali bacini favorendo il più possibile una coerenza con gli attuali luoghi d’impiego o residenza dei lavoratori con quelli futuri”;
“La società ricorrente – aggiunge l’esponente del Pdl - avrebbe eccepito anche nel merito degli organici dei dipendenti (1.853) di cui dovrà farsi carico il nuovo concessionario in quanto sono compresi anche le figure dirigenziali, per cui si desume che i ricorrenti vorrebbero imporre i loro”.
“Un altro punto critico – spiega il consigliere - sarebbe anche il valore degli immobili utilizzati attualmente dalle società concessionarie che dovranno essere acquistati dal futuro gestore, ovvero avrebbero ritenuto non congrui i valori stimati”.
“Nell’interrogazione all’amministrazione provinciale – conclude Grizon – ho chiesto tra l’altro di suggerire alla Regione che, in sede di autotutela, annulli il bando e lo riproponga prontamente alla luce di necessari approfondimenti ed eventuali correzioni, ciò per impedire futuri danni in capo all’Amministrazione regionale, ripercussioni sull’attuale gestione da parte della Provincia delle funzioni di monitoraggio e controllo sul TPL, per evitare che dei possibili contenziosi vadano ad allungare i tempi e le modalità del passaggio della gestione tra gli attuali gestori e il prossimo vincitore della gara e, non da ultimo, per evitare disservizi ai cittadini”.
Nessun commento:
Posta un commento