domenica 7 dicembre 2014

MUGGIA, COME BRUCIARE IL VERDE SENZA REGOLE RISCHIO DENUNCIA

Da Il Piccolo del 7 dicembre 2014

di Riccardo Tosques

MUGGIA «È quantomeno curioso che i Comuni riuniti nell’associazione Mare Carso non abbiano pensato di predisporre delle norme da diffondere congiuntamente ai propri cittadini: San Dorligo l’ha fatto a metà ottobre, Duino in questi giorni, Muggia spero lo faccia e Sgonico e Monrupino non si sa...»
Claudio Grizon, consigliere comunale di Muggia, nonché consigliere provinciale del Pdl, evidenzia la mancanza di unità nelle ordinanze su come bruciare nei campi il materiale risultante dalla potature. 
In una interpellanza al sindaco Nerio Nesladek l'esponente del Pdl ha evidenziato come questa sia la stagione in cui “anche negli orti e nelle campagne che costellano il nostro territorio, da Aquilinia a Lazzaretto, iniziano i lavori di potatura e pulizia del verde e delle ramaglie secondo le caratteristiche delle piante. Si tratta di interventi - sottolinea Grizon - che si protrarranno fino alla prossima primavera e possono generare ovviamente grosse quantità di verde e rami. Ritengo pertanto che il sindaco farebbe bene a dare indicazioni precise ai cittadini e agli operatori interessati regolamentando le modalità di abbruciamento del materiale agricolo e forestale derivante da sfalci, potature e pulizie da effettuare direttamente nei campi», evitando quindi che tutto questo materiale debba finire nei cassonetti dedicati alla raccolta del verde, evidentemente dedicati a piccoli quantitativi derivanti dai residui verdi dei giardini, in quanto oltretutto comporterebbe costi altissimi per lo smaltimento. 
«In considerazione della spiccata vocazione agricola di diverse zone del territorio esaltate anche dal nuovo Prgc, chiedo al sindaco che si assecondi puntualmente le esigenze dei cittadini interessati chiarendo con un’ordinanza le modalità da seguire per l’abbruciamento del verde, visto anche che alcuni cittadini della zona di Lazzaretto mi hanno espresso questa esigenza anche al fine di non incorrere nelle lamentele dei vicini, in eventuali sanzioni o controlli da parte dei vigili urbani e delle guardie forestali della Regione»
Sulla vicenda è intervenuto l'assessore alla Promozione della città, Stefano Decolle: «Alcuni Comuni hanno già fornito un’ordinanza che in realtà altro non è se non un documento di sintesi di tutte le normative vigenti sia a livello nazionale sia regionale e delle prescrizioni ed osservazioni impartite dalla Prefettura di Trieste, dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco e dal Corpo Forestale Regionale». Una sorta di vademecum che disciplina l’abbruciamento del materiale agricolo e forestale derivante da sfalci, potature o ripuliture in loco. 
«Nei casi presi in considerazione fin’ora, tra l’altro, l’inizio e la fine delle operazioni di abbruciamento devono essere comunicate dal responsabile al Comando dei Vigili del Fuoco e l’amministrazione comunale rimane esonerata da qualsiasi responsabilità in merito – aggiunge Decolle -. Vien da sé, quindi, che se un simile documento è ancora in fase di realizzazione dal Comune di Muggia, ciò è motivato solo da una pura e meticolosa istruttoria in corso. Stiamo ancora facendo le opportune verifiche ed i necessari approfondimenti – ha voluto puntualizzare ancora Decolle - considerato che la materia è di carattere non solo amministrativo, ma anche penale per i responsabili. Vogliamo garantire certezze ai nostri cittadini attraverso uno strumento il più idoneo possibile a rispondere ad ogni scenario».

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