venerdì 13 febbraio 2015

PORTO VECCHIO, CONSIGLIO PROVINCIALE: “IL FUTURO DEL PORTO VECCHIO UN'OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO PER TUTTO IL TERRITORIO PROVINCIALE”

Sostegno convinto alla sdemanializzazione del Porto Vecchio, e al trasferimento dei punti franchi, e un ruolo attivo della Provincia affinché promuova un coinvolgimento del territorio e crei le condizioni affinché lo sviluppo del Porto Vecchio sia un'opportunità anche per l'area vasta.
Il Consiglio Provinciale ha condiviso inoltre che la Provincia promuova il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini al processo di riconversione, partecipandovi anche in prima persona, svolga un'azione di vigilanza e controllo attivabile dagli organismi interessati (in primis dal Comitato Portuale), contribuisca a garantire certezza giuridica, operi affinché la sdemanializzazione del Porto Vecchio sia un’occasione di sviluppo per l’intero territorio provinciale e concorra nel scongiurare eventuali operazioni immobiliari o economiche non in linea con una seria riconversione coerente con gli attuali indirizzi urbanistici.
E’ stato chiesto inoltre che la Provincia coinvolga i parlamentari eletti in FVG affinché, una volta stabilite le nuove aree da destinare a Punto Franco, sollecitino il Governo a emanare tutti gli atti necessari a facilitarne il più possibile il funzionamento.
Sono questi i tratti salienti della mozione approvata a larghissima maggioranza (20 favorevoli, 2 contrari) dal Consiglio Provinciale nella seduta di giovedì 12 febbraio. Il testo finale è il frutto di un importante lavoro di confronto e sintesi, scaturito da due mozioni a prima firma Debenjak (PD) e Grizon (PDL) al quale ha voluto partecipare la stragrande parte del Consiglio Provinciale, aldilà delle differenze fra maggioranza e opposizione.
Questo importante lavoro di confronto e di approfondimento ha prodotto una mozione unitaria, firmata dai capigruppo che hanno voluto sostenerla, Nadja Debenjak (PD), Claudio Grizon (PDL), Sabrina Morena (SEL), Giorgio Rossi (Lista Dipiazza), Majda Canziani (IDV), Giorgio Ret (Ret-Pdl), Elena Legiša (FdS), Andrea Sinico (Un’altra Trieste), Elisabetta Sormani (Bassa Poropat), Maurizio Vidali (Slovenska skupnost). Come già ricordato la mozione ha ottenuto 20 voti favorevoli, oltre ai già citati capigruppo quelli di Štefan Čok, Salvatore Dore, Luca Salvati, Matteo Puppi, Gianluca Balbi, Maria Monteleone (PD), di Massimo Romita e Viviana Carboni (PDL), di Roberto De Gioia (Gruppo Misto) nonché della Presidente Maria Teresa Bassa Poropat.
Si tratta di un risultato importante, che testimonia la volontà delle diverse forze politiche, in un momento cruciale per il futuro della città, di discutere nel merito di una sfida così impegnativa, assumendosi appieno la responsabilità di affrontarla ponendo al centro il bene della città e del territorio che la circonda.

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